Torneo Mario Ceccacci

La storia del torneo Mario Ceccacci

Il torneo Mario Ceccacci è una competizione ormai famosa all’interno del panorama romano, Quest’anno arriverà alla sua XXXIII edizione. Purtroppo ha saltato due annate causa pandemia, ma adesso è tutto pronto per riprendere il giusto ritmo.

Vi abbiamo già raccontato la modalità di svolgimento del torneo (trovate maggiori informazioni a questo link) e quali saranno le squadre partecipanti, mentre qui ci sono ulteriori dettagli sul nostro contributo alla competizione. In questo articolo però vogliamo parlarvi della storia che ha dato vita al Ceccacci, di come è nato e del perché è diventato così celebre nel corso del tempo.

Mario Ceccacci è la persona che, insieme a Giuseppe Pompili, ha dato vita alla Vis Aurelia. Il loro impegno in questo progetto inizia negli anni ’70 nel quartiere Aurelio della Capitale. In quel periodo storico era difficile per i giovani uscire fuori dal concetto di “strada”, visto che la maggior parte di loro non veniva da contesti familiari sani e il demone dell’eroina iniziava ad espandersi sempre di più.

Proprio per trovare una soluzione a questo, nasce l’idea a Ceccacci di costruire un posto sicuro, un luogo in cui i ragazzi avrebbero avuto l’opportunità non solo di fare sport, ma di conoscersi e stringere legami veri per trovare una strada di vita alternativa, che andava oltre alle poche opportunità dell’epoca.

L’idea del torneo vero e proprio nasce in seguito, dopo la morte del fondatore del Vis Aurelia. Per commemorare la memoria di Ceccacci, l’attuale presidente e genero Mario Fiorentino inaugura questa competizione nel lontano 1988 (che vede trionfare l’Olimpia), aprendo la partecipazione alle più grandi squadre di Roma. Il Ceccacci ha rappresentato per molti anni l’Élite del calcio romano, e lì le migliori società a fine stagione avevano l’opportunità di sfidarsi in una magnifica cornice nel cuore della città.

Nel corso del tempo il torneo è entrato anche a far parte delle kermesse del circuito “Città di Roma“. Purtroppo però, con l’arrivo dei campi sintetici, ha subito una piccola involuzione naturale in termini di prestigio, dato che fino a poco tempo fa il campo del Vis Aurelia era di terra. Ora il Ceccacci potrebbe ritornare ai vecchi fasti, o almeno queste sono le intenzioni della società: il nuovo campo in erba sintetica di ultima generazione e l’ubicazione del centro sportivo, situato in mezzo al verde nel parco del Pineto, sicuramente daranno il proprio contributo. Il resto lo faranno le squadre in campo.