Il centrocampista del Gaeta sul percorso in Eccellenza Lazio: “Vogliamo vincerle tutte. Con il Ferentino sarà una gara tosta”

Sogna il Gaeta, a tre punti dal secondo posto nel Girone B di Eccellenza Lazio, targata MYSP. E domenica prossima i biancorossi saranno ospiti del Ferentino, in cerca di punti preziosi per riuscire a mantenere la categoria. I ragazzi di mister Mancone, però, accarezzano la possibilità di giocarsi la promozione in Serie D e sono determinati a raggiungere i tre punti. A pochi giorni dalla gara valida per la trentaduesima giornata del più importante campionato di calcio dilettantistico regionale, ai microfoni di MYSP è intervenuto il centrocampista Enrico Tataranno, che ha introdotto la sfida raccontando il clima tra le mura gaetane.

Ciao Enrico, la prossima gara sarà in casa del Ferentino. Voi siete a tre punti dal secondo posto, mentre loro si stanno giocando la salvezza. Che gara ti aspetti?
“Sappiamo che il Ferentino è forte, ha giocatori importanti. Conosciamo in primis il mister, io l’ho avuto nel mio primo anno di Eccellenza. Fa giocare bene le sue squadre. Noi però abbiamo un obiettivo davanti e non possiamo fare sconti a nessuno. Sarà sicuramente una gara tosta, tra due compagini che sanno e vogliono giocare a calcio.

La vostra stagione non è partita subito. Le prime giornate sono state complicate. Quando c’è stato il punto di svolta?
“Questo percorso ce lo potevamo aspettare. All’inizio eravamo tutti nuovi, sapevamo che sarebbe stata lunga e difficile. Dopo la gara di andata con il Città di Anagni abbiamo toccato il punto più basso. Potevamo solo risalire e siamo risaliti bene”.

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Quanto ha determinato il percorso avere in rosa uomini di esperienza come Del Duca e Mastroianni?
“Siamo una squadra molto giovane. Avere quelle figure più grandi o esperte ci ha aiutato e ci aiuta tantissimo. A livello umano e di calcio abbiamo tanti buonissimi giocatori. Si è creato un bel mix”.

Credete alla possibilità di agganciare il Terracina?
“Cercheremo di fare il nostro meglio in queste partite, vogliamo vincerle tutte. Se succederà, bene, altrimenti avremo fatto ugualmente un buon campionato e chissà, magari ci riproveremo l’anno prossimo”.

Siete reduci da cinque vittorie di fila, come state vivendo questo momento?
“Il nostro percorso inizia prima, come detto. A prescindere dalle vittorie di fila, abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Ormai viviamo la settimana in modo tranquillo e rilassato. Sappiamo di dover affrontare queste partite al meglio, ma lo faremo senza pressione, giocando a calcio”.

Il capitano dell’Academy Ladispoli sul prossimo turno di Eccellenza Lazio: “Con l’Astrea l’episodio farà la differenza”

Le prossime quattro partite del campionato di Eccellenza Lazio saranno cruciali per l’Academy Ladispoli di mister Puccica. Domenica i rossoblù, nella trentunesima giornata, affronteranno l’Astrea all’Angelo Sale, poi ci sarà il Villalba in trasferta, la Citizen Academy già retrocessa di nuovo in casa, e infine la Romulea, sul campo degli amaranto e oro. Tutte partite complicate e che valgono una stagione. Ai microfoni di MYSP è intervenuto Augusto Buonanno e ha parlato dei prossimi impegni che attendono il difensore e i suoi compagni di squadra.

Ciao Augusto, vi attende la partita con l’Astrea, che gara ti aspetti?
“Contro l’Astrea sarà una partita importantissima per portare avanti il buon momento che stiamo attraversando. Sarà una partita difficile dove l’episodio farà la differenza”.

Tre delle prossime quattro partite saranno dei veri e propri match point per riuscire a mantenere la categoria. Come state vivendo questo periodo?
“È un periodo difficile ma con l’ultima vittoria ci siamo tirati su. Proviamo a rimanere tranquilli per affrontare al massimo delle nostre forze queste 3 partite sono determinanti per la salvezza”.

Siete reduci dalla vittoria con la Luiss, gli ultimi tre punti conquistati vi hanno dato la consapevolezza di riuscire a salvarvi?
“La vittoria contro la Luiss è stata molto importante per darci morale, faremo di tutto per mantenere la categoria. Credo che se le ultime partite le affronteremo con la testa giusta potremo dire la nostra”.

Credi che questo calendario possa essere d’aiuto dato che affrontate squadre che hanno la vostra stessa ambizione?
“Sì, il calendario senza dubbio può esserci d’aiuto. Poi, chi ci scontriamo con squadre con gli stessi nostri punti e alla stessa portata ma al contempo anche loro si giocano tanto e sicuramente punteranno alla salvezza o per lo meno a giocare i playout”.

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Il tecnico dell’Audace sulla corsa salvezza in Eccellenza Lazio: “Citizen? Non si può aspettare oltre per fare punti”

Cinque partite al termine del campionato di Eccellenza Lazio e domenica prossima andrà in scena la trentesima giornata, turno che vedrà l’Audace di mister Paolo Mazza affrontare in trasferta la Citizen Academy in uno scontro salvezza. Ai microfoni MYSP l’allenatore dei Colchoneros ha parlato della corsa salvezza dei suoi, partendo dal suo insediamento dopo la separazione da Staffa.

Salve mister. Al rientro in campo dopo la pausa pasquale vi aspetterà una squadra, come voi, in lotta per la salvezza. Che partita si aspetta? Come sta il gruppo?
“Adesso sono tutte complicate, non mi aspetto una partita facile. Sappiamo che dobbiamo lottare fino alla fine per provare a salvare la categoria, ogni partita diventa determinante. La Citizen ha ancora possibilità, visto anche il recupero da giocare. Hanno poche speranze ma vorranno giocarsele tutte. Ultimamente siamo stati sfortunati, ma ci siamo sempre impegnati per portare a casa il risultato. Penso sia importante restare in partita e dare segnali di vitalità, speriamo che inizi a girare un po’ la fortuna. La squadra si è allenata sempre e bene, abbiamo fatto anche amichevoli interessanti. Il campionato però è un’altra cosa e ogni gara ha la sua storia. In più rispetto alle scorse partite mi aspetto che si faccia la differenza nella qualità dei giocatori che abbiamo. Sta tutto nell’episodio: una palla data prima o dopo, servita a destra o a sinistra. Mi auguro che i ragazzi abbiano fatto tesoro degli errori e che mettano a frutto ciò che sanno fare, perché sanno giocare a calcio. Serve un risultato importante, anche per il morale”.

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Siete reduci dalla sconfitta nello scontro diretto con il Villalba. Come avete affrontato il post?
“Io di solito parlo al martedì per fare la disamina, mai dopo la gara. Questa volta però no: siamo rimasti tutti un po’ delusi, si respirava nell’aria, non mi sembrava il caso di puntualizzare certe cose. Sappiamo i nostri difetti, li conosciamo. I ragazzi sono consapevoli che non c’è più margine d’errore. O si fa l’Italia o si muore. Non si può aspettare oltre per fare punti, dobbiamo cercare il massimo per arrivare almeno ai Playout. Per le qualità che abbiamo possiamo giocarceli bene”.

Tornando con le lancette al suo insediamento, che gruppo ha trovato?
“Un gruppo di ragazzi molto giovani. Abbiamo una media di 22 anni, forse neanche. È un gruppo che si abbatteva facilmente, che si deprimeva alle prime difficoltà. Con mister Castelluccio, che è venuto a darmi supporto, abbiamo lavorato molto sulla testa dei ragazzi, sulla consapevolezza delle qualità tecniche importanti che hanno. La squadra non è strutturata nel modo giusto, non ha centrocampisti veri, abbiamo dovuto un po’ rimodellare spostando attaccanti o difensori nella zona mediana del campo. Siamo stati costretti ad avere determinate soluzioni con giocatori senza caratteristiche per poterle mettere in pratica. Ci siamo adattati, non abbiamo potuto fare mercato. Capisco che è difficilissimo anche per loro giocare fuori ruolo. Ho sempre visto però grandissimo impegno e disponibilità da parte loro, non posso lamentarmi da questo punto di vista. L’errore fa parte di questa fascia di età e ci ha penalizzato moltissimo, abbiamo sbagliato l’inimmaginabile e ci siamo trovati come a Villalba a subire due gol su due tiri in porta. Non mi meraviglio, ormai ho i capelli bianchi”.

Su cosa c’è da lavorare per riuscire ad ottenere il massimo possibile in questo finale di stagione?
“Stiamo facendo sempre il solito lavoro. Non abbiamo cambiato neanche modulo, pur avendone variati. Come domenica andremo rimaneggiati, in qualche maniera dovremo adattarci. Il campionato sarà vivo fino alla fine, le motivazioni faranno da padrone e le dobbiamo trovare dentro di noi. Non ci aiuterà nessuno”.

Il tecnico della Luiss alla vigilia della 27ima giornata di Eccellenza Lazio: “Il futuro dipende da noi e non dagli altri”

Sfida salvezza per la Luiss nella prossima giornata del Girone A di Eccellenza Lazio. Gli Universitari faranno visita all’Audace sul campo di Cave e le due squadre sono attualmente divise da nove punti in classifica, ma per entrambe l’ambizione è la stessa: riuscire a mantenere la categoria. Il progetto calcistico dell’ateneo, però, non si ferma soltanto al campo da gioco, come ha spiegato mister Guglielmo Stendardo ai microfoni MYSP. Il tecnico ha parlato dei ragazzi che allena, del programma Dual Career dell’università, dei dirigenti, ma ovviamente anche del campionato.

Salve mister. La prossima sarà una sfida complicata sia per voi che per l’Audace. Andrete a giocare su un campo nuovo, a Cave. Che cosa si aspetta e se è una partita da dentro o fuori?
“Sarà difficilissima perché l’Audace è una squadra che ha qualità e individualità importanti. Quindi bisogna affrontarla con l’atteggiamento giusto e la dovuta determinazione perché sarà una partita molto dura, come tutte le altre. Quest’anno il campionato è molto competitivo e il livello si è alzato rispetto alle passate stagioni. Quindi non esistono partite più o meno facili; sono tutte gare difficilissime. La prima può battere l’ultima e viceversa, come abbiamo visto nelle ultime giornate di campionato. Questo perché secondo me quest’anno il campionato è molto equilibrato. Ci sono sei o sette squadre in lotta per la prima posizione, il che rende questa stagione complicata e difficile. Poi c’è una seconda fascia dove ci siamo noi e altre sette o otto società che devono fare un campionato per mantenere la categoria. Sarà dura fino alla fine. Credo che tutto si deciderà all’ultima giornata”.

Come si tiene alta la concentrazione, viste le tante sfide difficili che vi attendono e come stanno i suoi ragazzi?
“Quest’anno abbiamo avuto diversi problemi, soprattutto nell’ultima parte. Domani avrò undici giocatori indisponibili, alcuni dei quali potevano essere determinanti. Purtroppo, hanno avuto degli infortuni che li hanno tenuti tanto tempo fuori. Penso a Spizzichino che non lo abbiamo praticamente mai avuto in campo, se non nelle prime giornate, penso a Federico Cinti che per noi è un punto di riferimento, ma che ha avuto un problema alla spalla e quindi è stato tanto tempo fuori. Al di là del calendario, che sicuramente è molto difficile, ma non deve diventare un alibi. Perché come dicevo prima, conta, ma fino a un certo punto. Conta molto di più l’atteggiamento che noi abbiamo, a partire dalla gara con l’Audace. Io non guardo oltre il match di domenica, per me quello che conta in questo momento è la prossima gara. Noi dobbiamo pensare partita per partita e fare il massimo, sapendo che il futuro dipende da noi e non dagli altri”.

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Nonostante tutte le problematiche che state affrontando, però la Luiss, visti gli ultimi risultati collezionati (tre pareggi nelle ultime quattro giornate N.d.R.), è una squadra viva e che lotta. Mi dà un giudizio sul gruppo che allena?
“Sono molto soddisfatto di quello che stanno facendo i ragazzi, non solo quest’anno. Io ho la fortuna di allenare questo gruppo, fatto di ragazzi straordinari, lo dico con orgoglio. Noi rappresentiamo un ateneo prestigioso che investe tantissimo nello sport, quindi devo davvero ringraziarli per l’impegno, perché conciliare sport e studio non è assolutamente semplice. Noi abbiamo il limite di poter fare mercato all’interno dell’università; quindi, non possiamo attingere a giocatori esterni. Si può immaginare quanto sia grande per noi la difficoltà nell’allestire un organico competitivo in un campionato di Eccellenza che riserva tante difficoltà. Penso che a volte questi limiti, però, siano delle risorse, delle difficoltà che aiuteranno i ragazzi nel loro percorso professionale. Siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo, ma lottiamo tutti insieme per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo un gruppo di amici perché molti dirigenti sono amici e hanno una professione che consente loro di far parte di questo progetto. Abbiamo con noi persone che amano questo progetto e lo portano avanti da diversi anni. Mi riferisco a vari nomi, come Leo Cisotta, Andrea Costagliola, Andrea Chiriatti e il direttore sportivo Paolo Del Bene, che ha fatto tanto anche per il basket, dove la Luiss ha una squadra in Serie A2. Il nostro Prorettore Francesco Di Ciommo ha la delega allo sport ed è una persona straordinaria che cerca sempre di stare vicino alla squadra. Non facciamo solo calcio, che è una parte importante del nostro percorso, ma per noi è importante anche lo studio, la formazione, acquisire competenze per il futuro di tutti i giovani che alleno. Abbiamo dei giocatori straordinari, come De Vincenzi, che è il simbolo di questo progetto di Dual Career, laureato in economia e da anni punto fermo della squadra. Poi c’è il capitano Ludovico Le Rose, con due lauree e attualmente sta facendo il dottorato. E ovviamente Diakité, che è un valore aggiunto per noi, sia come atleta che come esempio di comportamento. Ha un grande rispetto delle regole e della cultura sportiva e ha portato queste qualità nello spogliatoio. Ho una spina dorsale di giocatori che porto avanti da tempo e che rappresentano la base sui cui costruire i risultati che stiamo ottenendo”.

Mister, ma Diakité la faceva arrabbiare di più da compagno di reparto o da allenatore?
“No, Diakité non mi fa arrabbiare. È un valore aggiunto per noi, un giocatore essenziale e determinante. È stato una scoperta, ma non per me che lo conoscevo sia come calciatore che come uomo. In campo era importante averlo a fianco per le sue caratteristiche diverse dalle mie. Attualmente da allenatore, quando ho in campo Diakité, ho maggiore serenità e tranquillità. È un punto di riferimento per noi e per i ragazzi”.

Eccellenza Lazio | Domenica di super sfide per la 27ima giornata

L’attaccante del Vicovaro sulla 26ima di Eccellenza Lazio: “Dopo un periodo negativo abbiamo fatto nostre le nozioni dell’allenatore”

Sono solo tre i punti che dividono il Vicovaro dal Monte San Biagio in classifica e la ventiseiesima giornata del Girone B di Eccellenza Lazio ha in calendario lo scontro tra gli arancioverdi e gli uomini di mister Del Prete. Prioteasa e compagni però sono in un buon momento di forma viste le quattro vittorie e un pareggio negli ultimi cinque turni di campionato, come conferma l’attaccante, intervenuto ai microfoni MYSP.

La prossima giornata di campionato ha in programma per voi lo scontro diretto con il Monte San Biagio, come arrivate a questa gara?
“Sarà una partita importante in chiave salvezza, come le ultime e le prossime. La squadra vive un momento positivo, però dobbiamo cercare di non abbassare la guardia e raggiungere il prima possibile la quota salvezza”.

La vostra finora è stata una stagione particolare: eravate partiti fortissimo, poi c’è stato il cambio di allenatore e ci avete messo un po’ ad assimilare quello che vi chiedeva. Possiamo dire che ora avete automatizzato tutte le richieste del mister?
“Sì, abbiamo vissuto entrambe le facce della medaglia quest’anno, soprattutto dopo essere partiti così forte all’inizio, poi abbiamo avuto un calo dovuto alla situazione del cambio di allenatore. Abbiamo passato un momento un po’ difficile dove facevamo fatica a metabolizzare magari tutti questi cambiamenti e non riuscivamo a fare quello che ci veniva chiesto. Poi questo periodo è coinciso con la partenza di diversi giocatori chiave; quindi, diciamo che questo insieme di cose non ci ha aiutato in quel momento. Passato dicembre abbiamo avuto un momento di rivalsa e abbiamo fatto nostre le nozioni del nuovo allenatore, ricominciando a fare punti”.

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Dovete fare i conti anche con la partita rinviata di Pontinia a causa dell’impraticabilità del campo. Quanto vi pesa questa cosa in ottica campionato?
“Era veramente impossibile giocare quella partita, purtroppo sarebbe stata una follia anche solo provarci, anche se comunque dispiaceva a noi per primi, dopo esserci fatti il viaggio, però era veramente controproducente per tutti giocare quella partita. Noi venivamo da una serie di risultati positivi, stavamo in un ottimo momento, comunque da parte nostra c’era la volontà di giocarla questa partita. Ovviamente per entrambe era una gara importante, il rinvio non so quanto possa aiutare”.

Il calendario ha per voi in serbo una serie di scontri diretti importantissimi per la corsa salvezza. Come si affrontano queste partite e come vi state preparando per periodo davvero intenso, che porterà poi alla chiusura di questa stagione?
“Guarda, da una parte penso che sia positivo il poter affrontare tutte le squadre nostre dirette concorrenti. Poi nel nostro momento negativo abbiamo affrontato quasi tutte le prime della classe; quindi, anche quello non ci aveva aiutato. Adesso penso che spetti soltanto a noi e la squadra vive un momento ottimo sotto il punto di vista della serenità, cosa che prima ci mancava un po’. Queste partite si affrontano con maggiore determinazione, e appunto serenità, ma allo stesso tempo non penso che dobbiamo sottovalutare questi incontri. La squadra comunque è molto umile a livello caratteriale e non penso che ci sia questo rischio”.

Quanto è stato importante per te e per il Vicovaro l’innesto di Romeo Shahinas?
“È stato un innesto fondamentale, poi io con lui ci scherzo perché lo prendo sempre in giro su questa cosa, potrebbe farmi tanti assist in più e quindi io fare tanti più gol. È un giocatore che ha delle qualità incredibili, tante volte magari esagera un po’ nelle giocate, non facendo quelle più semplici che invece a volte sono quelle che ti ripagano di più. Su questo lo pungolo un pochino, sempre in maniera scherzosa. Però è un giocatore di qualità che ci mancava, per noi fa la differenza e soprattutto per me, che mi diverto di più giocandoci insieme”.

Eccellenza Lazio | La presentazione della ventiseiesima giornata

Il difensore del Roccasecca sul prossimo turno di Eccellenza Lazio: “Tornare al Lino Battista? Passo molto importante condiviso da tutti”

È reduce dalla sconfitta con il Centro Sportivo Primavera, nella venticinquesima giornata del Girone B di Eccellenza Lazio, il Roccasecca. Più in generale, però, i biancoazzurri non fanno punti in campionato da quattro turni, dalla sfida vinta in trasferta con l’Atletico Pontinia dello scorso 21 gennaio. La prossima con la Vis Sezze, quindi, per i ragazzi di mister Grossi sarà una partita importantissima, gara che segnerà il ritorno della compagine della provincia di Frosinone allo stadio Lino Battista, impianto dove aveva iniziato questa stagione, salvo poi decidere di trasferirsi a San Giovanni Incarico, dallo scorso 10 dicembre, data del match con il Città di Anagni. Della prossima giornata di campionato e delle ambizioni salvezza del Roccasecca ha parlato Matteo D’Agnese, difensore biancoazzurro, ai microfoni MYSP.

Dalla prossima giornata tornerete a giocare tra le mura amiche del Lino Battista, quanto è importante? Quanto serve alla squadra in questo momento tornare su un campo che conoscete benissimo?
“Questa scelta è stata condivisa sia dalla squadra che dallo staff e dalla società. È un passo molto importante, dato che riteniamo che in queste ultime giornate, nelle quali stiamo entrando nella lotta per la salvezza, il campo amico deve essere un fortino e l’atmosfera che si respira al Lino Battista è speciale per noi, ci dà un qualcosa in più. Infatti, anche per la tifoseria che ci sostiene dalla prima giornata, questo campo è importante, è come se fosse casa loro. Sono certo che chi verrà in casa nostra d’ora in poi dovrà vendere cara la pelle perché non sarà facile passare al Lino Battista”.

Arrivate alla prossima gara dopo quattro sconfitte di fila, erano quattro scontri diretti. Come ci sono stati questi passi falsi a ripetizione?
“Essendo una neopromossa, e in particolar modo siamo una squadra molto giovane, abbiamo fatto un campionato fin qui, specialmente nel girone d’andata, rispecchiando le aspettative e forse anche qualcosina in più. Poi abbiamo iniziato il girone di ritorno con quattro vittorie di fila in altrettanti scontri diretti e adesso sono arrivate queste sconfitte. Rispetto al girone d’andata siamo stati un po’ più altalenanti nei risultati. Data la giovane età del gruppo, possono starci questi momenti. Per fortuna il gruppo è unito, è compatto, sta bene. C’è tanta amarezza sì, ma allo stesso tempo c’è tanta voglia di rivalsa e di fare bene. Siamo sicuri che insieme siamo forti e possiamo centrare l’obiettivo. Già da domenica saremo molto affamati e daremo tutto per portare punti a casa, dato che in questo periodo sono fondamentali, vogliamo tornare a fare risultato”.

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La prossima è con la Vis Sezze, una squadra difficile da affrontare. Che partita ti aspetti?
“Sicuramente sarà una gara molto maschia, nella quale vogliamo farla da padroni perché vogliamo vincere. Loro vista la classifica verranno con un atteggiamento, penso, spensierato, perché il loro campionato è abbastanza tranquillo. Ma sono una squadra molto forte, molto tecnica e già all’andata è stata una partita molto bella, vincevamo 2-0, poi però a causa di episodi di campo ci hanno recuperato. Conosciamo le loro caratteristiche e noi sicuramente vogliamo fare punti, che sia la Vis Sezze o l’Unipomezia, o Ardea, vogliamo vincere con chiunque, l’atteggiamento sarà sempre lo stesso”.

Nei giorni scorsi mister Grossi si è lamentato degli arbitraggi che vi sono capitati, ti senti di condividere la sua posizione?
“Diciamo che purtroppo la realtà dei fatti è che gli arbitraggi un po’ ci stanno penalizzando, però rispondo in maniera decisa: il nostro gruppo, compreso il mister, non cerca alibi. Gli arbitraggi fanno parte del gioco e sono anche loro esseri umani e possono sbagliare, così come possiamo sbagliare noi giocatori. Quindi, sicuramente i risultati che arrivano non sono frutto di torti, che comunque incidono in negativo in questo periodo, però è solo responsabilità nostra. Ripeto, il nostro gruppo non cerca alibi, noi vogliamo rispondere sul campo e fare punti con le prestazioni, nonostante tutto”.

Il calendario non è benevolo nei vostri confronti. Avrete tutti scontri difficilissimi, come si prepara questo tour de force?
“Il calendario non è dalla nostra parte, perché diciamo è come se ci fosse una spaccatura. La prima metà è stato caratterizzata da scontri diretti e ora inizia la parte contro tutte squadre in lotta per la parte alta della classifica. Però noi abbiamo tanta voglia di vincere e diciamo magari anche la spensieratezza di una rosa giovane, che magari in queste gare può anche aiutarci. Infatti, nel girone d’andata abbiamo fatto punti a Terracina, con il Certosa, a Sezze. Sicuramente non sarà facile, ma non sarà semplice nemmeno per i nostri avversi battere questo Roccasecca”.

Com’è il rapporto con mister Grossi?
“Si è creato un bel rapporto sin dal primo giorno. Mi ha cercato tanto quest’estate ed è riuscito a convincermi ad accettare il Roccasecca. Venivo da un’annata sfortunata dato che l’anno scorso sono stato a Itri e abbiamo perso il Playout, e qui grazie anche ai compagni, al mister e ai tifosi, a ritrovare gli stimoli che erano venuti un po’ meno dopo la retrocessione. Sono molto soddisfatto della scelta che ho fatto. Avevo diverse offerte, ma sono convinto di aver preso la decisione giusta. Adesso non ci resta che concludere l’annata al meglio e salvare questa squadra che veramente la merita, sia per la squadra che per la tifoseria. In queste categorie è veramente difficile trovarne una simile. Sono sempre con noi e fino alla fine cercheremo di dare il massimo”.

Eccellenza Lazio | Il Roccasecca torna ufficialmente a casa