L’attaccante dell’UniPomezia: “Speravo di segnare più gol in questa stagione di Eccellenza, ma posso sempre migliorare”

Eccellenza, Rossi: "Dobbiamo vincere. Classifica? Non siamo soddisfatti"
Daniel Rossi, attaccante dell’UniPomezia

La posizione in classifica è più amara che dolce per l’UniPomezia che occupa l’ottava posizione in Eccellenza. Proprio domenica c’è lo scontro con i diretti rivali, il Nettuno che è un gradino sotto nel Girone A e solo due punti dividono le due squadre. Una vittoria sarebbe importante per il cammino dei rossoblù, come conferma Daniel Rossi, attaccante dell’UniPomezia che ha già siglato 9 reti in campionato. Anche questo bottino sta stretto all’ambiziosa punta dei pontini che ha tanta voglia di migliorarsi.

Per come siete messi in classifica è un po’ uno scontro diretto col Nettuno. che partita ti aspetti?
“Per quello che dovevamo fare sarebbe dovuta essere una partita più facile di quella che sarà. Ora siamo ottavi e quindi sarà una partita difficile pur sapendo che fuori casa non abbiamo mai vinto. Vincere sarebbe importante sia per sfatare questo tabù, sia per ritornare a guadagnare punti che ci servono per tornare lì su dove meritiamo di stare”.

Proprio riguardo il cammino che avete fatto nel Girone A di Eccellenza, siete soddisfatti?
“Purtroppo ti dico di no perché la società era ed è propensa a fare un campionato al vertice, come ci aspettavamo sin dall’inizio. Purtroppo questo è il calcio e quindi non siamo soddisfatti per tanti aspetti, sia personali che collettivi. Non sta andando come deve ad oggi”.

Cosa vi è mancato?
“Questa è la domanda da un milione di euro. Se mi chiedi cosa è mancato non so cosa risponderti. Di sicuro qualcosa, ma non so individuarlo. Siamo una squadra con degli elementi molto forti  che nessun’altra ha. Forse un po’ di cattiveria e un po’ di fortuna. Poi non saprei veramente dirti”.

Quali erano gli obiettivi a inizio stagione? Ad oggi sono cambiati?
“L’obiettivo era quello di vincere e dominare il campionato e purtroppo le aspettative sono state deluse anche se sono rimaste quelle. Io personalmente vengo da quattro campionati vinti e lo scorso anno ho fatto i play off vincendo la classifica marcatori. Sono tornato apposta per vincere l’ennesimo titolo e le aspettative, sia societarie, sia personali sono rimaste le stesse”.

Sei stato uno dei migliori marcatori, ora sei a nove: sei soddisfatto?
“A questo periodo lo scorso anno avevo già superato la doppia cifra di tanto. Sono soddisfatto a metà perché potevo fare di più, ma ancora si può migliorare”.

In cima alla classifica capo cannonieri dell’Eccellenza c’è Vittorini. Che ne pensi di lui?
“Manuel lo conosco bene e quest’anno ho avuto la possibilità di lavorarci insieme con la Rappresentativa Regionale. So che è un calciatore importante per questa categoria e tutti gli anni dimostra di poter fare tanti gol e lo scorso anno abbiamo combattuto fino alla fine. C’è molta stima reciproca e spero che riesca a levarsi più soddisfazioni possibili. Però spero che non mi superi (ride ndr.)”.

Fino ad ora fuori casa non avete mai vinto. Come mai?
“In alcune partite c’è stata tanta sfortuna, non meritavamo né di perdere, né di pareggiare. Purtroppo abbiamo avuto delle disattenzioni grandi e non siamo riusciti a portare a casa il risultato. anche questa è una domanda da un milione di euro. Darti una spiegazione dove noi nemmeno, parlando, siamo riusciti a trovare una riposta è difficile. La nostra è una squadra dove la maggior parte dei giocatori sono grandi, a differenza delle altre che hanno solo quattro o cinque giocatori esperti e non si riesce a fare dei discorsi importanti. Qui è il contrario, siamo quasi tutti grandi e parlando ci siamo chiesti del cammino e non riusciamo a spiegarci. Domenica è la partita dove speriamo e crediamo che sia importante vincere per tanti aspetti”.

Quando è importante avere tanti giocatori esperti in squadra?
“Fondamentale, perché ognuno di noi ha la sua esperienza, chi più chi meno. Quando ne hai tanti ognuno di noi da il suo e si riesce a creare un certo tipo di mentalità”.

Fuori casa avete fatto male, ma dall’altra parte c’è il Nettuno che in casa non se la passa meglio. È il momento giusto per vincere in trasferta?
“Nettuno o meno, dobbiamo pensare a noi e dobbiamo cercare di uscirne fuori. Le statistiche lasciano il tempo che trovano perché in alcune partite fuori casa abbiamo avuto 30 palle gol, mentre gli avversari loro e sono riusciti a vincere. Le statistiche contano poco. Le statistiche sono importanti, perché ti aiutano a capire in alcune situazioni se ci sei o no, ma ad oggi noi abbiamo fatto tanto e raccolto poco. Quindi i numeri non ci stanno aiutando”.