Autore: Redazione

Quarto Municipio

Eccellenza | Quarto Municipio, Ragnacci: “Potremmo chiamarci Academy Calcio Ciampino”

Il team manager del Quarto Municipio: “Cambiamo denominazione nell’ottica di far emergere la sinergia con il Città di Ciampino”

Quarto Municipio
Il team manager del Quarto Municipio Francesco Ragnacci. © Quarto Municipio

Il futuro del Quarto Municipio si lega indissolubilmente a quello della Polisportiva Città di Ciampino. Le due società, infatti, uniscono le forze in vista della prossima stagione e non solo, stando alle parole di Francesco Ragnacci, team manager dei biancorossi. Ragnacci parlando ai microfoni MYSP ha spiegato come è nata questa sinergia tra le due società e cosa riserva il futuro per entrambe.

“Non si tratta di una fusione, ma di cambio di denominazione. Mantenendo la Polisportiva Città di Ciampino la propria matricola e noi come ex Quarto Municipio la nostra. Ex perché vorremmo chiamarci Academy Calcio Ciampino, ma dipende dalla LND. Un cambio di denominazione, nell’ottica di far emergere la sinergia tra la due realtà. Sappiamo che loro hanno una grande tradizione a livello di settore giovanile, mentre noi siamo al quarto anno di Eccellenza e abbiamo voluto unire i due ottimi lavori per fare qualcosa di importante per il futuro”.

E come si evolve tutto questo in ottica Prima Squadra? Il Città di Ciampino manterrà le categorie che già ha. I loro giocatori avranno la possibilità di andare a giocare in Eccellenza con voi?
“Mantenendo il discorso matricole diverse, saranno messe in piedi delle situazioni di prestiti e di trasferimenti. È chiaro che la simbiosi tra i direttori sportivi e i segretari delle varie società farà sì che i giocatori meritevoli della Polisportiva Città di Ciampino potranno tranquillamente giocarsi le proprie carte con la Prima Squadra dell’ex Quarto Municipio. La stessa cosa vale anche per i nostri ragazzi, noi manterremo le nostre categorie. La nostra Juniores Regionale B, che farà per il terzo anno di fila il campionato Regionale, e poi la novità rispetto alla passata stagione: molto probabilmente con questa collaborazione dovremmo riuscire a mettere in piedi due squadre di Giovanissimi. Il Ciampino piuttosto che farla con i fuori quota, potrà farla con le nostre squadre”.

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I giovani del Quarto Municipio potranno invece andare al Città di Ciampino, giusto?
“Sì, è così. Se un ragazzo della Juniores Regionale fa bene, noi siamo ben disposti a mandarlo in prova nella categoria per antonomasia, la Juniores Élite. È qualcosa che può portare entrambe le società a fare bene. Nuove categorie e nuove realtà potranno essere un premio”.

Come nasce questo accordo?
“Noi stavamo bene all’Elis, però ogni cosa bella giunge al termine. Con la Juniores e la Prima Squadra, dopo esserci salvati, ci siamo fermati per una pausa di riflessione a fine maggio ed è arrivato l’interessamento da parte del Città di Ciampino. È stata una cosa ‘cotta e mangiata’. Siamo andati da loro la prima volta e c’era sintonia, poi dopo l’incontro con il direttore Marcello Coccimiglio e Tonino D’Auria, insieme al presidente della Polisportiva Città di Ciampino, si è giunti a questo accordo. Abbiamo trovato persone squisite, disponibili, che ci hanno fatto sentire a casa dal primo istante. Geograficamente per noi è anche un po’ più comodo, perché siamo tutti dei Castelli Romani. Trovare un campo più vicino è stata la ciliegina sulla torta. Per noi arrivare a Casal Bruciato era un viaggio, mentre Ciampino è più vicina. Stiamo parlando con i giocatori per farci trovare pronti anche nei confronti dell’altra società”.

Civitavecchia Eccellenza

Eccellenza | Civitavecchia, Vittorini: “Le nostre ambizioni si sono sposate”

Il capocannoniere dell’Eccellenza laziale resterà al Civitavecchia: “Proveremo a fare ciò che non ci è riuscito nella passata stagione”

Civitavecchia Eccellenza
L’attaccante del Civitavecchia Manuel Vittorini. © Alessio De Luca

Il Civitavecchia non si è nascosto: dopo l’annata negativa, culminata con il terzo posto nel Girone A di Eccellenza, l’obiettivo è ancora la promozione in Serie D. Nella Sala Conferenze “Ivano Poggi” della Compagnia Portuale Civitavecchia si è tenuta la conferenza di presentazione della stagione sportiva 2023/2024. Nel corso della stessa è emersa una notizia importante: l’attaccante Manuel Vittorini, capocannoniere dell’Eccellenza Distretti Ecologici con 32 gol, continuerà in neroazzurro. Proprio per questo MYSP lo ha intervistato, per ascoltare la sua sull’annata che verrà.

Ciao Manuel. Ieri il ds D’Aponte ha ufficializzato che giocherai per il Civitavecchia anche nella prossima stagione. È l’ambizione della società ad averti spinto a restare?
“Sicuramente questo aiuta. Mettiamoci anche l’appeal della piazza di Civitavecchia per queste categorie, che spinge un giocatore ad andare o nel mio caso a rimanere. Se poi c’è l’ambizione Serie D diventa tutto più facile. La loro voglia di provare a vincere e la mia si sono sposate. Proveremo a fare ciò che non ci è riuscito nella passata stagione”.

Quest’anno potrete contare su mister Manelli, un allenatore che anche solo indirettamente conoscevi già.
“Lo conosco indirettamente, ci siamo incontrati tante volte sul campo. La W3 è una società che mi è sempre piaciuta, come ho sempre detto, sia a livello di società sia di gioco, e il gioco lo fa anche l’allenatore. Mi ha lasciato un’ottima impressione, anche dopo averci parlato. Secondo me è stata una scelta ottima e importante, e spero di riuscire di dargli il mio massimo, sono convinto che possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Credo sia il profilo giusto”.

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Vi siete già incontrati di persona?
“Non c’è stato modo per miei impegni di lavoro, solo in via telefonica, ma anche telefonicamente ho avuto una buona impressione”.

Il mister ha detto in conferenza che porterà avanti il suo gioco anche a Civitavecchia. Sei pronto ad adattarti a un nuovo assetto?
“Il modulo sono semplici numeri. Magari il mister gioca in maniera diversa, ma anche noi abbiamo iniziato con 4-3-3 e 4-3-1-2 e poi siamo passati a 3 dietro. Io sono disposto a fare qualsiasi cosa, non è un problema e non lo sarà mai. Uno si butta anche nel fuoco se la causa è giusta, e portare in Serie D il Civitavecchia lo è”.

Conosci invece il nuovo dg, Fischer? Avete in comune un passato alla Favl Cimini, seppur in momenti diversi.
“Sì, quando io ero alla Favl Cimini lui era alla Boreale e poi all’Academy Ladispoli, poi quando sono andato via lui è arrivato. Ho avuto modo di parlarci di persona e mi ha fatto una buona impressione. Vedremo come sarà lavorare insieme, ma non credo possa essere un problema. Mi sono trovato bene con quasi tutti quelli con cui ho lavorato. Spero che anche lui sarà utile alla causa del Civitavecchia, ma se è entrato in società è perché viene reputato all’altezza. Quella del Civitavecchia è una delle società migliori in cui sia mai stato, e questo benestare è già qualcosa che dà garanzia, visto come si lavora qui”.

Eccellenza, Quarto Municipio e Città di Ciampino si fondono

Eccellenza | Ufficiale l’accordo tra Quarto Municipio e Città di Ciampino

Quarto Municipio e Città di Ciampino uniscono le forze, in vista della prossima stagione di Eccellenza e non solo

Eccellenza, Quarto Municipio e Città di Ciampino si fondono
© MySoccerPlayer

Manca poco all’inizio della nuova stagione di Eccellenza con il 30 giugno che è l’ultimo giorno dell’annata in corso. A partire dal giorno seguente parte il nuovo corso con il campionato che sta prendendo forma. Si sa già quali saranno i club che parteciperanno o meno con alcune situazioni che devono essere definite e sono destinate a cambiare il volto della prossima annata.

Una di queste è la decisione di Quarto Municipio e Città di Ciampino di collaborare. A comunicarlo sono state le stesse squadre con un comunicato. Venendo al contenuto dell’accordo, i biancorossi terranno la Prima Squadra, militante in Eccellenza, e le categorie Under 19, Under 14 e 15. I biancoblù, invece, manterranno quelle che già hanno. Nel mezzo, la possibilità del passaggio dei giocatori più meritevoli del Settore Giovanile del Ciampino alla Prima Squadra o da una giovanile a un’altra militante in una categoria superiore, tramite prestiti o trasferimenti. Ecco il comunicato ufficiale:

La Polisportiva Città di Ciampino ed il Quarto Municipio sono lieti di comunicare la propria forte sinergia per il prossimo futuro.
Dalla stagione 2023/2024 il campionato di Eccellenza torna al Superga di Ciampino! Nei prossimi giorni, sui rispettivi canali ufficiali, tutti i dettagli sul ritorno a Ciampino del massimo campionato dilettantistico regionale”.

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Lodigiani Eccellenza

L’Eccellenza che verrà | Lodigiani 1972, Melfa: “Vogliamo alzare l’asticella”

Il dg della Lodigiani 1972, neopromossa in Eccellenza: “Dobbiamo fare bene ogni domenica, vedremo poi a fine stagione”

Lodigiani Eccellenza
Il direttore generale della Lodigiani Patrizio Melfa. © Lodigiani 1972

Il campionato di Eccellenza della prossima stagione comincia a prendere forma con le squadre che si preparano per cercare di arrivare al meglio all’inizio delle competizioni. Una di queste è la Lodigiani 1972, che è riuscita a vincere la Coppa Italia Promozione contro la Romulea. La gara di Viterbo era stata sospesa a causa di un infortunio dell’arbitro, ed è stata poi ripresa a Tivoli con solo 18 minuti da giocare. La gara nel suo complesso ha visto i biancorossi battere il club del quartiere romano San Giovanni per 3-2. La coppa è stata l’obiettivo principale della stagione per la società, come conferma il Direttore Generale Patrizio Melfa, intervenuto ai microfoni MYSP.

Salve Direttore, ci racconti innanzitutto la Finale di Coppa Italia, partendo dal suo avvicinamento.
“È stato tutto un po’ surreale. Ad un certo punto della stagione abbiamo visto sfumare l’obiettivo campionato, quindi abbiamo puntato forte sulla Coppa. Abbiamo preparato il primo atto a Viterbo con convinzione. Sapevamo ci avrebbero potuto mettere in difficoltà, ma le cose di campo sono andate bene, direi come previsto. Siamo riusciti a essere pericolosi sulle ripartenze. Poi è successo quello che è successo e l’unica preoccupazione è stata quella di normalizzare l’ambiente. Ai ragazzi, così come a me, non era mai successa questa cosa. L’aria si era fatta pesante e carica di dubbi e pensieri. Proprio per normalizzare tutto abbiamo cercato di preparare una partita di dominio per andare sul 3-1. Nonostante questo, non siamo riusciti a fare la partita che volevamo, ma siamo riusciti a segnare aggrappandoci ai nostri leader. Da lì in poi ci siamo abbassati e abbiamo saputo soffrire. A un minuto dalla fine abbiamo subito il 3-2, ma il peggio era passato”.

Che cosa avete detto ai ragazzi per spingerli a mantenere la concentrazione?
“Io sono favorevole al lavoro sul campo, con poche parole. Mi piace essere breve, conciso e supportare i ragazzi nelle difficoltà. Noi in questa stagione abbiamo avuto uno spogliatoio fantastico. I giocatori ci tenevano tanto e non avevano bisogno di incoraggiamenti o atteggiamenti fa parte nostra. Noi abbiamo cercato di essere presenti e supportarli mettendo a disposizione ciò di cui avevano bisogno. Abbiamo creato un ambiente tranquillo che potesse dare loro la possibilità di portare a casa il risultato, lavorando anche sull’autostima. L’unica vera differenza è stata il riscaldamento, che è stato modificato dal mister per far sì che la squadra fosse in grado di giocare subito questi 18 minuti. Bisognava entrare in gioco in modo diverso, non avevamo tempo. Questa è stata la differenza”.

Cosa significa per voi aver raggiunto l’Eccellenza?
“È stato un po’ un anno zero. Il Presidente ha la volontà di proseguire questo percorso e di fare la scalata. I risultati bisogna farli sul campo, a parole sono tutti capaci. Volevamo creare un gruppo coeso, che fosse legato ai nostri colori e alla maglia. Abbiamo riportato a casa tanti giocatori che hanno fatto le giovanili da noi e che hanno fatto poi esperienze importanti, anche in altre categorie. Siamo arrivati a dicembre e abbiamo riflettuto sul fatto che la Coppa sarebbe potuta diventare un risultato concreto. Così abbiamo preso giocatori nuovi e di esperienza che nella partita secca avrebbero potuto creare difficoltà agli avversari. Le cose sono andate bene e il risultato sul campo ci ha dato ragione. Andare in Eccellenza significa lavorare di più, l’obiettivo è quello di alzare l’asticella portando sempre avanti sia i valori tattici, sia quelli al di fuori dal campo. Poi vogliamo mantenerla, abbinandola al nome che portiamo”.

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Come inquadra la stagione nel suo complesso?
“È stata condita da alti e bassi, questa è la mia fotografia. Siamo partiti senza darci un obiettivo in classifica, ma solo convinti di lavorare sui giocatori per esprimere un gioco propositivo. L’annata poi è stata complicata e il Girone impegnativo. Quando abbiamo cominciato a capire che c’erano squadre che andavano molto forte. abbiamo deciso di puntare sulla Coppa, e preparare al meglio le partite del mercoledì ci ha penalizzato tanto. È stato faticoso tenere i ragazzi concentrati. Quando la domenica non arrivava un risultato positivo c’era dispiacere, ma sapevamo che, magari, la motivazione era aver caricato di più o aver dato spazio a giocatori per il mercoledì. L’annata è stata ricca di emozioni, per fortuna gli alti sono concisi con la Coppa, che significa l’accesso in Eccellenza”.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso dalla Lodigiani?
“L’obiettivo di fondo è sempre quella di dare opportunità ai giocatori, migliorare quelli che abbiamo e continuare a condividere i nostri valori. Vogliamo continuare con questo piglio. I proclami, però, servono a poco. Dobbiamo fare bene ogni domenica e cercare di portare a casa i tre punti ad ogni partita. Vedremo poi a fine stagione. In Eccellenza sale la prima, approcciare al campionato dicendo che lo si vincerà mi sembra azzardato. Ci contraddistingue un profilo basso e vogliamo continuare a mantenerlo. Spero che il prossimo anno faremo un’intervista come squadra outsider che ha vinto”.

Presto quindi per parlare del ritorno della terza squadra di Roma?
“Noi da un punto di vista identitario ci ispiriamo a quella che è stata la terza squadra di Roma, ma per adesso dobbiamo stare con i piedi per terra. Bisogna lavorare e vedere che tipo di giocatori riusciamo a prendere. Poi vedremo come sarà il clima nello spogliatoio e andremo a capire se si potrà fare qualcosa di importante. Adesso è sicuramente presto per dirlo”.

Entrerete nel campionato di Eccellenza, un circuito ripreso dalle telecamere MYSP e quindi molto valorizzato in termini di visibilità. Contenti di questo?
“È una grandissima opportunità, un’operazione molto intelligente, che dà una possibilità enorme a tutto il movimento. Non dobbiamo sprecarla. Ci dà tanti elementi, perché ci permette di lavorare sull’avversario e su noi stessi. Io credo molto di più nel lavoro nostro che su quello fatto sugli altri. Deve essere anche una motivazione enorme per i ragazzi, è un’ opportunità importante soprattutto per loro”.

 

Civitavecchia Eccellenza

Eccellenza | Civitavecchia, Fischer: “Serie D? Occorre lavorare in sintonia”

Il nuovo direttore generale del Civitavecchia sulla prossima stagione di Eccellenza: “Per arrivare all’obiettivo non manca moltissimo”

Civitavecchia Eccellenza
Il direttore generale e il direttore sportivo del Civitavecchia Valerio Fischer e Daniel D’Aponte. © MySoccerPlayer

Volti nuovi e importanti conferme. La nuova stagione del Civitavecchia è partita subito forte. Presentato il nuovo tecnico, Stefano Manelli, e inoltre il direttore sportivo Daniel D’Aponte ha fatto il punto sul mercato, tra gli Over che salutano i neroazzurri e gli Under che arriveranno nei prossimi giorni, oltre a quelli che saranno promossi dal settore giovanile. Ci sono però come detto dei nuovi arrivi anche nell’organigramma dirigenziale, come quello di Valerio Fischer, il direttore generale, ex Favl Cimini. E proprio i due dirigenti hanno parlato nel giorno della presentazione del nuovo allenatore.

Prima, ha preso la parola Daniel D’Aponte.
“Come ha detto il mister, quando si lotta per vince e non si raggiunge l’obiettivo per un punto significa che quello che manca è il riuscire a migliorare qualche errore che si commette durante l’anno. Vince chi ne fa di meno. E proprio in quest’ottica abbiamo puntato su Valerio Fisher, che dal punto di vista dirigenziale può darci qualcosa di più. Manelli lo reputiamo in grado di mantenere il Civitavecchia ad alti livelli. Ha vissuto esperienze importanti, come il Playoff per la Serie D tra W3 e Livorno”.

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Poi è stato il turno del neodirettore generale.
“Questa è una società che negli ultimi ha fatto grandi campionati, per arrivare all’obiettivo non manca moltissimo. Credo che servirà lavorare in totale sintonia con il mister, il direttore sportivo e i presidenti”.

Civitavecchia Eccellenza

Eccellenza | Civitavecchia, D’Aponte: “Scelti i calciatori con cui ripartire”

Il direttore sportivo del Civitavecchia sulla prossima stagione di Eccellenza : “Aspettatevi solo 3 o 4 operazioni in entrata per gli Over”

Civitavecchia Eccellenza
Il direttore sportivo Daniel D’Aponte, l’allenatore Stefano Manelli e il direttore generale Valerio Fischer del Civitavecchia. © MySoccerPlayer

È iniziato il nuovo corso del Civitavecchia Calcio 1920. I neroazzurri puntano alla Serie D, non è un mistero. Così come non è più un segreto che alla guida della squadra ci sarà Stefano Manelli. Il tecnico è stato presentato alla stampa e questa è stata anche l’occasione per parlare di calciomercato e La Vecchia dimostra ancora una volta di avere le idee chiare.

Il direttore sportivo Daniel D’Aponte ad aver fatto il punto della situazione sui possibili nuovi arrivi.
“Per quanto riguarda il discorso mercato, siamo ancora agli albori. Abbiamo cominciato a fare, insieme a Valerio (Fischer il nuovo direttore generale del Civitavecchia. N.d.R.) e a Stefano le nostre valutazioni. Siamo assolutamente in linea su tantissimi aspetti, quindi dobbiamo solo procedere a ratificare quelle che sono le nostre idee. Posso già anticiparvi che nelle prossime ore avremo dei colloqui con i giocatori con cui siamo intenzionati a ripartire. Posso dirvi inoltre che abbiamo, e colgo così l’occasione per salutarli e ringraziarli, deciso di separarci da Cristiano Proietti, Andrea Pucino, Alessio Fatati, Luca Nunziata che ha deciso di ritirarsi, e questi profili aggiungo Massimiliano Gravina. Questi sono i cinque nomi over che abbiamo salutato”.

“Per quanto riguarda le riconferme, invece, siamo ancora agli albori. Però posso intanto dire in anteprima che Manuel Vittorini, Edoardo Luciani e Giordano Fatarella sono i tre giocatori con cui abbiamo già stretto un accordo nelle scorse ore. Il Civitavecchia, quindi, ripartirà da loro. Certamente non finiranno qui le riconferme, anzi, l’idea principale è quella aver scelto un tecnico in grado di sposare questo progetto, di poter fare un qualcosa in più rispetto alla passata stagione, con una posizione di classifica migliore. Ci sono tantissimi punti dai quali ripartire e calciatori sui quali noi crediamo di poter fondare un progetto e un’annata vincente. Vogliamo ripartire da un blocco che comprende l’80-85% di giocatori già in rosa”.

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“Partiamo con i tre citati prima, ma nelle prossime ore ratificheremo gli altri accordi. Andremo a fare un numero limitato di operazioni in entrata, per il valore umano e tecnico dei giocatori che abbiamo già in rosa. Orientativamente potete aspettarvi 3 o 4 operazioni in entrata per quanto concerne gli Over. Per gli Under ci sarà qualche cosa da fare. La nostra volontà però è dare spazio agli elementi del nostro settore giovanile come Dario Luchetti.”

Civitavecchia Eccellenza

Eccellenza | Civitavecchia, Manelli: “Questa era la mia prima scelta”

Il nuovo tecnico del Civitavecchia in vista della prossima stagione di Eccellenza: “Sul modulo l’idea è quella di riproporre la difesa a tre”

Civitavecchia Eccellenza
Il nuovo corso del Civitavecchia Calcio 1920. © MySoccerPlayer

Tecnico nuovo, ma l’obiettivo non cambia. A Civitavecchia sono pronti a ripartire da Stefano Manelli con l’ambizione di arrivare a Serie D. Promozione che nell’ultima stagione di Eccellenza Distretti Ecologici è sfumata per un solo punto in classifica. E proprio il nuovo tecnico, ex W3 Maccarese, è stato presentato alla stampa.

Tra le sue parole c’è il mercato, ma non solo, perché l’allenatore ha parlato anche della fine del suo rapporto con i bianconeri.
“Come io sono stato per il club la prima scelta, questo discorso vale anche al contrario, questa società era la mia prima scelta. Sono assolutamente entusiasta di questa opportunità. Con la W3 c’è stata una fine naturale e per quanto riguarda il progetto Civitavecchia sono qui oggi perché mi ha colpito la voglia del direttore D’Aponte. Mentre durante il pranzo con i presidenti ho percepito un’idea di fare di calcio molto vicina alla mia e questo mi ha acceso subito un’importante scintilla dentro. Anche qui in città ho percepito tanto entusiasmo, che è qualcosa che ti trascina facilmente”.

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Poi è stato il tempo di fare il punto sul calciomercato.
“Sul mercato ci siamo già fatti un’idea che è condivisa da tutti: ripartiremo da un blocco forte. Non mi sento di dire che la passata stagione sia stata fallimentare per il Civitavecchia, nel calcio i dettagli ti permettono di arrivare primo, o terzo. Sono questi che fanno la differenza. Sicuramente c’è la volontà di inserire innesti mirati in rosa per alzare il livello, ma anche quello di ripartire da un blocco forte che è già in squadra”.

La conclusione, invece, è per il modulo di gioco. Manelli ha spesso schierato le sue squadre in campo con la difesa a tre.
“Sul modulo, invece, l’idea è quella di riproporre la difesa a tre. Poi in base alle caratteristiche che quotidianamente riscontreremo durante la preparazione si andrà a delineare meglio. Ovviamente è un sistema che mi piace, che penso sia molto adatto ai giocatori che già abbiamo in rosa. Questa, quindi, è un’opzione sicuramente valida”.

Eccellenza Astrea

Eccellenza | Rinnovo Castro: “L’Astrea per me è come una famiglia”

L’attaccante continuerà in Eccellenza con l’Astrea: “Avevo dato la parola al direttore Di Iorio e la mia parola vale più di una firma”

Eccellenza Astrea
L’attaccante dell’Astrea Andrea Castro © Astrea Calcio – Prima Squadra

In attesa di conoscere il nuovo tecnico, che guiderà l’Astrea nella stagione di Eccellenza 2023/24, il direttore sportivo Simone Di Iorio ha messo a segno il primo di mercato. Andrea Castro continuerà ad indossare la maglia biancazzurra anche nel prossimo campionato. Conferma figlia anche dell’ottima stagione del calciatore, che ha realizzato 18 gol nell’ultimo anno. Contribuendo in maniera fondamentale alla salvezza della squadra della penitenziaria, che si è classificata dopo 34 partite all’undicesimo posto nel Girone A.

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Un rinnovo importantissimo, quindi, quello dell’attaccante per l’Astrea, che ha messo così il primo mattone, in vista della prossima stagione. E il calciatore è intervenuto ai microfoni MYSP, parlando della scelta fatta e non solo.
“Sono rimasto all’Astrea perché in due anni che sono lì, mi sono sempre sentito a casa, per me è come una famiglia e soprattutto è un gran bel gruppo. Ho ricevuto varie chiamate, ma avevo già dato la parola al direttore sportivo Di Iorio e lui sa benissimo che la mia parola vale più di una firma. Poi, l’importante è che l’Astrea vinca, solo così potrò togliermi diverse soddisfazioni personali e poi a novembre nascerà mia figlia Nina, il prossimo anno ripartirò anche da questo. Ho tutta l’intenzione di fare bene anche per lei”.

Villi Boreale

Eccellenza | Boreale, Villi: “Complimenti al Budoni. La sconfitta non rovina quanto fatto”

Il direttore sportivo della Boreale dopo l’uscita dagli Spareggi Nazionali di Eccellenza: “Faremo tesoro di questa esperienza”

Villi Boreale
Il direttore sportivo della Boreale Maurizio Villi

Dopo una lunghissima cavalcata sfuma il sogno Serie D per la Boreale. In terra sarda contro il Budoni i ragazzi di Mirko Granieri subiscono 4 gol senza segnare. Bisognava ribaltare il risultato dopo l’1-2 dell’andata alla Camiluccia, ma i viola non sono riusciti nel loro intento. E il match, come spiega il direttore sportivo Maurizio Villi ai microfoni MYSP, si è messo subito in salita. Il dirigente però spende anche parole importanti per gli avversari affrontati.

“Abbiamo giocato contro una squadra attrezzatissima, muscolare, con giocatori forti. Il Budoni sapeva quello che voleva: superare il Playoff, e lo ha fatto. Abbiamo iniziato subito in salita, perché ci è stato fischiato un calcio di rigore contro, praticamente subito, al 13′. E poi le cose sono andate sempre peggiorando perché hanno raddoppiato e nel primo tempo il parziale era 3-0, dopo di che sul 4-0 abbiamo perso un calciatore per doppia ammonizione. In ogni caso vanno fatti i complimenti al Budoni, una squadra che si attrezzerà ancora di più per andare in Serie D. Un club che ha risorse economiche, un bell’impianto sportivo, un pubblico molto presente”.

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Ma cosa è mancato alla Borele? Anche perché all’andata la partita è stata equilibrata.
“Il calcio è fatto di episodi, noi abbiamo una squadra giovane. Prendi il rigore e poi il gol del 2-0 e ci sta il crollo psicologico. Ovviamente dopo è stato più difficile, è stato tutto in salita. Ma questa sconfitta non deve rovinare tutto quello che di buono è stato fatto, perché noi siamo andati oltre ogni aspettativa e sarebbe stata un’impresa ancora più storica di quello che è stato fatto fin qui, andare addirittura in Finale degli Spareggi Nazionali. Adesso dobbiamo fare tesoro di queste partite, dell’esperienza fatta, in vista del prossimo campionato, perché abbiamo assaporato incontri importanti e ce ne saranno tanti altri nell’annata che è già alle porte”.

Resta infatti il vostro campionato, più che positivo visti gli obiettivi iniziali e dove siete invece arrivati.
“Assolutamente sì, non dobbiamo rovinare quanto fatto, l’ho già detto. Abbiamo raggiunto un risultato importante, ogni oltre aspettativa. Vanno fatti solo i complimenti al Budoni”.

Granieri e Russo

Eccellenza | Sfuma il sogno Serie D per Boreale e Certosa

Le semifinali di ritorno degli Spareggi Nazionali di Eccellenza non sorridono alla Boreale, né al Certosa. Cadono entrambe le romane

Granieri e Russo
Gli allenatori di Boreale e Certosa Mirko Granieri e Marco Russo. © ASD Boreale, © Società Sportiva Certosa

Cala il sipario, si spengono le luci sul sogno della Boreale di salire in Serie D tramite gli Spareggi Nazionali contro il Budoni. Nella semifinale di ritorno, il club di Via della Camilluccia è stato battuto dai sardi, che hanno calato un secco 4-0. A segno: Greco, Meloni, Lamacchia e poi Meloni al 76′ realizza la sua doppietta personale. Per passare il turno sarebbero serviti ben due gol a Larosa e compagni, ma i biancoblù hanno dimostrato di essere un avversario molto più ostico di quanto si potesse immaginare.

Già la partita di andata aveva messo il percorso della Boreale in salita, con la sconfitta per 2-1 arrivata in casa. In trasferta, invece, i viola non sono riusciti a imporre il proprio gioco e si sono arresi al gioco dei sardi che invece riescono ad ottenere il pass per il prossimo turno, con la Serie D che ormai è a un passo. Un finale di stagione agrodolce per Granieri, che ha visto sfumare il sogno in questo modo.

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Stesso destino anche per il Certosa, che ha incassato il gol dell’1-0 da parte del Fossombrone nel secondo tempo. Anche i marchigiani, forti della vittoria all’andata, sono risusciti così a passare il turno e ottenere il biglietto per la finale degli Spareggi Nazionali e sperare nel salto di categoria.

Partita combattuta, tanti i duelli aerei in mezzo al campo, poche occasioni da gol sia da una parte che dall’altra. La sblocca dagli sviluppi di un calcio d’angolo, durante la ripresa, il numero 6 Riggioni. Al termine della gara mister Russo ha radunato in mazzo la campo i suoi, per tenere un discorso e ringraziarli dell’impegno profuso e per il cammino dei suoi ragazzi che è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

Boreale Eccellenza

Eccellenza | Boreale, Casavecchia: “Con il Budoni ce la giocheremo”

Il difensore della Boreale sul ritorno del Primo Turno degli Spareggi di Eccellenza: “Noi non molliamo mai, non andremo lì in vacanza”

Boreale Eccellenza
Il difensore della Boreale Leonardo Casavecchia. © Boreale Asd

Meno di 24 ore a Budoni-Boreale. La gara di ritorno del Primo Turno degli Spareggi Nazionali di Eccellenza promette scintille. All’andata una gara fisica, spigolosa, terminata 1-2 per i sardi. Ora i viola per passare dovranno centrare quella che, visti anche i presupposti di inizio stagione, sembra una vera e propria impresa. La squadra di Granieri, però, è dura a morire, come racconta il difensore Leonardo Casavecchia, intervenuto ai microfoni MYSP per fare il punto sulla difficile sfida esterna.

Ciao Leonardo, raccontaci la tua sulla gara di andata.
“È stata una partita in cui non ci sono state grosse occasioni da entrambe le parti. Hanno approfittato di due nostri errori, sono una squadra esperta e hanno vinto la partita. Sicuramente non andremo lì in vacanza, ne siamo convinti. Ce l’andremo a giocare”.

Avete fatto i conti con una squadra tosta, dal punto di vista atletico ma soprattutto fisico. Sentite di aver preso confidenza con il loro modo di giocare, per quanto gli scontri fisici si ridurranno visto che il loro campo è più grande?
“Sappiamo che squadra incontreremo, li conoscevamo ma abbiamo avuto conferma della loro forza, soprattutto fisica. Sì, il campo è più grande, ma in generale noi siamo abituati a non morire mai, quindi andremo lì, faremo tranquilli la nostra partita e prenderemo quello che offriranno i 90 minuti”.

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La forza del Budoni l’avete vista, ma in che modo andrete ad affrontarli? In altre parole, qual è la vostra?
“A livello di approccio, andremo lì sicuramente con le nostre energie e forze mentali che ci hanno contraddistinto per tutto il campionato. Non molliamo mai, lo faremo solo quando sarà finita. Quando l’arbitro fischierà, vedremo cosa sarà successo”.

Come state vivendo l’avvicinamento alla gara? Siete nella storia della Boreale anche solo giocandola, è una partita fuori regione e quindi il viaggio sarà più lungo, affronterete una squadra sarda in Sardegna…
“È un’esperienza diversa. Siamo due o tre ad avere un po’ più di esperienza, è una novità per tanti ragazzi e per la Boreale, quindi ci godiamo tutti i momenti e la partita la affronteremo come abbiamo affrontato il campionato, nel quale ci sono state tante gare difficili da interpretare e da giocare, ma la nostra forza è quella di andare in campo e divertirci. Siamo un gruppo unito, corriamo l’uno per l’altro, quindi sicuramente ce la giocheremo. Ne sono certo”.

Certosa Fossombrone

Eccellenza | Certosa, Paterni: “Fossombrone? È la partita della vita”

Il difensore del Certosa sul ritorno del Primo Turno degli Spareggi di Eccellenza: “Non ci sono scuse: o tutto, o niente”

Certosa Fossombrone
Il difensore del Certosa Nico Paterni. © Società Sportiva Certosa

Tutto pronto per la gara di ritorno del Primo Turno degli Spareggi Nazionali di Eccellenza tra Certosa e Fossombrone. Il primo round è andato ai marchigiani, vincitori per 1-0 con il gol di Pagliari a cinque minuti dalla fine, siglato sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta in fretta, complice la disattenzione della difesa. I neroverdi sono chiamati quindi a ribaltare il risultato, contro un avversario capace di subire sole dodici reti in tutto il suo campionato. Una missione difficile per i ragazzi di Russo, ma possibile, come sottolineato dal difensore Nico Paterni, intervenuto ai microfoni MYSP per raccontare l’avvicinamento alla partita.

Ciao Nico. Innanzitutto una valutazione sulla partita di andata. Il campo in erba naturale e il discusso arbitraggio pensi abbiano influenzato l’andamento?
“Non sono uno che parla di queste cose. Sono attenuanti. Certo, il fatto di allenarsi e giocare sul sintetico sicuramente fa la differenza. Per quanto bello, era un campo pesante. Sull’arbitraggio, quando vai ad affrontare un pubblico di questo spessore gli arbitri vengono influenzati, e quello era scontato. Come me, Ferri e altri giocatori hanno fatto categorie più alte, e si sa che in casa l’arbitraggio è in un modo e fuori è in un altro. Parlando della partita, abbiamo sofferto l’infortunio di Ferrari, perché avevamo preparato la partita sul playmaker ed è venuto a mancare. Tante dinamiche, soprattutto per noi esterni, sarebbero partite da lui. Nei primi venti minuti abbiamo faticato tanto, perché hanno aggredito, giocato e creato. Abbiamo saputo soffrire da squadra, però, e questo non è da tutti. Nel secondo tempo la musica è cambiata, non potevano tenere ritmi così alti per tutta la partita. In più abbiamo preso le misure su una squadra che fondamentalmente non conoscevamo. È stata tutta un’altra partita, più combattuta, con poche azioni sia da una parte sia dall’altra. Purtroppo ci è mancata l’esperienza che serve in queste partite, nelle quali serve concentrazione fino al fischio finale. Sono gare fondamentali e determinanti soprattutto dal punto di vista mentale, ed essendoci un grande dispendio di energie è importante restare concentrati, perché basta un attimo per subire gol. Non è campionato, non hai il tempo per recuperare determinati errori. Quella sulla rimessa laterale è stata una distrazione che sicuramente recupereremo”.

Come vi sentite? Il clima nello spogliatoio com’è?
“Il nostro morale è alto. La maggior parte di noi è stata al telefono l’uno con l’altro fino al giorno dopo, era impossibile dormire dopo una partita così. Stavamo per portare a casa un risultato importantissimo, il pareggio sarebbe stato come una vittoria, visti il campo e come si era messa la partita. Abbiamo voglia e fame, perché ormai ci siamo, stiamo ballando e vogliamo arrivare alla fine. L’ambiente è carico, i miei compagni sono stracarichi, sono sicuro verrà fuori una grande partita. Spero anche per il risultato, ma ne sono convinto. Siamo tutti ragazzi bravi, è il primo anno che ho degli Under forti in squadra. Difficile trovare Under e cambi sempre all’altezza del campionato”.

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Stavolta giocherete sul vostro campo. Quanto fa la differenza?
“È il nostro fortino, casa nostra, dove ci alleniamo. Io sono arrivato da tre mesi, ma questo è il campo dove si sono sacrificati da inizio anno sputando sangue e sudore, dove si è creata la famiglia. Quando giochi lì è come difendere il portone di casa tua, devono chiedere il permesso per entrare. Racchiude un po’ tutti questi aspetti, è l’anima. Giocare in casa fa tanto la differenza, anche perché è un sintetico particolare, non a tappeto. Noi siamo abituati, quindi il Fossombrone potrebbe trovarsi in difficoltà come lo siamo stati noi”.

Che partita ti aspetti?
“La partita della vita. O sei dentro o sei fuori, è l’ultima. O ci salutiamo, ci stringiamo la mano e si riinizia un altro anno o si continua questo percorso giocando la Finale. È preparata e si sta preparando come la partita della vita, non ci sono scuse. Una volta che fischia l’arbitro, è guerra. È tutto racchiuso in 90 minuti, o tutto o niente”.

All’andata hai subito un infortunio. Riuscirai ad esserci?
“Sì, sarò a disposizione, ma non al 100%. Sono contento di andare almeno in panchina per essere vicino alla squadra, ma l’ho fatto anche in settimana: in allenamento ho dato una mano, sono andato a prendere i palloni. So che ogni minimo dettaglio fa la differenza. Più saremo uniti, più possibilità avremo di arrivare all’obiettivo. Anche perché se passiamo c’è la Finale, e per quella riuscirei ad essere al meglio. Sto male, non la vivo bene per me ma la vivo bene sotto l’aspetto della squadra, perché so di poter mettere la mano sul fuoco su qualsiasi persona che giocherà”.

Il mister come si è approcciato alla settimana?
“Oltre a darci la carica e farcela vivere in tranquillità, è fiducioso. È orgoglioso del percorso che abbiamo fatto, ma vedo che anche lui sa che per farcela bisogna fare quel passo in più, e questo si è visto in settimana. Il mister è sempre lo stesso, consapevole della squadra che ha, però si vede che ha capito l’importanza della partita e quindi in allenamento è cambiato tutto. Lo stesso i giocatori. C’era il fuoco, c’erano tanti contrasti, è stato diverso dal periodo di campionato. Siamo tutti concentrati solo su questo obiettivo, tanto di cappello a tutti i miei compagni che stanno dando l’anima, non posso rimproverare loro niente”.

Eccellenza | Fossombrone, Fucili: “Il Certosa è una squadra forte”

Urbetevere Under 15

Urbetevere Under 15, Mutarelli in prova alla Fiorentina

L’Urbetevere Under 15 continua a trarre frutti dalla sua ottima stagione: il centrocampista si è allenato con i pari età dei viola

Urbetevere Under 15
Il centrocampista dell’Urbetevere Under 15 Matteo Mutarelli in prova alla Fiorentina. © Urbetevere Calcio

Non finisce l’attenzione delle professionistiche nei confronti dell’Urbetevere Under 15. Dopo aver ottenuto il primo posto del Girone A del campionato Giovanissimi Élite di categoria, perdendo nella Fasi Finali in Semifinale ai rigori contro il Grifone poi campione regionale, i ragazzi di Mei sembrano essere continuamente sotto osservazione dei club dalla Serie C in su. Grella, Ricciardi, Molina, Liotta, Mancini, Caputo, Lobianco. Questi i ragazzi finora chiamati in prova. In questo caso è toccato al centrocampista Matteo Mutarelli, chiamato in prova dalla Fiorentina. A riportare la notizia è la stessa società con un comunicato pubblicato sulla pagina social.

Mutarelli, come tutti gli Under 15 dell’Urbetevere, sarà visibile in azione nel corso del Torneo Beppe Viola, trasmesso in diretta e visibile anche in differita sui canali Facebook di MYSP e della competizione. I ragazzi di Mei stanno ben figurando nella Champions League del calcio giovanile, con sei punti in due partite ottenuti contro Aranova e Civitavecchia. L’ultima del Girone C si giocherà il 6 giugno proprio sul campo dei gialloblù, contro l’Academy Ladispoli.

 

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Savio

Savio, occhi delle professionistiche su tre ragazzi

Il Savio continua ad essere attenzionato dalle prof: il 2008 e il 2009 De Cortes e Morelli in prova al Perugia, il 2008 Avram alla Ternana

Savio
De Cortes, Avram e Morelli del Savio in prova. © ASD Savio Calcio

Il Savio si dimostra una volta ancora una delle società laziali dal Settore Giovanile più attenzionato dalle professionistiche. Tre ragazzi sono infatti finiti nel mirino di club militanti in Serie B, che li hanno richiesti in prova. Si tratta nello specifico di Perugia e Ternana, che hanno chiamato nel loro centro sportivo da una parte il centrocampista classe 2008 Alessandro De Cortes e il difensore 2009 Manuel Morelli e dall’altra il centrocampista 2008 Raul Avram. I ragazzi si sono potuti così mettere in mostra sotto gli occhi degli staff delle due squadre e confrontarsi con una selezione di livello nazionale di pari età.

Una bella notizia per i blues, la cui giovanile Under 15, nei quali De Cortes e Avram militano, è attualmente impegnata nel Torneo Beppe Viola, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook MYSP e su quella della competizione. Ci sarà dunque modo di vederli in azione, quantomeno per la terza gara del Girone G, nella quale affronteranno al Gabii di Ponte di Nona il Tirreno Sansa per cercare di passare il turno.

 

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Atletico Pontinia Eccellenza Adamo

L’Eccellenza che verrà | Atletico Pontinia, confermato Adamo

L’Atletico Pontinia ufficializza un’altra conferma per la prima stagione in Eccellenza, il centrocampista classe 1996 Matteo Adamo

Atletico Pontinia Eccellenza Adamo
Il centrocampista dell’Atletico Pontinia Matteo Adamo. © ASD Atletico Pontinia

L’Atletico Pontinia scalda i motori in vista della stagione in Eccellenza. Dopo aver vinto il Girone E di Promozione, i biancorossi non vogliono sfigurare nella prima stagione da partecipanti alla massima serie regionale. Ambiscono infatti a guadagnarsi il ruolo di “matricola scomoda”, come esplicitato ai microfoni MYSP dal presidente Antelmi. Affinché ciò accada, la società sta spingendo per confermare i propri pezzi pregiati. Alle conferme del difensore e dell’attaccante Davide e Matteo Mollo, hanno fatto seguito quelle del portiere Andrea Saglietti, dei difensori Manuel Caschera, Francesco Mandatori e Giulio Ciarelli, del centrocampista Luca Bispuri e degli attaccanti Luca Utzeri e Riccardo Panariello.

A questi si aggiunge anche il centrocampista classe 1996 Matteo Adamo. La notizia arriva direttamente dalla società, che con una nota comunica:

“Con grande soddisfazione annunciamo che Matteo Adamo sarà biancorosso anche per la prossima stagione. I nostri tifosi possono stare tranquilli”.

Si arricchisce dunque il parco giocatori a disposizione dell’anch’esso neo confermato mister de Filippis per la 2023/2024. Le premesse sembrano quelle di una società entusiasta che vuole scrivere un’ulteriore pagina importante della propria storia.

 

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Cangiano Città di Anagni

Eccellenza | Città di Anagni, ufficiale la separazione con Cangiano

Il Città di Anagni e mister Salvatore Cangiano si lasciano consensualmente. Il nuovo tecnico sarà annunciato entro inizio settimana

Cangiano Città di Anagni
L’ormai ex allenatore del Città di Anagni Salvatore Cangiano. © Città di Anagni Calcio

Cambio in panchina per il Città di Anagni. Come comunicato dai biancorossi con una nota social, Salvatore Cangiano non sarà l’allenatore nella stagione 2023/2024.

“La società Città di Anagni Calcio comunica che il rapporto di collaborazione con Mister Cangiano non verrà rinnovato a seguito di una scelta presa di comune accordo tra le parti. Con l’occasione la società si congratula con il mister per gli obiettivi raggiunti e gli augura i migliori successi professionali per il prosieguo della sua carriera”.

Dunque una scelta consensuale tra le due parti, che hanno deciso di prendere strade differenti. La dirigenza del Città di Anagni ha inoltre specificato ai microfoni MYSP che il nuovo tecnico sarà annunciato non più tardi dell’inizio della prossima settimana.

Cangiano lascia così dopo aver preso la squadra alla fine del mese di ottobre, quando si trovava al terzultimo posto con 6 punti ottenuti in 7 partite, conducendola a raggiungere con 11 vittorie 8 pareggi e 8 sconfitte il settimo posto del Girone B di Eccellenza Distretti Ecologici. Un cammino importante, quello dell’ex Campus Eur, che ora potrà portare le sue capacità al servizio di un altro progetto sportivo. Si preannuncia un’estate calda.

 

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Trastevere Vis Aurelia Beppe Viola

Beppe Viola | Vis Aurelia-Trastevere 1-3: amaranto agli Ottavi

Il Trastevere vola alle Fasi Finali del Beppe Viola grazie al tris sulla Vis Aurelia. In gol Drisaldi, Pineta e Lombardi

Trastevere Vis Aurelia Beppe Viola
Lombardi esulta con Lemme per il gol dell’1-3. © MySoccerPlayer

Nella seconda giornata del Girone L del Torneo Beppe Viola, al Trastevere Stadium la Vis Aurelia sfida i padroni di casa. Inizio di marca amaranto: i ragazzi di Bernardini sin dai primi minuti tentano di mettere le cose in chiaro. Serve dunque subito Marini per neutralizzare Baldoni. Prova a scuotersi la Vis e al sesto Iordan sfiora il palo. Al quarto d’ora succede di tutto. Prima il Trastevere passa in vantaggio con Drisaldi (decisiva la deviazione a freddare Marini), poi la Vis pareggia con Iordan. Infine Baldoni rischia, complice una deviazione, di riportare il Trastevere in vantaggio, ma la palla esce di poco. Dopo il 20′ è Pineta di testa a sfiorare il gol, la sua incornata termina di poco alta. Dopodiché è la Vis a sfiorare il vantaggio, due volte con Bifumo, entrambe le volte largo. Al 31′ il Trastevere ritorna in vantaggio. Il gol lo segna Pineta, ma è decisivo il palo di De Luca per far si che il 9 granata possa insaccare a porta sguarnita.

Nella ripresa il Trastevere continua a macinare gioco e collezionare occasioni. Prima Marini blocca Baldoni, poi ancora decisivo il portiere della Vis su Drisaldi. Dopo una fase di poche occasioni, arriva il punto esclamativo per il Trastevere, che va a segno con Lombardi, abile a battere Marini in uscita con un tocco morbidissimo. Nel finale c’è spazio anche per un’ultima occasione, firmata Santareli, ma Marini dice no. Il Trastevere porta a casa i 3 punti e vola agli ottavi, venerdì prossimo contro la Pol. Carso avrà la possibilità di chiudere a punteggio pieno il girone L, di cui è già matematicamente primo. La Vis Aurelia, ferma a un punto, dovrà contendere il secondo posto con Polisportiva Carso e Montespaccato.

Per guardare le partite del Beppe Viola segui le pagine Facebook MYSP “Torneo “Beppe Viola” – La Champions League del calcio giovanile”.

Beppe Viola, Vis Aurelia-Trastevere 1-3: il tabellino

Vis Aurelia: Marini, Manenti (65′ Pistillo), F. Bartolini, Alcazar (53′ Battista), Paduano, Caiazzo, De Leon (59′ 13 Spizzichino), Minerva, Iordan (68′ C. Bartolini), Bifumo, Evangelista (47′ Ponti). A disp. Minni, Caldarini, Morello, Rossi. All. Fazzi.

Trastevere: Barone, Pirvu (45′ Lemme), C. Barillà (69′ M. Barillà), Borracino, De Luca, Drisaldi (69′ Di Gioia), Lombardi, Martino (44′ Santareli), Pineta (64′ Canoppia), Baldoni (56′ Leopizzi), Conversa (36′ Cicioni). A disp. Calamari, Fusser. All. Bernardini.

Marcatori: 14′ Drisaldi (T), 15′ Iordan (V), 31′ Pineta (T), 67′ Lombardi (T).

Arbitro: Borea (Roma 1).

Note: ammonito Fazzi (all. V).

 

Urbetevere Under 15

Urbetevere Under 15, tre ragazzi in prova alla Ternana

L’Urbetevere Under 15 continua a essere attenzionata dai prof. Mancini, Caputo e Lobianco hanno sostenuto un allenamento con gli umbri

Urbetevere Under 15
Mancini,, Caputo e Lobianco dell’Urbetevere Under 15 in prova alla Ternana. © Urbetevere Calcio

L’Urbetevere Under 15 continua a far parlare di sé. E come potrebbe essere altrimenti, dopo il campionato disputato in pompa magna, ottenendo il primo posto del Girone A del campionato Giovanissimi Élite e cedendo il passo nelle Fasi Finali solo ai rigori con il Grifone, poi laureatosi campione regionale. I telefoni di via della Pisana hanno così iniziato a squillare, e dall’altra parte della cornetta gli addetti ai lavori di società professionistiche. Prima Grella e Ricciardi inviati in prova rispettivamente al Pescara e all’Ascoli, poi Molina alla Ternana, poi ancora Grella insieme a Liotta alla Cremonese. In questo caso a contattare la società gialloblù è stata nuovamente la Ternana, che si è interessata a Lorenzo Mancini, Luigi Caputo e Andrea Lobianco, richiesti e inviati per un provino nel centro sportivo umbro.

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Una bella notizia per mister Mei, la cui giovanile è impegnata in questo momento nel Torneo Beppe Viola. Sei punti in due partite per loro nella Champions League del calcio giovanile, battendo prima l’Aranova per 4-0 e poi il Civitavecchia per 2-4. L’ultima gara del Girone C sarà il 6 giugno tra le mura amiche contro l’Academy Ladispoli. Potrete seguirla in diretta sui canali Facebook di MYSP e della competizione.

Fiano Romano Under 15

Fiano Romano Under 15, la Virtus Entella prende in prova Federici

Il centrocampista in forza al Fiano Romano Under 15 si è allenato tre giorni nel centro sportivo del club ligure

Fiano Romano Under 15
Il centrocampista del Fiano Romano Under 15 Andrea Federici. © ASD Fiano Romano

Il Fiano Romano continua a vedere premiato il lavoro svolto con il Settore Giovanile e la Scuola Calcio. Un giovane talento rossonero, infatti, ha attirato l’attenzione di un club professionistico. Si tratta di Andrea Federici, centrocampista classe 2008, che si è allenato per tre giorni con la Virtus Entella. Un altro giovane talento che calca i campi delle realtà dilettantistiche laziali, quindi, è finito sotto la lente d’ingrandimento di una società di rilevanza nazionale.

La notizia l’ha data direttamente il Fiano Romano sulla sua pagina Facebook, dove ha dedicato un post al ragazzo, augurandogli buona fortuna. Il calciatore, in forza all’Under 15, inoltre, è impegnato con la squadra allenata da mister Palma nella 40esima edizione del torneo Beppe Viola. Dove è partito titolare nelle due gare disputate nel Girone G, giocando all’esordio contro il Savio e che ha visto i blues imporsi per 5-1. In campo per tutti i 70’ contro il Tirreno Sansa, partita vinta dai rossoneri per 2-1 e che è valsa il secondo posto al Fiano Romano Under 15.

In ogni caso quella del provino è una buona notizia sia per la società laziale, sia per il ragazzo che avuto così modo di saggiare il suo talento con una selezione di pari età di livello ed essere visionato dallo staff del club ligure. Il Fiano Romano può guardare con ottimismo al futuro dato che i suoi giovani continuano ad attirare l’attenzione di club professionistici.

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Eccellenza Valmontone 1921

L’Eccellenza che verrà | Valmontone 1921, Di Loreto: “Inutile continuare”

L’ormai ex tecnico del Valmontone 1921: “Eccellenza? Se mi dicono che non ci sono più le condizioni è giusto fare un passo indietro e andare via”

Eccellenza Valmontone 1921
L’ex allenatore del Valmontone 1921 Cristiano Di Loreto e il patron Manolo Bucci. © Valmontone 1921

Una mazzata. Così l’ormai ex allenatore del Valmontone 1921, Cristiano Di Loreto, ha definito gli ultimi avvenimenti in casa giallorossa. Dall’aver centrato la promozione diretta alla concreta possibilità di non disputare la prossima stagione di Eccellenza. E pensare che fino a poco tempo prima l’ambizione era quella di centrare un nuovo successo sportivo e magari arrivare in Serie D. Il tecnico è intervenuto ai microfoni MYSP e ha parlato della decisione del patron e del presidente del Valmontone 1921 di fare un passo indietro, visti i problemi incontrati con l’attuale amministrazione comunale. I giallorossi, infatti, non hanno ancora un campo idoneo sul quale poter giocare eventualmente nella prossima stagione di Eccellenza.

Salve mister, ci spiega cosa è successo? Nel giro di 24 ore sono cambiate completamente le prospettive per il Valmontone.
“Quando c’è la politica di mezzo, nello sport, succedono queste cose purtroppo. Però io voglio stare lontano da questo tipo di discorso, perché faccio l’allenatore e la politica è una cosa che non c’entra niente. Perciò mi limito soltanto a dire che se il patron e il presidente hanno fatto un passo indietro, io e il direttore sportivo giustamente dobbiamo fare altrettanto. Anche perché non ci sono più le condizioni per continuare un programma che era partito l’anno scorso, tutto qui”.

E per lei, quindi, c’è il serio rischio di rimanere senza squadra dal prossimo 30 giugno. Giusto?
“Mi sono sentito questa mattina con il patron, che correttamente mi ha comunicato di decidere per quanto riguarda la mia sorte. Mi ritiene libero di prendere qualsiasi decisione, perché ormai credo che le istituzioni lì a Valmontone non hanno voglia di collaborare. Però ripeto, questo non è un discorso che mi compete. Perciò io non sto né da una parte né dall’altra, non è un discorso che m’interessa. Ringraziando Dio devo guardare solo al lato sportivo e se mi dicono che non ci sono più le condizioni è giusto fare un passo indietro e andare via per forza di cose. Il dispiacere però è incredibile, perché sono stato benissimo, ho lavorato tranquillamente. Siamo riusciti a fare quello che abbiamo fatto grazie alle condizioni che c’erano. Adesso, dato che vengono a mancare proprio queste condizioni, è tutto inutile. Peccato, c’erano i presupposti per fare bene anche quest’anno. Era un progetto su due anni, vincere due campionati di fila. Ormai il giocattolo si è rotto da quello che mi è stato comunicato, è inutile continuare”.

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E adesso quale sarà il suo futuro da allenatore?
“Sinceramente non mi metterò alla ricerca di un’altra squadra perché giustamente sono gli altri che devono cercare (ride N.d.R.). Io sono sul mercato, farò una chiacchierata con chi mi chiamerà, ci mancherebbe altro. Faccio questo mestiere perché mi piace, sono a disposizione di tutto e di tutti. Come ho sempre ripetuto, anche negli anni precedenti, se ci sono le condizioni per poter divertirsi io sono in ascolto”.

Se dovesse esserci un passo avanti dell’amministrazione comunale per tornare a riaprire un certo tipo di discorso, sarebbe disposto a fare lei un passo indietro, insieme al direttore sportivo, il presidente e il patron?
“Penso di sì. Anche perché questa era la volontà di tutti però io sinceramente per come ho sentito sia il presidente che il patron, non vedo un futuro roseo per il Valmontone 1921. Come dicono loro, sono due anni che cercano delle risposte, un po’ di collaborazione per eventuali infrastrutture, e non è mai arrivata. Evidentemente non c’è voglia di stare insieme, non c’è voglia di dare una mano, di far crescere questa società sotto l’aspetto sportivo. In caso contrario mi sarebbe stato detto di avere ancora un po’ di pazienza. Invece mi è stata data la notizia opposta, evidentemente non ci sono più le basi. Però certo sarei contento di continuare a collaborare con loro e non solo sotto l’aspetto del risultato. Perché ho trovato dei professionisti e ho lavorato in maniera serena. Ho fatto calcio anche se mi trovavo in Promozione”.

È un peccato, perché si tratta della seconda promozione di fila e non potrà giocarsi l’Eccellenza con la squadra che ha portato fin lì.
“Forse il dio del calcio mi punisce, forse non devo vincere i campionati (ride N.d.R.). Vinco e poi non merito di salire di categoria. Resto basito anch’io perché questo, sinceramente è stato un fulmine a ciel sereno, non me lo sarei mai aspettato. Anzi eravamo già con la testa all’Eccellenza e preparare tutto in vista della prossima stagione e poi è arrivata questa mazzata, perché deve essere successo qualche cosa e ancora non riesco a rendermene conto”.