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Nettuno, Neroni: “A un punto dai playout, penso solo al campo”

Il nuovo allenatore del Nettuno: “Servono 10-12 punti da qui alla fine del campionato per uscire da questa situazione”

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L’allenatore del Nettuno, Gianfranco Neroni © ASD Nettuno Calcio

Mister Gianfranco Neroni si prepara al suo esordio sulla panchina del Nettuno. Ha preso in mano le redini della squadra dopo l’esonero di Gian Luigi Staffa. Arriva dall’Under 19 della società verdeazzurra e domenica 5 marzo al “Filiberto De Franceschi”, insieme ai suoi ragazzi, affronterà il Quarto Municipio nella 25ima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Neroni ha chiesto il massimo impegno ai suoi giocatori, come raccontato ai microfoni MYSP dallo stesso allenatore

Come ha trovato la squadra al suo arrivo?
“Guardi la squadra l’ho presa martedì, anche se alleno la Juniores da due anni, quindi bene o male la conoscevo. Ma un conto è vederla così durante gli allenamenti, uno conto è viverla da dentro gli spogliatoi. Non possiamo nasconderci, perché qualche problema c’è sennò non avrebbero avuto i risultati deludenti dell’ultimo periodo.

“È comunque una squadra con alcuni giocatori molto importanti. Abbiamo cercato di ricompattare la situazione, di parlare con i ragazzi più esperti con l’obiettivo di darci una mano per tirarci fuori da questa situazione ecco”.

Quale pensa possa essere la chiave per risalire la china?
“Io arrivo a dieci partite dal termine del campionato, non è che posso arrivare e stravolgere il lavoro fatto dai mister precedenti per quanto riguarda tattiche, tecniche e moduli. L’unica cosa è cercare di lavorare sulla testa dei ragazzi e di fargli capire che la società ha investito tanto e ha acquisto giocatori importanti. Non ci dimentichiamo che il Nettuno Calcio ha in rosa gente come Scardola, Porcari, Sbordone. Ragazzi di categorie superiori, anche lo stesso Piro. E poi ci sono giovani che sono bravi, per me questa squadra merita di stare nella parte medio-alta della classifica. Non dove siamo adesso”.

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Dopo tre partite è arrivato l’esonero per mister Staffa, quanto ci può voler per intervenire sulla testa dei ragazzi. Quanto spazio ha di manovra per poter cambiare qualcosa?
“La società mi ha dato piena fiducia fino a fine campionato. Le motivazioni per le quali Staffa è stato esonerato dopo sole tre giornate sono interne. Quindi non intervengo su questo argomento, noi allenatori, quando vinciamo siamo bravi, ma quando si perde… Poi magari sono subentrate altre cose, non è facile prendere una squadra in corsa e non conoscendo i calciatori. A mio favore c’è questo: il 60% dei giocatori li ho già allenati negli anni precedenti. Gli altri calcisticamente li conosco, quindi io sono avvantaggiato diciamo per quanto riguarda questo aspetto. Conosco l’ambiente, conosco i calciatori, ma credo che per Staffa magari ci sono colpe da entrambe le parti. Poi di preciso non lo so e sinceramente non m’interessa. Io penso solo a cercare di fare questo miracolo”.

Perché lo chiama miracolo?
“Perché questa società è stata costruita per fare tranquillamente la medio-alta classifica, siamo a un punto dai playout. E quelle sono partite particolari, completamente diverse da quelle di campionato, gare da dentro o fuori. Non vogliamo retrocedere dopo aver fatto una promozione e dopo gli investimenti della società. Vogliamo restare in Eccellenza

“Sì è lavorato per fare un ottimo campionato. Adesso siamo sestultimi e mancano dieci partite alla fine, dobbiamo giocare ancora con squadre importanti, alcune di queste sono in lotta per il campionato e per noi quindi è già importante fare punti fin da subito, già da domenica. A noi serviranno almeno tre vittorie buone e un pareggio, 10-12 punti da qui alla fine del campionato”.

Che cosa chiede a livello di reazione ai suoi e cosa pensa del Quarto Municipio.
“Loro hanno un allenatore preparatissimo che conosco bene e le sue squadre giocano bene a calcio. Ai ragazzi ho chiesto una reazione d’orgoglio. Perché quando le cose vanno male c’è un po’ di fermento proprio nell’ambiente. Ho chiesto la stessa cosa anche nei confronti delle altre squadre, quelle che dobbiamo incontrare. Devono sapere che il Nettuno è una signora squadra”.