Il presidente del Città di Cerveteri: “Stiamo cercando di sistemare tante cose, un lavoro sottotraccia che con il tempo uscirà fuori”

Nuova proprietà significa anche nuovo logo per il Città di Cerveteri. Il presidente Andrea Lupi si è insediato lo scorso gennaio, dopo una trattativa lunga un mese e tanto il suo lavoro quanto quello del suo staff sono soltanto all’inizio. Il nuovo stemma per i verdeblù è solo uno dei primi passi, ma nei suoi pensieri ci sono anche la Prima Squadra, che occupa il quartultimo posto nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici, il Settore Giovanile e la Scuola Calcio, come da lui confermato ai microfoni MYSP.

Salve presidente, come si inserisce il nuovo logo nel nuovo corso nato con la sua presidenza? Innanzitutto, è un logo che ha voluto lei?
“Sì, ho preso io questa decisione. È anche un messaggio che ho voluto mandare. Siamo entrati da 4 mesi, siamo stati 24 ore su 24 al campo per cercare di riaprire l’impianto. Questo obiettivo lo abbiamo centrato. Purtroppo non possiamo fare granché con la Prima Squadra, ma questa è la punta dell’iceberg. Stiamo cercando di sistemare tante cose a livello di squadre giovanili e di Scuola Calcio, perché la situazione che abbiamo trovato non era delle più rosee e stiamo lavorando tantissimo. Non vorrei che qualcuno, non addetto ai lavori, si basi solo sui risultati della Prima Squadra, che era partita per fare pochissimi punti e invece possiamo ancora giocarci qualcosina. Abbiamo grandissime idee che stiamo cercando di mettere piano piano in atto. Ho trovato tanta volontà anche da parte dello staff nel voler creare un ambiente sano, famigliare. Vogliamo far diventare i fiori all’occhiello di questa società sia la Scuola Calcio sia il Settore Giovanile, e su questo puntiamo veramente tanto. Per cui c’è tanta carne al fuoco, tanto lavoro che stiamo facendo sottotraccia che con il tempo uscirà fuori”.

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In questo senso il logo s’inserisce all’interno di questo filone qui?
“Esattamente, proprio per dare un senso di rinnovamento a tutto, pur rispettando la storia, la tradizione i colori e la forma”.