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Unipomezia: preso Federico Suffer dal Savio

Federico Suffer è sicuramente uno dei giocatori più interessanti visti nel corso dell’ultima stagione. Il ragazzo, classe 2005, arriva da un campionato Under 17 Elite vissuto da protagonista con il Savio, una società che si conferma una fucina di talenti.

Federico Suffer adesso è ufficialmente un giocatore dell’Unipomezia, questo è quanto comunicato dalla società tramite i suoi canali ufficiali.

Suffer è un attaccante che può ricoprire diversi ruoli: trequartista, seconda punta, esterno del tridente e di centrocampo. Agile, veloce e dotato di una grandissima tecnica, quando si accende è capace di fare davvero la differenza. Inoltre se la cava molto bene anche sui calci di punizione, dato che è pericolosissimo dalla distanza, così come dimostrato anche nel corso del Trofeo Mario Ceccacci.

Di seguito trovate il comunicato dell’Unipomezia: 

Federico Suffer è un nuovo giocatore dell’Unipomezia. Il fantasista classe 2005 si è presentato in grande stile e, dopo pochi giorni di lavoro, ha subito lasciato il segno firmando un grande gol nell’amichevole contro il Messina.

Sono davvero molto contento di essere qui e ci tengo a ringraziare il presidente Valter Valle per la fiducia, così come il mister, il ds Quadraccia, il vicepresidente Morelli, il dg Proietti e il dottor Stazi. Sono felice di come stanno andando le cose, ho trovato un contesto serio e davvero professionale. Non vedo l’ora di iniziare il campionato per dimostrare a tutti che, anche se sono il più piccolo qui, merito di stare in prima squadra.

Federico, fratello di Samuele arrivato all’Unipomezia lo scorso anno, dimostra subito di voler imparare quanto più possibile dai compagni più esperti:

Ascolto molto dai compagni più grandi che mi stanno davvero aiutando molto. Cerco di fare quante più cose possibili di quelle che mi dicono perché sono giocatori di grande esperienza e davvero bravi.

In chiusura Federico Suffer svela un retroscena circa il suo gol:

Prima di arrivare al campo ero in macchina con Giovanni Esposito che mi diceva proprio di spostare subito il pallone e provare a calciare appena ne avessi avuto l’opportunità. Be’ una volta finita la partita e risaliti in macchina la prima cosa che mi ha detto ridendo è stata ‘hai visto?’