Atletico 2000, Pucci: "Lo stage con Zé Maria una grande iniziativa"

Atletico 2000, Pucci: “Lo stage con Zé Maria una grande iniziativa”

Il direttore generale dell’Atletico 2000: “I ragazzi hanno vissuto una giornata con un ex calciatore e allenatore di enorme esperienza”

Atletico 2000, Pucci: "Lo stage con Zé Maria una grande iniziativa"
Zé Maria sul campo dell’Atletico 2000 per lo stage del fine settimana. © Atletico 2000

Questo fine settimana l’Atletico 2000 ha svolto uno stage per i ragazzi nati dal 2010 al 2015. Docente di eccezione Maria, ex, tra le altre, di Parma, Perugia e Inter, nonché militante nella Nazionale brasiliana dal 1996 al 2001. Ora collaboratore tecnico dei ducali, Il quarantanovenne è stato ospite del club, che ha accolto con grande entusiasmo l’iniziativa, come conferma il Direttore Generale Paolo Pucci.

Come è nato lo stage con Zé Maria?
“Grazie a una serie di rapporti interpersonali. Abbiamo avuto l’opportunità di far vivere ai ragazzi della scuola calcio una giornata con un allenatore, ex calciatore, di enorme esperienza. Ora lavora a Parma. Hanno vissuto una giornata con una persona che ha svolto il percorso professionistico nel calcio, sia come giocatore sia come allenatore e collaboratore tecnico. È valido per dare indicazioni tecniche e tattiche. Ovviamente questo per la fascia di età a cui era rivolto, perché ad alcuni si possono dire delle cose, ad altri diverse. I ragazzi hanno accolto la giornata con grande entusiasmo. Abbiamo raggiunto numeri importanti in breve tempo”.

Quanti ragazzi hanno partecipato?
Circa 35, divisi in due gruppi. Era il numero massimo da non superare per tenere la lezione di tecnica in maniera soddisfacente”.

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Cosa senti che abbiano imparato?
“Io ritengo che qui da noi, sotto la guida del nostro Responsabile Fabio Tabanetti, i ragazzi siano già in ottime mani. Durante lo stage hanno sentito la voce che viene da una persona arrivata dove loro vorrebbero arrivare. Questo fa tutta la differenza del mondo. Hanno imparato a stare attenti a determinati comportamenti e atteggiamenti. Il campo è solo uno degli aspetti che determina chi arriva e chi no, poi c’è il resto: il modo in cui parli, la concentrazione, fino alla maglietta nei pantaloncini. Hanno poi lavorato anche sull’intensità, con esercizi nuovi. Zé Maria ha fatto delle postazioni in cui i ragazzi hanno potuto sviluppare cose diverse. Questo di solito è l’inizio di un percorso. In una sola giornata, ciò che fa la differenza è lasciare in loro delle pillole che facciano venire la voglia di sviluppare questo processo. Sono delle dimostrazioni di calcio, da chi questo sport lo ha giocato ad alti livelli“.

Concludendo, come è stata la giornata?
Interessante per i ragazzi. Vorrei far apprendere loro questo approccio, questa mentalità e questo modo di allenarsi. Così un giorno potranno continuare a sognare di fare questo sport o praticarlo a qualsiasi livello”.