Viterbese, Romano: "Trattative aperte? Ci sono tante cordate"

Viterbese, Romano: “Trattative aperte? Ci sono tante cordate”

Il presidente della Viterbese: “La penalizzazione non ci va giù. Ci ha fatto un un danno sia mentale sia nel calciomercato”

La Viterbese ieri ha giocato la venticinquesima giornata del Girone C di Serie C contro il Latina. La gara non è stata positiva per i gialloblù che sono stati sconfitti nel finale per 1-0. Simone Ganz ha segnato la rete che ha condannato Semenzato e compagni alla sconfitta. Terzo risultato negativo consecutivo che ha portato il presidente Marco Arturo Romano a parlare in conferenza stampa della situazione della squadra.

Sul campionato
“Siamo vivi. Anche quest’anno ce la giochiamo e lo faremo fino all’ultima gara, punto su punto. Noi non ci arrendiamo. Siamo realisti, ma ottimisti. Credo che la squadra lo sta dimostrando. Anche se nelle ultime tre partite abbiamo ottenuto zero punti, stiamo migliorando nel gioco e siamo più equilibrati, subiamo meno. Vedo un gruppo più forte, ragazzi che si stanno ricompattando anche con i nuovi arrivati. Il direttore sportivo ha preso i giocatori che potevamo prendere. Questa è stata una fase un po’ travagliata. Ci sono squadre che lottano per vincere che ci hanno chiesto i nostri giocatori. In particolare un club voleva acquistare un nostro centrocampista, ma abbiamo detto di no. Lo abbiamo fatto per mantenere la rosa”.

Sulla situazione della squadra
“Noi la situazione la soffriamo più di voi. Dobbiamo essere realisti, non siamo retrocessi. Dicevo all’allenatore che non dobbiamo disperarci. Se la classifica fosse congelata ad oggi e recuperassimo i due punti che abbiamo fiducia di poter riprendere, ce la giocheremo alla pari col Monterosi. La Serie C permette sempre di rimetterci in discussione. La classifica avulsa fa avere una possibilità in più, ma non bisogna essere disfattisti. Dobbiamo essere critici. Ieri ci siamo chiamati e sentiti, non dormiamo la notte per questa Viterbese. Lo scenario è sempre in evoluzione”.

Sul futuro della società
“Per quanto riguarda gli sviluppi societari, è il quarto anno che sono qui. Non capisco perché adesso abbandono e ce ne andiamo. Ma da dove vengono questi pensieri? Io ad oggi sono uno dei presidenti più longevi che è stato a Viterbo nel professionismo. Ho apprezzato quei tifosi della curva che sono venuti a trovarmi dopo la partita nonostante le contestazioni. Io ho tutte le responsabilità, ma ho apprezzato questo gesto. Mi hanno detto di rimanere per centrare i Playoff e la salvezza. Come siete stanchi voi lo siamo noi. Abbiamo commesso tanti errori, dal via vai dei giocatori alle critiche. Questo deriva da errori. Se uno se ne sbatte di un progetto e lo abbandona non interviene più”.

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Sulle trattative
“Trattative aperte? Ci sono tante cordate. Adesso è uscita questa voce con la Viterbese. Dopo sono pronto a fare un passo indietro, mi dicono presidente Sono disponibile. Quando si troverà un gruppo con le garanzie sufficienti bene venga. Ci sono diverse trattative aperte con vari gruppi più o meno importanti. Ciò che conta è che abbiano garanzie. Non è facile entrare nel calcio. Abbiamo mezzo milione di fideiussione, significa mezzo milione di garanzie reali e di soldi”.

Sulla penalizzazione
“Sono sei anni che faccio serie C, vi risulta che non abbia pagato qualcosa o lamentele? No. Quindi ci hanno penalizzato per 11 mila euro che riguardavano cose vecchie, non è nemmeno addebitabile tutto a noi. Praticamente la Covisoc fa i controlli bimestrali. Secondo la legge devono controllare che vengano pagati gli stipendi, l’Inps e l’Irpef. La norma dice queste tre. Loro ci contestano una rateizzazione con Equitalia che non c’entra niente perché lo stato l’ha sospesa, si potevano non pagare cinque rate. All’interno di questa c’è una piccola parte di Inps, è una cosa da dramma italiano. Siamo andati anche nella Procura Federale a spiegare questa cosa, prima che accadesse, e il referente ci ha dato anche ragione. Probabilmente fermeranno questa macchina in Appello o al Coni perché la norma lo prevede. Questo provvedimento ci ha fatto un un danno sia mentale sia nel calciomercato”.