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Ufficiale, Viterbese: si separano le strade con il DG Pistolesi

Dopo tre anni Francesco Pistolesi lascia la società gialloblù. Un addio annunciato dal dirigente e ora ufficializzato dalla Viterbese

Viterbese
L’ex direttore generale della Viterbese Francesco Pistolesi © U.S. Viterbese 1908

Si separano le strade di Francesco Pistolesi e della Viterbese. L’ufficialità dell’addio dell’ormai ex direttore generale è arrivata con un nuovo comunicato stampa della società gialloblù. Il dirigente lascia dopo tre anni il club del presidente Marco Arturo Romano. Di seguito la nota della società:

La U.S. Viterbese 1908 comunica che si dividono le strade tra il club e il direttore generale Francesco Pistolesi. A lui un sentito ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni e un sincero augurio per il futuro”. L’ormai ex direttore generale del club gialloblù, aveva annunciato il suo addio, con le seguenti parole: “Ringrazio il Presidente Romano per l opportunità che mi ha dato 3 anni fa e tutto il mondo viterbese che mi ha formato e fatto crescere a livello professionale e umano. A volte nel calcio come nella vita si possono avere idee diverse e nessuno è obbligato a fare una cosa che non condivide. Un saluto particolare a tutti i dipendenti, allo staff tecnico , a tutti i calciatori della prima squadra e della primavera e ai tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra“.

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Palocco, Segoni: “Pescatori Ostia? Andremo come chi non ha nulla da perdere”

Il capitano del Palocco: “L’obiettivo è giocarsela con tutte fino alla fine e fare la nostra speciale classifica del girone di ritorno”

Con due vittorie nelle prime due giornate di ritorno, il Palocco si lancia all’inseguimento delle zone alte della classifica. Il Girone C è agguerrito, con tante squadre distanziate da pochi punti. Per gli arancioblù vietato sbagliare, anche se nel prossimo turno non sarà semplice fare risultato. Ad aspettarli ci saranno i cugini del Pescatori Ostia, squadra sola al comando della classifica che non vuole di certo far avvicinare le inseguitrici. Ai microfoni MYSP il capitano del Palocco, l’esterno di centrocampo Matteo Segoni, che ha raccontato le sue sensazioni in vista di un derby che promette spettacolo.

Ciao Matteo. Per il Palocco una partenza importante nel girone di ritorno. È frutto di un cambio mentale?
“Siamo una squadra giovane e nel girone di andata dovevamo trovare una quadra, sia a livello di gioco sia di mentalità. Abbiamo pagato tanto in esperienza e perso tanti punti, soprattutto fuori casa e negli ultimi minuti. Il ritorno è iniziato bene. Il mister ci ha chiesto di tracciare una linea e fare la nostra speciale classifica della seconda parte di campionato. Dopo queste due vittorie c’è comunque da volare basso, lavorare duro, restare umili e piano piano vedremo dove si arriverà”.

Siete il miglior attacco del campionato con 36 reti segnate, ma anche una delle peggiori difese con 30 subite. Un altro aspetto su cui lavorare?
“Sicuramente siamo una squadra che dal centrocampo in su tende parecchio a spingere. In generale andiamo molto all’offensiva, creiamo tante occasioni da gol. Il numero di reti subite è frutto di inesperienza, la nostra età media è sui 22 anni. Stiamo cercando di migliorarci ed è un lavoro che non dipende solo dai difensori, visto che i primi a difendere sono gli attaccanti”.

Domenica il derby in casa del Pescatori Ostia primo in classifica. Freschi di sei punti in due partite, come vi approcciate alla sfida?
“Il derby è sempre una partita sentita e complicata, in casa come fuori. Loro sono primi, e non a caso aggiungerei, perché sono a +9 dalla seconda e hanno vinto gli scontri diretti. Noi andremo al Lodovichetti consapevoli della nostra forza, ma con la testa di chi non ha nulla da perdere. Dobbiamo fare la nostra partita, cercare di metterli in difficoltà sfruttando i nostri punti di forza. C’è anche quel pizzico di spensieratezza dato dalle due vittorie, ed è qualcosa che serve. Non bisogna andarci troppo carichi, perché si rischia di scoppiare mentalmente, ma neanche troppo poco, altrimenti si finisce per subire”.

Qual è il clima nello spogliatoio?
“Il mister ha chiesto la presenza di tutti in allenamento, e noi cerchiamo di stare sul pezzo. Lui tiene a questa partita in modo particolare, in quanto ex allenatore del Pescatori, e quindi cerca di caricarci e tranquillizzarci. Lo spogliatoio è sereno: sappiamo che andremo ad affrontare una squadra forte su un campo difficile, dove quest’anno non ha mai vinto nessuno, e questa è una motivazione in più”.

Il Lodovichetti è in terra come il vostro campo. Può essere un vantaggio?
“Sì, potrebbe aiutare. Siamo forse tra le poche squadre rimaste a giocare sulla terra. Peraltro quel campo lo conosciamo bene, ci abbiamo giocato spesso. Ciò non toglie che non sarà facile giocare in quell’ambiente, con la gente a tifare per loro, che, da primi in classifica, giocheranno per vincere e allungare. Lato campo sì, potrebbe essere uno scontro alla pari, ma il contesto intorno alla gara li farà partire avvantaggiati”.

Tornando al vostro percorso, rispetto all’inizio di stagione come si sono evoluti gli obiettivi del Palocco?
L’idea è sempre quella di salvarsi il prima possibile, poi quello che viene in più è tanto di guadagnato. Ora siamo insieme a tutto un gruppo di squadre a pochi punti di distacco l’una dall’altra. L’obiettivo è giocarsela con tutte fino alla fine e fare la nostra speciale classifica del girone di ritorno. È lì che i campionati si decidono“.

 

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Viterbese, Romano: "Trattative aperte? Ci sono tante cordate"

Viterbese, Romano: “Trattative aperte? Ci sono tante cordate”

Il presidente della Viterbese: “La penalizzazione non ci va giù. Ci ha fatto un un danno sia mentale sia nel calciomercato”

La Viterbese ieri ha giocato la venticinquesima giornata del Girone C di Serie C contro il Latina. La gara non è stata positiva per i gialloblù che sono stati sconfitti nel finale per 1-0. Simone Ganz ha segnato la rete che ha condannato Semenzato e compagni alla sconfitta. Terzo risultato negativo consecutivo che ha portato il presidente Marco Arturo Romano a parlare in conferenza stampa della situazione della squadra.

Sul campionato
“Siamo vivi. Anche quest’anno ce la giochiamo e lo faremo fino all’ultima gara, punto su punto. Noi non ci arrendiamo. Siamo realisti, ma ottimisti. Credo che la squadra lo sta dimostrando. Anche se nelle ultime tre partite abbiamo ottenuto zero punti, stiamo migliorando nel gioco e siamo più equilibrati, subiamo meno. Vedo un gruppo più forte, ragazzi che si stanno ricompattando anche con i nuovi arrivati. Il direttore sportivo ha preso i giocatori che potevamo prendere. Questa è stata una fase un po’ travagliata. Ci sono squadre che lottano per vincere che ci hanno chiesto i nostri giocatori. In particolare un club voleva acquistare un nostro centrocampista, ma abbiamo detto di no. Lo abbiamo fatto per mantenere la rosa”.

Sulla situazione della squadra
“Noi la situazione la soffriamo più di voi. Dobbiamo essere realisti, non siamo retrocessi. Dicevo all’allenatore che non dobbiamo disperarci. Se la classifica fosse congelata ad oggi e recuperassimo i due punti che abbiamo fiducia di poter riprendere, ce la giocheremo alla pari col Monterosi. La Serie C permette sempre di rimetterci in discussione. La classifica avulsa fa avere una possibilità in più, ma non bisogna essere disfattisti. Dobbiamo essere critici. Ieri ci siamo chiamati e sentiti, non dormiamo la notte per questa Viterbese. Lo scenario è sempre in evoluzione”.

Sul futuro della società
“Per quanto riguarda gli sviluppi societari, è il quarto anno che sono qui. Non capisco perché adesso abbandono e ce ne andiamo. Ma da dove vengono questi pensieri? Io ad oggi sono uno dei presidenti più longevi che è stato a Viterbo nel professionismo. Ho apprezzato quei tifosi della curva che sono venuti a trovarmi dopo la partita nonostante le contestazioni. Io ho tutte le responsabilità, ma ho apprezzato questo gesto. Mi hanno detto di rimanere per centrare i Playoff e la salvezza. Come siete stanchi voi lo siamo noi. Abbiamo commesso tanti errori, dal via vai dei giocatori alle critiche. Questo deriva da errori. Se uno se ne sbatte di un progetto e lo abbandona non interviene più”.

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Sulle trattative
“Trattative aperte? Ci sono tante cordate. Adesso è uscita questa voce con la Viterbese. Dopo sono pronto a fare un passo indietro, mi dicono presidente Sono disponibile. Quando si troverà un gruppo con le garanzie sufficienti bene venga. Ci sono diverse trattative aperte con vari gruppi più o meno importanti. Ciò che conta è che abbiano garanzie. Non è facile entrare nel calcio. Abbiamo mezzo milione di fideiussione, significa mezzo milione di garanzie reali e di soldi”.

Sulla penalizzazione
“Sono sei anni che faccio serie C, vi risulta che non abbia pagato qualcosa o lamentele? No. Quindi ci hanno penalizzato per 11 mila euro che riguardavano cose vecchie, non è nemmeno addebitabile tutto a noi. Praticamente la Covisoc fa i controlli bimestrali. Secondo la legge devono controllare che vengano pagati gli stipendi, l’Inps e l’Irpef. La norma dice queste tre. Loro ci contestano una rateizzazione con Equitalia che non c’entra niente perché lo stato l’ha sospesa, si potevano non pagare cinque rate. All’interno di questa c’è una piccola parte di Inps, è una cosa da dramma italiano. Siamo andati anche nella Procura Federale a spiegare questa cosa, prima che accadesse, e il referente ci ha dato anche ragione. Probabilmente fermeranno questa macchina in Appello o al Coni perché la norma lo prevede. Questo provvedimento ci ha fatto un un danno sia mentale sia nel calciomercato”.