Campus Eur Under 19 | Germani: "Soddisfatti a metà"

Campus Eur Under 19, Germani: “Soddisfatti a metà”

L’allenatore della categoria di Élite del Campus Eur dopo la salvezza matematica: “Ero convinto potessimo fare molto di più di così”

Campus Eur Under 19 | Germani: "Soddisfatti a metà"
Germano Germani, allenatore del Campus Eur © Campus Eur 1960

Il campionato Élite della Juniores Under 19 è ormai a un passo dalla sua conclusione. Manca una sola partita alla fine della stagione e poi sarà tempo di Playoff e Playout. Chi invece può cominciare a riposarsi, e a tirare le somme dell’annata, è il Campus Eur che con una gara di anticipo ha trovato la matematica salvezza, grazie alla pesante vittoria sull’Anzio. Un pesante 5-1 contro i terzi in classifica che ha permesso alla squadra di Germano Germani di raggiungere il suo obiettivo. Ai microfoni di MYSP il tecnico commentato l’ultima vittoria e non solo.

Quali sono le sensazioni dopo questa salvezza, ottenuta con una giornata di anticipo?
“Siamo soddisfatti, anche se c’è un po’ di retrogusto amaro per quest’annata. Se non ci fossero state tante assenze, o infortuni, avrei avuto una rosa adatta per competere per le posizioni più alte. Però sono contento. Sabato sono andato a giocare con quattordici giocatori di cui due 2006. Giovedì alla rifinitura eravamo in otto. Sotto questo aspetto quindi sono soddisfatto, anche per la società. Questa è una strada che abbiamo preso in corsa con lo staff”.

Cosa si aspettava al suo arrivo in panchina?
“A ottobre non stavamo messi bene. Il problema è che durante la stagione abbiamo avuto un po’ d’infortuni che non ci hanno permesso di andare nella zona calda del campionato. Subito dopo Natale abbiamo avuto qualche assenza, sia per Covid che per infortunio. Per esempio, da cinque difensori centrali che avevo, mi sono ritrovato con uno solo, per di più al rientro anche lui da un infortunio. Abbiamo avuto sfortuna. La Juniores a gennaio è sempre particolare: qualcuno lascia, altri arrivano. Poi ci sono quelli che giocano meglio delle aspettative e vanno con la Prima Squadra. Da quando ho visto la rosa, e ho cominciato ad allenarla, però sapevo di avere in mano una squadra competitiva per le zone alte e la partita con l’Anzio lo dimostra”.

Si riferisce a qualcuno in particolare?
“Ad esempio c’è stato Sbordoni che da Natale è stato inserito nella Prima Squadra e non l’ho più avuto. Poi nel rush finale, un mese prima della fine del campionato, si è infortunato al ginocchio e quindi non ha potuto giocare. Non ci ha potuto dare una mano a centrocampo. Come allenatore della Juniores, però, mi ha reso molto orgoglioso. Un altro è Alberto Procesi, ha giocato con me una sola partita, era anche con la Prima Squadra e proprio con loro si è infortunato alla spalla. Questi sono solo degli esempi, ma non abbiamo avuto una rosa omogenea per tutta la stagione anche per questi motivi. Poi come ho detto ci sono stati diversi infortuni”.

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C’è stato un momento in cui non ci ha creduto e altri in cui invece si è reso conto fosse possibile?
“Un mese e mezzo fa pensavo ancora di potermi avvicinare ai Playoff. Ci sono stati due momenti tra alti e bassi. Il primo è stato la partita con la Romulea prima in classifica, siamo andati lì e vincevamo 1-0. Poi però ci hanno fatto il gol del pareggio nel secondo tempo. Noi abbiamo avuto un’occasione d’oro non finalizzata e sul contropiede poi hanno vinto loro 2-1. Il secondo, che mi aveva dato qualche speranza, è stato il 3-3 con il Certosa. Con loro è stata una rimonta continua e poi nel finale abbiamo sbagliato il rigore della vittoria. Clamorosamente poi ho fatto due pareggi con squadre abbordabili e lì ho capito di rischiare. Queste partite possono creare problemi perché contano, con le prime squadre le gare si preparano da sole. Anche con il Velletri ce la siamo rovinata da soli. Con loro abbiamo dominato, poi però è arrivata la sconfitta nonostante il vantaggio numerico. Potevamo vincerla”.

Il Cecchina sta nella vostra stessa posizione. Rosa alla mano, poteva essere abbordabile?
“Sì, proprio per le partite che abbiamo fatto con Romulea, Certosa e Anzio. È anche vero che ci sono state queste partite in concomitanza d’infortuni. Poi sono arrivate delle sconfitte dopo aver dominato. La classifica era peggiorata e i ragazzi hanno affrontato le ultime gare con un po’ più di difficoltà. Vincendo quelle partite saremmo stati più tranquilli e magari con più entusiasmo sarebbe cambiata la prospettiva”.

Aspettative per la prossima stagione in caso arrivasse la conferma?
“Bisogna vedere la situazione della prima squadra. Poi ci sarà da capire cosa pescheremo con gli Under 17 che saliranno. Sono un bel gruppo, erano in cattive acque anche loro, ma stanno risalendo bene. Partire ad agosto nella preparazione con una rosa al completo è positivo. Intanto avrei uno zoccolo duro con i 2005, e questo è molto importante. Poi con gli innesti penso si possa fare un ottimo lavoro. Sono sempre positivo”.