Coppa Italia Eccellenza Campobasso Albino Fazio

Coppa Italia Eccellenza | Campobasso, Fazio: “Puntiamo alla Finale”

Il centrocampista del Campobasso in vista della gara di ritorno della Coppa Italia Eccellenza: “Ci teniamo ad arrivare fino in fondo”

Coppa Italia Eccellenza Campobasso Albino Fazio
Albino Fazio centrocampista del Campobasso. © Campobasso 1919

Il Campobasso arriva al ritorno del Quarto di Finale di Coppa Italia Eccellenza con la vittoria per 6-0 sulla Virtus Gioiese. Un cammino importante quello della squadra di mister Di Meo: tanti gol fatti e pochi subiti. Sulla strada dei rossoblù però c’è l’Insieme Formia che all’andata, nonostante la sconfitta, non ha demeritato. Al ‘Washington Parisio’ i Lupi si sono imposti con due gol, ma i padroni di casa non si sentono in vantaggio, come ammesso dal capitano del Campobasso, Albino Fazio, ai microfoni di MYSP.

Giocherete contro il Formia tra le mura amiche del vostro stadio e partirete in vantaggio dopo il risultato dell’andata. Quali sono le vostre impressioni in vista di questa gara?
“Detto molto sinceramente non ci sentiamo in una posizione di vantaggio. Sono rimasto colpito dalla forza del Formia, mi ha fatto una buonissima impressione all’andata. È una squadra viva, che punta sulla Coppa. Hanno individualità importanti e quindi mi aspetto una partita impegnativa. Noi siamo in linea con i nostri obiettivi, quelli fissati a inizio anno e cioè arrivare il più lontano possibile in Coppa e la promozione diretta. Ci stiamo provando, non è facile in entrambi i casi perché in campionato abbiamo una diretta concorrente che ci mette pressione. Non possiamo mai sbagliare e loro non mollano. In Coppa, invece, abbiamo trovato squadre forti”.

Quale approccio si deve avere contro una squadra che in questa manifestazione è come se si trasformasse e che fa dell’intensità la propria caratteristica principale?
“Rispondere con le stesse armi. La stessa cattiveria agonistica, la stessa voglia e la stessa forza. Devo ammettere che dell’andata mi ha colpito l’agonismo del Formia: tanta corsa e tanta fisicità. Per affrontare una squadra del genere dobbiamo fare altrettanto”.

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La storia del Campobasso dice che la vostra non è una piazza da Eccellenza. Potete contare sul vostro pubblico e sul ritorno in casa. Quanto conta tutto questo?
“Conta tanto. È chiaro che avere il pubblico dalla nostra parte, nel momento più delicato del doppio confronto, ti dà quello stimolo in più. I nostri tifosi sono un valore aggiunto. Campobasso non è da Eccellenza, forse alla città per storia e tradizione va stretta anche la Serie D. Per ora la realtà è questa, ci sono state delle vicissitudini che hanno fatto sprofondare questa società. Il nostro obiettivo è quello di riportarla quantomeno in Serie D. Ma sono sicuro che ci riusciremo insieme ai nostri tifosi, che sono sempre eccezionali. Qua si vive di calcio, si ama la squadra della città”.

Obiettivo Serie D quindi, ma puntante anche alla vittoria della Coppa?
“Assolutamente sì. Abbiamo una squadra attrezzata per competere in entrambe le competizioni. È chiaro, per fare questo serve una rosa lunga e competitiva e noi fortunatamente possiamo contare anche su questo. L’obiettivo principale però è la vittoria del campionato e la promozione diretta. La Coppa è stata una richiesta dalla società e noi ci teniamo ad arrivare fino in fondo, lo abbiamo dimostrato. Non sarà un’impresa semplice, le partite vanno giocate e sono tutte difficili”.

Che cosa rappresenterebbe portare a casa la Coppa Italia Eccellenza per te che sei di Campobasso, cresciuto nelle giovanili rossoblù e il capitano della squadra?
“Per me è motivo di orgoglio e di vanto. Io vado fiero della possibilità di partecipare alla rinascita del Campobasso, è un’emozione difficile da descrivere. In passato ho già vinto la Coppa Italia nazionale sempre con questa squadra. So cosa si prova, quanto è bello arrivare alla fine di questo cammino e giocarsi la finale a Firenze. Gioie ed emozioni che ho già provato, sarebbe bellissimo poter ripetere tutto questo, però, bisogna essere realisti e non sognare. Dobbiamo lavorare per creare i presupposti per arrivare fino in fondo. Adesso c’è l’Insieme Formia, poi si penserà al resto”.