Lodigiani Eccellenza Lazio

Eccellenza Lazio | Lodigiani, Picci: “Il presidente Simonetti è come un padre per me”

L’attaccante della Lodigiani sul Girone B di Eccellenza Lazio: “Mi sono dovuto ricredere, il livello è molto alto”

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L’attaccante della Lodigiani Antonio Giulio Picci è intervenuto ai microfoni MYSP. © Lodigiani Calcio 1972 / MySoccerPlayer

Il 2024 della Lodigiani è iniziato con un pareggio in casa dell’Atletico Pontinia e nella ventesima giornata del Girone B di Eccellenza Lazio, targata MYSP, la squadra di mister Pace tornerà a giocare alla Borghesiana. L’avversario sarà il Vicovaro, in cerca di punti per la salvezza. La partita si preannuncia complicata, come sottolineato dall’attaccante dei biancorossi Antonio Giulio Picci ai microfoni MYSP. Picci ha anche parlato della prima parte di stagione, del prossimo impegno in campionato e del rapporto speciale che si è creato con la società del presidente Simonetti.

Ciao Antonio, come state? Che momento è per la Lodigiani?
“È appena iniziata la seconda parte di stagione. Abbiamo fatto 29 punti nel girone d’andata, che è un bottino importante in un campionato così difficile. Abbiamo visto che nessuna partita è scontata, con il mercato le ultime si sono rinforzate perché vogliono salvarsi, mentre quelle che sono al vertice per cercare di arrivare prime o seconde e accedere ai Playoff. Ogni partita diventa complicata. Domenica abbiamo giocato su un campo impossibile e abbiamo fatto un buon punto a Pontinia. Adesso ci prepariamo per la prossima gara contro il Vicovaro, cercheremo di raccogliere i tre punti in palio”.

Siete in un Girone che ha due squadre in fuga: Unipomezia e Terracina, mentre il Certosa è lì a quattro punti dalla vetta e a due dal secondo posto. Ci sono, secondo te, possibilità di agganciare questo gruppetto di testa?
“La Lodigiani è un progetto con molti giovani, abbiamo un Settore Giovanile importante e abbiamo fatto esordire tanti giocatori dalla Juniores. Penso che stiamo facendo anche di più di quanto previsto. Poi, chi mi conosce lo sa, io voglio mirare sempre più in alto. Credo che si possa migliorare l’attuale posizione di classifica, anche se non è facile. Vanno fatti i complimenti a tutte le squadre del Girone B; il livello è davvero alto, e ripeto, ogni partita non è scontata. Quindi, diciamo, spetta a noi raggiungere posizionamenti migliori e dobbiamo metterci del nostro”.

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Com’è il rapporto con mister Pace?
“Bellissimo. Prima delle qualità tecniche di un allenatore, valuto quelle umane. Il mister è come un fratello, una persona per bene, e per me questa è la prima cosa importante. Con lui c’è un ottimo rapporto, molto schietto; ci diciamo le cose in faccia nel bene e nel male. Devo solo ringraziarlo, e infatti dopo aver segnato spesso sono andato ad abbracciarlo perché è una persona che tiene al bene della Lodigiani”.

La prossima partita è contro il Vicovaro. Dopo averli affrontati nell’andata, qual è il tuo giudizio su di loro?
“È una squadra molto complicata, che sta passando un momento difficile. Penso che abbia tutte le armi per risalire la china. Sono sicuro che non sarà facile per noi. All’andata ho fatto una tripletta, ma nonostante questo ho visto una squadra veramente preparata in ogni reparto. Sono convinto che sarà una gara molto accesa, difficile per entrambe le compagini”.

C’è una squadra contro cui avete giocato che ti ha particolarmente impressionato?
“Ripeto, mi ha impressionato il livello in generale. Ho fatto tanti campionati in Puglia e tra Eccellenza e Serie D ci sono squadre davvero forti. Pensavo che nel Lazio ci fosse un livello un po’ più soft, ma mi sono dovuto ricredere. Ho visto tutte squadre organizzate e forti. Il merito va a tutti i direttori, ai componenti e soprattutto ai giocatori delle compagini laziali, perché veramente vedo delle società attrezzate, che danno battaglia in campo”.

Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto della Lodigiani?
“Sicuramente la serietà della società, dei due Direttori, Carlo Susini e Patrizio Melfa, che ci tengo a ringraziare. Ma soprattutto il rapporto con il presidente Andrea Simonetti, che è come un padre per me. Ha creduto prima nella persona e poi nel giocatore. Tuttora lo ringrazio. Se sono rimasto anche nella sessione di dicembre, nonostante le tante offerte ricevute, è proprio per il rapporto che si è instaurato con la società. Mi hanno nominato capitano al primo anno di Lodigiani, in mezzo a tanta gente importante. Mi hanno dato una responsabilità non da poco, per me questo è un onore”.