Eccellenza Lazio Certosa (1)

Eccellenza Lazio | Certosa, Dovidio: “L’obiettivo è provare a salire in D”

Il difensore del Certosa sul percorso nel campionato di Eccellenza Lazio: “Ci crediamo finché la matematica non ci condanna”

Eccellenza Lazio Certosa (1)
Il difensore goleador Simone Dovidio. © Società Sportiva Certosa

Il Certosa si candida ad essere l’antagonista più pericolosa nel Girone B di Eccellenza Lazio per Unipomezia e Terracina, rispettivamente prima e seconda in classifica. Gli uomini di mister Russo distano solo 5 punti dai pometini e appena tre dai Tigrotti. Insomma, la promozione in Serie D, appare un obiettivo ancora possibile, come ha raccontato ai microfoni MYSP anche il terzino neroverde Simone Dovidio.

Ciao Simone, la prossima non è una partita qualunque, affrontate il Colleferro. Che gara ti aspetti?
“Parliamo sempre del Colleferro, nonostante il campionato altalenante che sta facendo, arriva da tre vittorie consecutive. Fra le mura amiche ha battuto Unipomezia e Terracina ed è sempre lì pronta a scalare posizioni per provare ad arrivare fra le prime due. Spero in primis che sia una partita bella, ma sarà molto difficile perché loro sono davvero una grande squadra composta da ottimi giocatori. Noi dobbiamo pensare al nostro e fare quello che sappiamo fare. Sarà una gara di alto livello”.

Il mister e la società non hanno mai nascosto che l’obiettivo è salire in Serie D. Nello spogliatoio quanto ci credete?
“Noi ci crediamo fino a che la matematica non ci condanna. Sappiamo benissimo che tutto il percorso dipende da noi e che Unipomezia e Terracina stanno facendo un campionato assurdo. Non è facile stargli dietro. Non ci siamo nascosti a inizio anno e speriamo di migliorare quanto fatto lo scorso anno. Noi diamo il massimo e vogliamo arrivare a dama a fine anno”.

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Nel corso del Girone di ritorno avete avuto qualche inciampo. Dopo partite con risultati negativi, come siete ripartiti?
“Nell’arco della stagione ci sta che ci siano dei piccoli intoppi, fanno parte del calcio. Non si possono vincere tutte le partite. La cosa fondamentale e che ci siamo sempre detti è che dopo una sconfitta si azzera tutto, il martedì si riparte e si comincia a pensare alla sfida successiva. Questa è la mentalità per poter far bene. Il Sora l’anno scorso le ha vinte praticamente tutte, ma noi sappiamo che quello non è un campionato che possiamo fare. Siamo consapevoli che quando incontriamo squadre forti, perdere ci può anche stare perché hanno grandi giocatori. Noi affrontiamo ogni partita nello stesso modo e speriamo di portare a casa il risultato”.

Cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?
“L’anno scorso avevamo una squadra fortissima e quest’anno il direttore è stato bravo a completarla ancora di più sia dal punto di vista calcistico che umano perché i nuovi si sono ambientati subito. Si è creato un bel gruppo ed è quello che fa la differenza. Il merito di questa amalgama va soprattutto al direttore”.

Un commento su mister Russo?
“Il rapporto che c’è tra me e lui va oltre il campo. Stiamo insieme ormai da 4 anni. Probabilmente sono il giocatore che lo conosce meglio e so quello che vuole. Siamo due bei capoccioni, due belle teste dure e ci capita di andare allo scontro. Il bello dei rapporti è anche questo no? Dopo uno scontro, il giorno dopo si cresce insieme. Oltre ad essere il tipico tecnico che ti dice tutto in faccia, è anche quel tipo di persona che vuole sentirsi dire tutto in faccia. Io e lui ci diciamo sempre le cose come stanno, senza nessun filtro. Se stiamo insieme da 4 anni un motivo c’è”.

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