Ferentino Eccellenza MYSP

Eccellenza Lazio | Ferentino, Di Rocco: “Monte San Biagio? Giocheremo rischiando”

Il tecnico del Ferentino sulla prossima sfida in Eccellenza Lazio: “Bisogna fare il nostro gioco, senza paura di sbagliare o del risultato”

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Mister Marco Di Rocco ha parlato ai microfoni MYSP. © SSD Ferentino Calcio ARL

Cinque partite fa, il Ferentino aveva 8 punti ed era ultimo nel Girone B di Eccellenza Lazio. Oggi ne ha 21 ed è uscito dalla zona retrocessione diretta superando il Nettuno. Un momento esaltante per i ragazzi di Marco Di Rocco, ora chiamati a sette partite di fuoco per accorciare sulle contendenti e cercare di portarsi ancora più fuori dal pantano. Bisogna solo continuare su questa strada, come racconta proprio mister Di Rocco ai microfoni MYSP, analizzando anche la trasferta del prossimo turno contro il Monte San Biagio.

Salve mister. Il Ferentino sembra aver imboccato una buona via nella corsa salvezza. Tanto mercato, ma a cos’altro si deve questo cambiamento?
“Sì, la situazione è buona. Quando abbiamo fatto mercato ci sono state comunque delle difficoltà iniziali dettate dal calendario, mai come quest’anno le squadre in alto hanno spaccato il campionato. Difficile avere sorprese nelle gare contro di loro, ci sono stati pochissimi casi. I punti pesanti sono quindi quelli con le avversarie sotto. La società ha fatto uno sforzo importante per risollevare le sorti di questa squadra, uno sforzo che non non avrebbero fatto in molti, vista la situazione. Ora ne stiamo raccogliendo i frutti. In una situazione simile, questa squadra non aveva bisogno di un allenatore autoritario. Io li ho responsabilizzati, ma anche tranquillizzati, senza mai dare la colpa a un qualcuno per un errore. I giocatori hanno incamerato questo modo di fare, si sono uniti e poi a Formia è scattata la molla. In più abbiamo inquadrato il modello di gioco dopo un mercato invernale in cui, al contrario di quello di luglio, non si è potuto attingere ruolo per ruolo, funzione per funzione. Bisogna adattarsi scegliendo chi si libera. Una volta trovata la quadra, le cose sono andate sempre meglio”.

Cosa l’ha spinta ad accettare un progetto con questo alto tasso di rischio?
“Inizio dicendo che non sono un allenatore che ama partire in corsa. Per come intendo io il calcio, ho bisogno di un lavoro a medio-lungo termine. Senza preoccuparmi troppo della distanza di punti, ho scelto di accettare per un discorso di blasone: questa è una piazza storica del calcio dilettantistico laziale. Dall’altra parte, la società sapeva che avrei potuto dare una mano per il mercato, vista la mia conoscenza di qualche giocatore disponibile che avrei potuto contattare. È stata una combinazione di cose. Poi io non faccio lo schizzinoso, ho allenato una squadra strutturata come il Gaeta, una in difficoltà come l’Audace o giovane come l’Atletico Lodigiani. Mi adatto. Per me è una passione, non c’è un discorso di chiamata giusta. Chiaramente evito società con problemi strutturali, logistici, ma questa solida e sana”.

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Dopo quattro vittorie consecutive, nell’ultimo turno avete pareggiato con il Vicovaro. Che partita è stata?
“Abbiamo affrontato una squadra affiatata e ben allenata. Come noi, anche loro avevano delle defezioni, ma le nostre erano di ragazzi non facilmente sostituibili come Begliuti e Oriano. Costretti a fare rotazioni particolari, abbiamo pagato queste assenze. Avevo messo in preventivo una partita meno brillante. I ragazzi però hanno risposto bene, tenendo colpo su colpo. Siamo partiti meglio noi, poi loro piano piano hanno guadagnato campo e hanno segnato. Abbiamo risposto sul piano del gioco e delle occasioni e infine abbiamo segnato con un grande gol di Francesco (Cardinali, N.d.R.). È un leader, sta incarnando lo spirito del Ferentino di non mollare mai”.

Archiviati gli aspetti positivi del vostro lavoro, su cosa è opportuno lavorare per poter dare continuità nella corsa salvezza?
“Manca veramente poco. Di fatto, la continuità. Dobbiamo tenere alto questo livello. Oggi è difficile giocare contro di noi e se riusciremo mantenere questo rendimento potremo agganciare le squadre davanti. Se invece ci accontenteremo, rischieremo di non completare il discorso”.

La prossima sarà in casa del Monte San Biagio, una squadra in forma e desiderosa di tenersi lontana dalla zona calda. Cosa bisognerà fare per uscire bene da questa trasferta?
“Sarà una partita dura, sulla falsa riga di quella con il Vicovaro. Il Monte San Biagio è molto ben allenato, ha un ottimo ruolino di marcia in casa e può contare su un ambiente caldo. Noi dobbiamo fare il massimo possibile, ma ci siamo messi nelle condizioni di non essere obbligati a vincere tutte e sette le partite che rimangono. Ci proveremo, ma con serenità. Bisogna fare il nostro gioco, non aver paura di sbagliare o del risultato. Giocheremo rischiando, speriamo che questo ci porti come nelle scorse partite al miglior risultato possibile”.