Audace Eccellenza Lazio

Eccellenza Lazio | Audace, Mazza: “Non c’è più margine d’errore”

Il tecnico dell’Audace sulla corsa salvezza in Eccellenza Lazio: “Citizen? Non si può aspettare oltre per fare punti”

Audace Eccellenza Lazio
Il tecnico dell’Audace Paolo Mazza ha parlato ai microfoni MYSP. © MySoccerPlayer

Cinque partite al termine del campionato di Eccellenza Lazio e domenica prossima andrà in scena la trentesima giornata, turno che vedrà l’Audace di mister Paolo Mazza affrontare in trasferta la Citizen Academy in uno scontro salvezza. Ai microfoni MYSP l’allenatore dei Colchoneros ha parlato della corsa salvezza dei suoi, partendo dal suo insediamento dopo la separazione da Staffa.

Salve mister. Al rientro in campo dopo la pausa pasquale vi aspetterà una squadra, come voi, in lotta per la salvezza. Che partita si aspetta? Come sta il gruppo?
“Adesso sono tutte complicate, non mi aspetto una partita facile. Sappiamo che dobbiamo lottare fino alla fine per provare a salvare la categoria, ogni partita diventa determinante. La Citizen ha ancora possibilità, visto anche il recupero da giocare. Hanno poche speranze ma vorranno giocarsele tutte. Ultimamente siamo stati sfortunati, ma ci siamo sempre impegnati per portare a casa il risultato. Penso sia importante restare in partita e dare segnali di vitalità, speriamo che inizi a girare un po’ la fortuna. La squadra si è allenata sempre e bene, abbiamo fatto anche amichevoli interessanti. Il campionato però è un’altra cosa e ogni gara ha la sua storia. In più rispetto alle scorse partite mi aspetto che si faccia la differenza nella qualità dei giocatori che abbiamo. Sta tutto nell’episodio: una palla data prima o dopo, servita a destra o a sinistra. Mi auguro che i ragazzi abbiano fatto tesoro degli errori e che mettano a frutto ciò che sanno fare, perché sanno giocare a calcio. Serve un risultato importante, anche per il morale”.

Per guardare le partite dell’Audace e delle altre squadre di Eccellenza MYSP scarica l’applicazione MySP Sport, disponibile su App Store e Google Play.

Siete reduci dalla sconfitta nello scontro diretto con il Villalba. Come avete affrontato il post?
“Io di solito parlo al martedì per fare la disamina, mai dopo la gara. Questa volta però no: siamo rimasti tutti un po’ delusi, si respirava nell’aria, non mi sembrava il caso di puntualizzare certe cose. Sappiamo i nostri difetti, li conosciamo. I ragazzi sono consapevoli che non c’è più margine d’errore. O si fa l’Italia o si muore. Non si può aspettare oltre per fare punti, dobbiamo cercare il massimo per arrivare almeno ai Playout. Per le qualità che abbiamo possiamo giocarceli bene”.

Tornando con le lancette al suo insediamento, che gruppo ha trovato?
“Un gruppo di ragazzi molto giovani. Abbiamo una media di 22 anni, forse neanche. È un gruppo che si abbatteva facilmente, che si deprimeva alle prime difficoltà. Con mister Castelluccio, che è venuto a darmi supporto, abbiamo lavorato molto sulla testa dei ragazzi, sulla consapevolezza delle qualità tecniche importanti che hanno. La squadra non è strutturata nel modo giusto, non ha centrocampisti veri, abbiamo dovuto un po’ rimodellare spostando attaccanti o difensori nella zona mediana del campo. Siamo stati costretti ad avere determinate soluzioni con giocatori senza caratteristiche per poterle mettere in pratica. Ci siamo adattati, non abbiamo potuto fare mercato. Capisco che è difficilissimo anche per loro giocare fuori ruolo. Ho sempre visto però grandissimo impegno e disponibilità da parte loro, non posso lamentarmi da questo punto di vista. L’errore fa parte di questa fascia di età e ci ha penalizzato moltissimo, abbiamo sbagliato l’inimmaginabile e ci siamo trovati come a Villalba a subire due gol su due tiri in porta. Non mi meraviglio, ormai ho i capelli bianchi”.

Su cosa c’è da lavorare per riuscire ad ottenere il massimo possibile in questo finale di stagione?
“Stiamo facendo sempre il solito lavoro. Non abbiamo cambiato neanche modulo, pur avendone variati. Come domenica andremo rimaneggiati, in qualche maniera dovremo adattarci. Il campionato sarà vivo fino alla fine, le motivazioni faranno da padrone e le dobbiamo trovare dentro di noi. Non ci aiuterà nessuno”.