Sbordone Nettuno Eccellenza

Eccellenza | Nettuno, Sbordone: “Mi sento in colpa per la squalifica con l’Anzio”

Il bomber del Nettuno Alessandro Sbordone salterà la prossima gara di Eccellenza: “Per me sarebbe stata una partita importantissima”

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L’attaccante del Nettuno Alessandro Sbordone. © Nettuno Calcio

Alessandro Sbordone non ci sarà domenica contro l’Anzio. L’attaccante del Nettuno, a quota 17 reti nel Girone A di Eccellenza, salterà il derby a causa di una squalifica e questo sarà sicuramente un fattore. Sia a livello personale, sia per i suoi compagni di squadra. Proprio in previsione della gara il giocatore è intervenuto ai microfoni MYSP, raccontando inoltre le sue impressioni sulla stagione, caratterizzata dal cambio di due allenatori e dalle difficoltà date da un lungo digiuno di vittorie interrotto soltanto due giornate fa.

Ciao Alessandro, raccontaci questa stagione del Nettuno. Siete passati dalla lotta per non finire nella zona Playout a essere a ridosso della Favl Cimini e del decimo posto.
“Eravamo partiti con altri obiettivi. Di certo non puntavamo alla promozione, ma comunque immaginavamo di fare un campionato tranquillo. Purtroppo c’è stato un periodo, tra dicembre e marzo, dove non siamo mai riusciti a vincere e non ce lo aspettavamo nemmeno noi. C’era un po’ di confusione con gli allenatori, con calciatori che andavano e venivano e questo ha sicuramente gravato sulle gare e sugli obiettivi che c’eravamo prefissati. Fortunatamente però con mister Neroni abbiamo trovato nuove motivazioni, siamo come rivitalizzati e sono arrivati i risultati. Speriamo di riuscire a salvarci senza dover giocare i Playout”.

Puoi raccontarci cosa è accaduto prima con Panicci e poi con Staffa? Cos’è che non ha funzionato?
“Purtroppo ci sono state delle incomprensioni con il Presidente, lui è una persona molto esigente e alcune cose non gli sono piaciute. Si è scelto di cambiare strada”.

Poi è arrivato Gianfranco Neroni, con lui in panchina avete collezionato un pareggio e due vittorie. Sembrate tutta un’altra squadra rispetto al recente passato, cosa è accaduto?
“Ci ha dato delle motivazioni, ci ha fatto capire che la stagione non era perduta e che potevamo fare ancora qualcosa di buono. Ha cambiato modulo, ha messo tutti i calciatori nel proprio ruolo. È stato molto pratico e questo ha pagato. Le ultime due vittorie sono state vitali per noi, perché eravamo in un momento di crisi profondissima. È stata una vera boccata d’ossigeno”.

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La prossima è giornata di derby. Non è una gara qualunque quella tra Nettuno e Anzio.
“Io sono di Anzio, quattro anni fa ho giocato con loro. Domenica però non ci sarò perché sono squalificato, ma questa è una sfida che mancava da un decennio credo. È una partita a sé, non conta la classifica, non conta nulla, è un po’ come il derby di Roma. Sicuramente la seguirò dall’app di MYSP”.

Come ti fa sentire non poterla giocare?
“Sono sincero, domenica quando ho preso l’ammonizione, da diffidato, ho avuto cinque, dieci minuti di nervosismo dove ho chiesto il cambio almeno tre o quattro volte. Questo è il mio stato d’animo. Per me sarebbe stata una partita importantissima, poi io da inizio anno sento la fiducia dell’allenatore, anche di chi c’era prima, e poi della dirigenza. Mi hanno fatto sentire un giocatore importante. A dirla tutta mi sento anche un po’ in colpa”.

Nello spogliatoio avete parlato del derby?
“Sì, moltissimo. Anche di come approcciare alla gara. Il mister ha fatto presente che con la mia assenza si affronterà questa gara in modo diverso, non andremo ad Anzio con la presunzione di voler vincere, o di fare la partita. Loro sono primi, hanno dimostrato di essere una grande squadra e hanno tutto il nostro rispetto. Noi però scenderemo in campo con la voglia di riuscire a strappare qualche punto”.

È arrivato un nuovo attaccante a Nettuno, Njie Dawda, dalla lista degli svincolati. Anche lui come te è cresciuto nell’Anzio. Soffrirai la concorrenza?
“È un innesto importante. Sono sicuro che ci darà una grande mano a livello offensivo. Spero che sia a disposizione già per la gara di domenica, anche perché con la mia assenza siamo un po’ rimaneggiati lì davanti. In ogni caso, però, non mi pesa la concorrenza. È uno dei miei punti di forza: io mi alleno sempre al 100% e poi è il mister che decide. Se mi dà fiducia bene, sennò continuo a lavorare dando il massimo”.