SSA Rieti Eccellenza Lazio

Eccellenza Lazio | SSA Rieti, Di Francia: “Adesso non ci sono più scuse”

Il difensore della SSA Rieti sulla prossima giornata di Eccellenza Lazio: “Montespaccato? È la squadra che temo di più, ma noi meritiamo questa classifica”

SSA Rieti Eccellenza Lazio
Il difensore Nicola Di Francia. © SSA Rieti / © MySoccerPlayer

La diciannovesima giornata del Girone di Eccellenza Lazio, targata MYSP, mette di fronte Montespaccato e SSA Rieti. Scontro diretto tra due delle quattro squadre prime in classifica, entrambe con 36 punti. All’andata, nella seconda giornata, si imposero gli amarantocelesti per 3-1. Mentre in Coppa Italia, sia all’andata che al ritorno degli Ottavi di finale, sono stati gli azzurri a prevalere vincendo in tutti e due i match per 2-1. Sfida quindi ricca di significati quella del 7 gennaio, come spiega Nicola Di Francia che ai microfoni MYSP ha parlato della prossima partita, ma non solo. C’è stato spazio anche per il suo ritorno a Rieti, il momento di flessione vissuto dalla squadra dopo una partenza perfetta, e i nuovi arrivi dalla sessione invernale di mercato.

Ciao Nicola, state per tornare in campo dopo la sosta, la vostra prima parte di stagione è stata davvero particolare: siete partiti fortissimo, poi c’è stato qualche problema, il silenzio stampa, le dimissioni del mister non accettate. Nell’ultimo periodo però siete tornati a vincere e convincere e adesso siete primi nel Girone A, insieme ad altre tre squadre. Come state e come hai visto il ritorno agli allenamenti dopo le feste?
“Gli allenamenti proseguono alla grande, perché comunque ci siamo fermati poco, solo per i tre giorni di festa. Abbiamo lavorato tanto, anche con qualche doppia seduta. Abbiamo avuto modo di conoscere meglio i nuovi arrivi. Stiamo bene e siamo in un buon momento, speriamo di ricominciare bene l’anno”.

Domenica vi aspetta una gara tosta, lo scontro diretto con il Montespaccato, che come voi ha 36 punti in classifica. Siete due squadre importanti, con due attaccanti molto forti, all’andata avete vinto voi e adesso andate in casa loro, che ti partita ti aspetti?
“Dico la verità, forse è la squadra che temo di più perché come hai detto davanti hanno gente che segna e infatti sono il miglior attacco del torneo e hanno fatto anche diverse goleade; è una squadra in grado di mettere in difficoltà tutti. L’abbiamo anche incontrata in Coppa Italia e ci ha buttato fuori dalla manifestazione perdendo malamente. All’andata siamo partiti fortissimo, ma eravamo all’inizio, era la seconda giornata”.

Anche voi lì davanti però non scherzate, lo dimostrano i numeri.
“No no certo e poi nel mese di dicembre abbiamo rinforzato il reparto offensivo, perché a parte Lion Giovannini e Daniel Rossi, abbiamo avuto qualche difficoltà, inoltre abbiamo perso Mario Di Monaco. Con quelli che abbiamo preso adesso non ci sono più scuse”.

Per guardare le partite della SSA Rieti e delle altre squadre di Eccellenza MYSP scarica l’applicazione MySP Sport, disponibile su App Store e Google Play.

A proposito di questo, l’obiettivo nonostante siate una neopromossa è quello della promozione?
“È inutile nascondersi ormai, perché comunque quando parti con una squadra forte, come lo eravamo all’inizio, e a dicembre riesci a integrare i giocatori come quelli che abbiamo preso, dire che l’obiettivo è un altro non me la sento. Noi siamo là, meritiamo quella posizione, vogliamo fare il meglio possibile e sicuramente puntiamo ad arrivare tra le prime due. Poi sicuramente può succedere di tutto, però l’obiettivo è questo”.

Il Girone A è diventato un campionato bellissimo, con sette squadre in 4 punti, sei d’accordo?
“Secondo me le prime otto sono tutte dentro il discorso promozione, fino al Valmontone che è un’altra squadra che temo e che mi piace molto siamo tutte in lotta per le prime posizioni. Poi certo le prime cinque, sei partite del girone di ritorno faranno una prima scrematura”.

Ma cosa è successo nei mesi scorsi, perché avete avuto quella flessione?
“Credo sia stata una flessione sia fisica che mentale che ci ha portato ad avere dei risultati negativi, ma secondo me è anche la durezza di questo girone che ti porta a questo. Perché ci sono tante squadre in pochi punti e tutte hanno avuto un periodo più complicato durato quattro o cinque partite. Noi siamo stati bravi, soprattutto mister e società, a non fare drammi. Le dimissioni dell’allenatore sono state respinte perché non era colpa sua. Era un po’ un periodo così per tutti, ci siamo ricompattati, abbiamo parlato tanto e siamo riusciti a uscirne. È stata una reazione di gruppo e di società. Forse ci siamo un po’ cullati dopo l’ottima partenza così veloce e non ci eravamo resi conto che ci sono tante squadre forti, in così pochi punti poi”.

Per quanto riguarda te, sei tornato a Rieti dopo vent’anni, hai giocato qui in Serie C2 e hai iniziato da Under. Che emozione è stata?
“I primi tre anni di Rieti, che poi alla fine ho fatto qui 3 anni nei primi 4 di carriera, sono stati importantissimi perché mi hanno formato. Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori veri, soprattutto i primi due anni. Ricordo Mazziotti, Battisti, Salvagno, Fanesi, in quei due anni ho avuto la fortuna di conoscere calciatori che mi hanno insegnato tanto, che hanno plasmato il mio carattere di giocatore che magari ancora adesso mi porto dietro, per questo ricordo Rieti sempre con affetto, la vittoria del campionato di Serie D e la C mancavano da 60 anni. Sono stati tre anni fondamentali per me”.

E quando quest’estate ti hanno fatto questa proposta non hai potuto dire di no, giusto?
“Sì, venivamo dalla passata stagione dove avevamo vinto il girone di Promozione con l’Amatrice e quando ci è stata prospettata questa cosa, di rimanere con questa società, ma a Rieti, è stato facile accettare”.