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Eccellenza Lazio | W3 Maccarese, Colantoni: “Colmato il divario con lavoro, unione del gruppo e passione”

Il tecnico della W3 Maccarese sul prossimo impegno di Eccellenza Lazio: “SSA Rieti? Armata assoluta, ma non partiamo battuti”

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L’allenatore Francesco Colantoni. © W3 Maccarese / MySoccerPlayer

La venticinquesima giornata di Eccellenza Lazio, targata MYSP, prevede il big match del Girone A tra SSA Rieti e W3 Maccarese. Entrambe prime, insieme al Pomezia, con 51 punti conquistati finora. È quindi una partita importantissima, che si disputerà in casa degli amarantocelesti, ma i bianconeri scenderanno in campo come hanno sempre fatto finora, pronti a dare tutto, come ha spiegato il mister Francesco Colantoni. Il tecnico è intervenuto ai microfoni MYSP e non ha parlato solo della prossima gara di campionato.

Salve mister. Come stanno i ragazzi, com’è l’ambiente a Maccarese?
“È estremamente positivo, al di là delle otto vittorie consecutive. L’ambiente è positivo e sereno fin dall’inizio. Abbiamo fortunatamente una realtà dove poter lavorare, c’è serenità, c’è tranquillità, si può fare calcio secondo me nella maniera giusta e quindi in questo contesto lavorare è sempre positivo. C’è piacere ad andare al campo, credo che sia questa la cosa più bella”.

È arrivato quest’estate sulla panchina della W3, al posto di Stefano Manelli, come si trova con questa società, come è stato il primo impatto?
“Quando sono arrivato all’inizio, la prima cosa che ho detto è che non c’era da sconvolgere quello che era stato fatto in tanti anni con Manelli, che sicuramente ha fatto un lavoro straordinario. Poi, in alcuni aspetti, le mie idee si avvicinano un pochino alle sue; quindi, in parte è stata anche una scelta societaria continuare su questo tipo di percorso, sul 3-4-3, su questa idea di calcio. Chiaramente, ognuno porta le sue idee. Sono arrivati dei giocatori che secondo noi, sono stati funzionali a cercare di migliorare una rosa che era già buona e ad oggi i risultati ci stanno dando ragione. I conti però andranno fatti alla fine”.

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Arrivi dalla Serie D, dopo l’esperienza con il Tivoli com’è stato il salto in Eccellenza?
“Sono tre anni che alleno, ho smesso di giocare e poi ho fatto un anno di Juniores nazionale con l’Ostiamare, dove abbiamo vinto il campionato e siamo arrivati fino alle Semifinali Scudetto, ma perdemmo a Bitonto. L’anno scorso sono andato a Tivoli, che è una piazza complicata, e dimmi chi lì non ha avuto esperienze complicate. Quest’anno devo dire che ho riscoperto il piacere di fare calcio nella maniera giusta, perché poi quando hai a che fare con persone serie. Ripeto, poi quando vai al campo stai bene, al di là dei risultati, anche se ovviamente se sono positivi è meglio. Le persone con le quali ti rapporti poi nel calcio sono la cosa più importante”.

Come ha trovato questo campionato di Eccellenza? Ha trovato la differenza con la Serie D?
“Devo dire, da giocatore, ho avuto la fortuna di fare praticamente quasi sempre Serie C o D. L’Eccellenza l’ho fatta solo un paio d’anni, in squadre superattrezzate. Mi avevano parlato di un livello che si stava alzando. Quest’anno credo che, oggettivamente, il livello sia molto alto e poi il nostro girone ne è un esempio, per gli investimenti, per il valore delle squadre, proprio il valore dei giocatori della Rieti, come del Pomezia, ma anche delle squadre che non sono prime: tipo il Civitavecchia, il Montespaccato, il Valmontone. Io credo che molte squadre che stanno a metà classifica, probabilmente, nella passata stagione avrebbero giocato per vincere il campionato, di questo ne sono assolutamente convinto”.

Come vede la SSA Rieti, che partita si aspetta domenica?
“La vedo come una squadra fortissima, un’armata assoluta e secondo me con tre attaccanti che farebbero probabilmente la differenza anche in categorie superiori. Una squadra costruita per stravincere, allenata da un tecnico bravo che ha sempre fatto la Serie D e che comunque ha esperienza e i risultati in carriera parlano, come con il Trastevere o il Lanusei, per lui. Una persona che tra l’altro stimo, che conosco e che mi fa piacere incontrare. Lo dico dall’inizio queste squadre qui, che hanno budget quattro volte superiore al nostro, sono oggettivamente per valori superiori a noi, Per noi questo però non vuol dire partire battuti, vuol dire che con il lavoro, l’unione del gruppo, la passione poi il gap si può colmare e fino ad oggi lo abbiamo colmato e ci proveremo anche domenica”.

Ha parlato di attaccanti che fanno la differenza, un aggettivo su Damiani?
“Damiani è un giocatore straordinario, voi lo conoscete per i 29 gol fatti, io di lui apprezzo le ricorse nella nostra metà campo. Tante volte l’ho dovuto prendere e portare nel mio spogliatoio per dirgli che correva troppo, che veniva a lavorare troppo dietro, si sacrificava troppo. Devo addirittura limitarlo, questa è la sua forza. Io credo che sia un ragazzo di una generosità, di un’umiltà incredibile e probabilmente nemmeno lui sa quanto è forte e lo sta scoprendo ora”.

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