Il tecnico del Real Cassino sulla stagione di Promozione Lazio: “La classifica non fa altro che alzare la consapevolezza di potercela fare”
Un solo punto divide Arce e Real Cassino nel Girone E di Promozione. Entrambe le squadre sono in lotta per riuscire a salire in Eccellenza. Tra due settimane andrà in scena lo scontro diretto in casa dei biancoverdi. Prima però, per i ragazzi di mister Ezio Castellucci, ci sarà da affrontare il Principato di Colli, dopo il turno di riposo della ventiquattresima giornata di campionato. Proprio il tecnico dei biancoverdi, intervenuto ai microfoni MYSP, ha parlato della prossima gara, della possibilità di centrare la promozione e non solo.
Salve mister, tornate in campo dopo un turno di stop, come si tiene alta la concentrazione dopo una settimana senza gare?
“Dopo il turno di riposo è sempre un po’ difficile tenere alta la concentrazione, per motivi legati alla categoria e ai ragazzi che comunque lavorano e la sera si allenano tardi. Cerchiamo sotto questo aspetto di fare del nostro meglio”.
Siete a un punto dalla prima, quanto credete nella possibilità di centrare la promozione in Eccellenza?
“Essere a un punto dall’Arce è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo la consapevolezza di fare bene e di essere una buona squadra per questa categoria”.
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Tra due settimane ci sarà lo scontro diretto, è inevitabile chiedere se state pensando a questa gara, nonostante ci sia prima da affrontare il Principato Di Colli. Come state vivendo tutto questo?
“Al momento non possiamo e non dobbiamo pensare all’Arce perché già domenica abbiamo una gara difficile e contro una buona squadra”.
Come si gestisce un momento simile?
“Faccio l’allenatore e qualunque momento difficile lo affronto con la serenità che sempre ci ha contraddistinto e le esperienze già vissute, sia come calciatore che come allenatore, possono essere di grande aiuto”.
Che gruppo è il suo?
“Il nostro è un gruppo sano, con tanta passione e voglia di divertirsi. E comunque a tutti piace essere competitivi, questa classifica non fa altro che alzare la consapevolezza di potercela fare”.
Ci racconta qualcosa sull’ambiente intorno alla squadra e alla società?
“Ci seguono gli appassionati di calcio, poi ci sono i genitori, fidanzate, mogli, gli amici e ovviamente la società tutta, che peraltro è molto seria, gente competente. In primis il nostro presidente, Emanuele Marandola, poi c’è il nostro direttore sportivo Antonio Lillo, grande conoscitore di calcio”.
È subentrato alla terza giornata, l’obiettivo è sempre stato quello della promozione?
“Sì, le ambizioni erano queste ed erano e sono condivise”.
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