Eccellenza Lazio Città di Anagni

Eccellenza Lazio | Città di Anagni, Flamini: “Primo posto? Non è finita”

Il capitano del Città di Anagni sul rush finale del campionato di Eccellenza Lazio: “Ci giocheremo tutto con Colleferro, Certosa e Terracina”

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Il capitano del Città di Anagni Gino Flamini. © Città di Anagni Calcio

Il Girone B di Eccellenza Lazio sta garantendo agli addetti ai lavori e ai tifosi un campionato davvero appassionante che vede ancora in corsa per i primi due posti in classifica 4 squadre, che si daranno battaglia fino alla fine. Al momento Terracina e Unipomezia con 54 punti guardano le altre due rivali dall’alto in basso, ma sia il Certosa (53 punti), sia il Città di Anagni (48 punti) non hanno alcuna intenzione di mollare a 8 partite dall’epilogo di questa lunga stagione. Ai microfoni MYSP è intervenuto il capitano dei biancorossi Gino Flamini, che ci ha confermato la voglia di tentare l’impresa fino alla fine.

Ciao Gino, come stai e soprattutto come sta la squadra in vista di queste ultime otto giornate di campionato?
Personalmente sto benissimo. L’anno scorso avevo saltato le ultime 10 per un’operazione al ginocchio, adesso invece sto davvero bene. Le ho giocate tutte, quindi ho trovato anche il ritmo partita. Abbiamo uno staff molto preparato. Tutta la squadra sta fisicamente al top.

Siete quarti a 6 punti dalla vetta, quanto credete ancora nella possibilità della promozione diretta o comunque dei Playoff?
Le partite che arriveranno adesso sono critiche. Ci giocheremo tutto con Colleferro, Certosa e Terracina. Tutti scontri diretti. Abbiamo una buona opportunità e starà a noi non sbagliare. Se riuscissimo a fare bottino pieno, la corsa per la vetta si potrebbe riaprire, poi ripeto, sta a noi sbagliare il meno possibile, sperando che anche gli altri risultati si incastrino bene. Domenica ad esempio c’è Terracina-Certosa. Noi dovremo fare la nostra partita, ma aspettiamo anche il loro risultato.

Avete collezionato diverse vittorie consecutive nell’arco dell’anno, ma poi ci sono state delle cadute non preventivabili. Mi vengono in mente le sconfitte casalinghe con Nettuno e Gaeta. Cosa vi è mancato in quei match?
Noi in questo campionato abbiamo avuto due facce. Dall’inizio a dicembre eravamo abbastanza corti e abbiamo subito anche diversi infortuni. Ricordo la partita contro la Lodigiani che dovemmo affrontare con 5 big fuori. Una rosa non particolarmente ampia risente molto di questo. Da dicembre abbiamo cambiato faccia, con qualche innesto in più.  Abbiamo fatto un filotto importante di 10-11 partite senza mai perdere, comprendenti 8 vittorie. Ci sono stati dei risultati negativi, come quello con il Gaeta, match deciso da due episodi, ma nel quale avremmo potuto sicuramente mettere noi qualcosa in più. Nettuno, Ardea, fuori casa con il Ferentino. Una squadra che sta lì sopra certe partite non deve sbagliarle. Abbiamo commesso alcune ingenuità. C’è da dire che si tratta di un campionato molto difficile. Anche Terracina e Unipomezia hanno sbagliato. I rossoblù due mesi fa erano a 12 punti dalla terza, questo a dimostrazione che in un torneo del genere non puoi lasciare nulla al caso. Dopo i tre scontri diretti abbiamo il Nettuno fuori casa, un campo ostico. Ma anche a Sezze non sarà facile, in pochi hanno preso punti lì. Ci sono partite che sulla carta sembrano facili, ma che non lo sono.

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Conosci mister Gerli da parecchio tempo, è un tecnico che pretende tanto dai propri calciatori. Qual è il tuo rapporto con lui?
L’ho avuto la prima volta otto anni fa, quando sono arrivato ad Anagni. Abbiamo fatto Promozione ed Eccellenza insieme. Io a quel tempo ero un ragazzino, avevo 20 anni. Adesso è tornato qui. Abbiamo un rapporto sincero, non ha peli sulla lingua. Sa bene cosa dirti. Sprona tutti a dare il meglio, è un meticoloso.  È uno che sta sempre sul pezzo. Può succedere che richiami noi giocatori che a volte scherziamo di più, ma è normale che fra compagni di squadra ci sia questa atmosfera. Il rapporto è bello, si è creato un grande gruppo. Anche quando andiamo a cena tutti insieme non mancano le battute. L’ambiente è sereno e speriamo di riuscire a compiere questa scalata.

Anagni ormai è praticamente casa tua, in questi anni in cosa siete cresciuti secondo te e in cosa avete le potenzialità per fare meglio?Siamo cresciuti insieme praticamente, io in primis. La società si è sempre ben impegnata a fare delle buone squadre pur non avendo i budget di Terracina quest’anno o del Sora lo scorso. Sono stati fatti degli errori e il club lo ha riconosciuto, ma è anche riuscito a ripararli. Spero che gran parte del gruppo rimanga e che arrivino dei rinforzi. Se dovesse andare male quest’anno potremmo sempre riprovarci il prossimo. A livello individuale ti dico che un calciatore ci mette anche qualcosa in più se ha un obiettivo ben preciso.

Obietti personali per la stagione in corso e per il futuro?
Non sono uno che parla mai prima, mi piace gioire quando le cose sono accadute. A livello personale è ovvio che vorrei rimanere nei piani alti. Sto qui da 8 anni e sapere di potersela giocare con tutti è qualcosa che uno ha dentro. Penso che chiunque faccia sport a livello agonistico ce l’abbia dentro. Questo in primis e poi vincere, a chi è che non fa piacere?

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