Spes Mundial Promozione Lazio

Promozione Lazio | Spes Mundial, Minunzio: “Dimostriamo che siamo capaci di fare un’impresa”

Il nuovo allenatore della Spes Mundial in vista del prossimo turno di Promozione Lazio: “Dobbiamo correggere tutti gli errori fatti”

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L’allenatore Emanuele Minunzio. © Mundial Football Club

La Prima Squadra della Spes Mundial è in lotta per riuscire a restare in Promozione. Con 21 punti raccolti in 26 giornate di campionato, al terzultimo posto del Girone C, la società ha deciso di cambiare la guida tecnica, puntando su una soluzione interna con Emanuele Minunzio in panchina, affiancato dal Direttore Generale Claudio Tortolano. Ai microfoni di MYSP è intervenuto il nuovo tecnico della squadra giallonera, che ha raccontato le sue sensazioni dopo la scelta della società, del prossimo incontro con il Futbol Montesacro e non solo.

Salve, mister. Subentra in corsa e avrà il compito di riuscire a salvare la Spes. La società ha fatto una scelta interna. Quali sono le sue sensazioni, è un obiettivo alla portata della squadra?
“Sicuramente il percorso fatto finora non è stato sufficiente per metterci in una posizione comoda e stare magari a costruire in maniera più positiva la prossima stagione. Siamo in un momento molto difficile, sicuramente sono stati fatti degli errori a inizio stagione e il mister Francesco Barbabella ci ha dato tantissimo, ma evidentemente non è bastato. Diciamo che la decisione di fare una scelta interna è un riportarmi in panchina, perché comunque alla prima e alla seconda giornata, dove sono arrivate sia la vittoria con il Torrino che la sconfitta pesante con il Villa Adriana, c’ero io in panchina ed era una situazione temporanea. Però ecco era figlia del fatto che conosco molto bene tutti i ragazzi, sia i giovani che sono con noi da tre anni, sia i grandi che sono arrivati la scorsa estate per fare questo campionato di Promozione. Quindi, è chiaro che con il mio nome e la mia figura si è fatta una scelta societaria, si cerca in tutti i modi di mettere in campo altro, rispetto a quello che si è visto fino ad oggi. E quando parlo di altro, parlo di una volontà, della forza mentale di volersi salvare e voler cercare in tutti i modi di chiudere questa stagione in maniera diversa. È chiaro che adesso la strada più fattibile è quella del Playout. Ma sarà fondamentale già la vittoria di domenica, perché se non facciamo risultato diventa veramente molto difficile”.

In questa avventura sarà affiancato dal Direttore Generale Claudio Tortolani, com’è il vostro rapporto?
“È un rapporto che va avanti da tre anni, è una figura che mi è stata molto vicina per quanto riguarda la formazione del nostro Settore Giovanile e quindi è chiaro che nel tempo si è creato un rapporto di stima. Ma Claudio non ha bisogno certo di presentazioni. Le nostre famiglie si conoscono da tanti anni, e quando la mia famiglia ha deciso di intraprendere un percorso nel calcio si è avvicinata a questa figura. Adesso ci troviamo a fare una cosa che insieme non abbiamo mai fatto, però, anche lui conosce molto bene i ragazzi ed è una persona che io ascolto sempre, ogni cosa che mi dice è preziosa per la mia crescita. Quindi, sapevamo che insieme potevamo unire le forze e lavorare in maniera serena per cercare di dare questa scossa”.

Lei conosce la Prima Squadra, le chiedo come stanno i ragazzi in vista di questo rush finale?
“Avendo, tra virgolette, formato la rosa ad inizio stagione, sempre con l’aiuto del DG Tortolano, ho sempre stimato tanto i nostri ragazzi. È chiaro che durante la stagione evidentemente qualcosa non ha funzionato e molti di loro sicuramente non hanno reso come mi aspettavo. Però dal momento di difficoltà non se ne esce fuori con il singolo, ma con armonia e uno spogliatoio forte. Quindi, avendo rimesso insieme i pezzi, perché comunque la grossa responsabilità sull’esonero dell’allenatore ce l’ha il gruppo, essendoci quindi puliti i panni sporchi in casa in questo momento vedo i ragazzi molto sereni e molto determinati, fino a una o due settimane fa li vedevo molto avviliti e si scendeva in campo con poca personalità. In questo momento ho detto ai ragazzi che non c’è nulla da perdere ma bisogna dimostrare di essere capaci di poter fare un’impresa”.

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Prende in mano la squadra dopo due sconfitte consecutive, e la prossima è con il Futbol Montesacro, uno scontro diretto. Come sta preparando la gara?
“Mettendo un po’ più di serenità, vedendo i ragazzi che si allenano in maniera seria e serena, io sto rivendendo in settimana quello che è il loro valore. Quindi sono molto fiducioso per la gara di domenica, sto cercando di dare poche indicazioni perché  nessuno ha la bacchetta magica. Poche informazioni, ma precise e soprattutto dobbiamo metterci tutti quel qualcosa in più, però ripeto, l’allenamento di martedì e di mercoledì è stato molto importante, ho visto belle cose, cose che in settimana comunque non avevo mai visto e se è vero che il lavoro giornaliero rispecchia poi la domenica, e di questo ne sono straconvinto, domenica sarà una partita apertissima fino alla fine, poi, nel calcio ci può essere l’episodio a favore o meno, però vedendo anche il cammino del Montesacro, che ha fatto nove punti nel girone di ritorno e noi con tutte le nostre criticità otto, secondo me con questa scossa e con il loro approccio più sereno, i ragazzi possono trovare la strada per metterli sotto e prendere i tre punti”.

Come si gestisce un momento simile?
“Per me questa è la prima esperienza, fondamentalmente con queste sei partite chiudo questa stagione con otto presenze in Promozione. È chiaramente la mia prima stagione in questo campionato. Però il calcio secondo me è uguale, in passato, ho avuto altri obiettivi nel Settore Giovanile, secondo me l’unica cosa che ci può aiutare è prendere consapevolezza in settimana dei nostri mezzi. Perché comunque non abbiamo una rosa al di sotto della categoria, e ne sono convinto. Avere tanta serenità e allo stesso tempo tanta umiltà. Non esiste che tu hai un giocatore che in questo momento, e magari nel passato ha fatto qualcosa in più degli altri, e in settimana pretende la palla addosso o non ti fa la corsa senza palla. In questo momento ognuno deve fare una corsa in più; sotto la linea del pallone dobbiamo stare con otto, nove giocatori. Deve esserci un’attenzione massima, umiltà e disponibilità da parte di tutti i giocatori. Per me in questo momento la corsa del 2006 vale come la corsa del giocatore che in Promozione ha fatto 60 gol. Poi penseremo alle nostre qualità. È chiaro che i ragazzi più giovani devono essere bravi a non sbagliare. Dovranno essere chirurgici a fare quello che gli chiedo e mandare la palla avanti perché abbiamo tanta qualità e tra loro devono essere disponibili ogni volta che il Montesacro cercherà in tutti i modi nella nostra metà campo. Noi dovremmo avere due linee compatte, quindi sacrificio, umiltà e voglia di fare, ma poi la qualità non manca. Perché comunque l’ultima vittoria fatta non risale a troppo tempo fa, con il Fonte Meravigliosa le qualità lì davanti le abbiamo dimostrate. Nonostante siamo il peggior attacco del campionato e anche questo è un dato che non mi capacito di come sia possibile. Abbiamo giocatori che fanno venti gol all’anno in questa categoria, cito Sargolini, Bonini, Alesi. Gente che ha sempre segnato e che in settimana, ripeto, sto vedendo bene. Ma dovranno essere i primi a mettersi a disposizione. Noi dobbiamo essere consapevoli di dover fare la partita e non avere paura di nessuno. Tra l’altro il Montesacro all’andata, ci ha fatto sei gol e tanti di questi ragazzi erano in campo e questa cosa potrebbe un po’ ingannarli. La squadra ha animo e sicuramente non è stata fortunata, ma dobbiamo correggere tutti gli errori fatti fino ad oggi”.

Che tipo di società e di ambiente ha trovato?
“La società è nata nel 2020, e questo dice già tutto. Siamo un club giovane, però grazie a un grandissimo lavoro fatto con il Settore Giovanile, noi in tre anni di campionati, e il prossimo anno disputeremo la Juniores Élite e diverse Categorie Regionali, si è creato un bellissimo ambiente e la Prima Squadra è sempre seguita da tanti ragazzi. C’è voglia di salvarsi, tutti si mettono a disposizione e questa è una bella cosa. Il fatto di essere nati da poco non ci ha aiutato, non siamo quel tipo di società con una grande tifoseria, però si è creato un ambiente pulito, sano e vedere ragazzi che adesso sono in Prima Squadra, o ragazzi che hanno vinto la Juniores Regionale la scorsa settimana. Sono 4 anni che sono con noi, che baciano lo stemma sulla maglia, promettono amore eterno alla Mundial. Sono cose che fanno sicuramente piacere, anche perché non si sta festeggiando la vittoria del campionato con la Juniores perché tutti i ragazzi sono a disposizione della Prima Squadra, anche mister Monaco è vicino alla Prima Squadra. Nessuno pensa al proprio orticello, si è creata una bella armonia e stiamo facendo risultati importanti secondo me anche per questo. Cerchiamo quindi di rimettere in piedi il campionato di Promozione e chiudere questa stagione complessiva della Mundial con un bel nove”.

Ha già parlato con la dirigenza o si deciderà tutto a fine stagione? Le piacerebbe restare alla guida della Prima Squadra?
“Io scherzando con il DG Tortolano, ho detto che visto il percorso fatto con le giovanili negli ultimi due anni ho preso la categoria con la Juniores l’anno scorso, ho vinto il campionato Under 16 quest’anno, sto facendo anche il campionato Under 18 e siamo terzi. Il mio desiderio è anche quello di pensare al mio profilo personale, quindi, la Prima Squadra è il passaggio che vorrei fare e lo vorrei fare adesso che mi sento pronto, nonostante la mia età. Che sia salvezza, o retrocessione, il mio desiderio è quello di allenare la Prima Squadra anche nella prossima stagione. Poi se si faranno altre considerazioni per il bene della crescita del Settore Giovanile della Mundial sarò sempre a disposizione, come ho fatto negli ultimi anni. Mi trovo bene, sto bene, è casa mia. Rimarrò sicuramente sempre legato a questa società”.