Eccellenza Lazio Lodigiani

Eccellenza Lazio | Lodigiani, Gallo: “La parola giusta è crederci”

L’esterno della Lodigiani sulla corsa Playoff del Girone B di Eccellenza Lazio: “Ci credevamo anche a -8, con lo scontro diretto da giocare”

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Stefano Gallo ha parlato ai microfoni MYSP. © Lodigiani Calcio 1972/MySoccerPlayer

Dopo sei vittorie e undici risultati utili di fila, a due giornate dalla fine del Girone B di Eccellenza Lazio, la Lodigiani si è regalata la possibilità di sognare. A tre punti dal Terracina e con gli scontri diretti a favore, i biancorossi devono continuare a vincere e sperare in un passo falso dei Tigrotti. Il prossimo avversario è un Città di Formia dal dente avvelenato e bisognoso di punti per sperare nella salvezza. A introdurre la gara e raccontare il momento della sua squadra ai microfoni MYSP l’esterno Stefano Gallo.

Ciao Stefano, siete stati artefici di un girone di ritorno straordinario. Quale pensi sia stata la chiave?
“Non è tanto la chiave, ma il saper crederci sempre da parte della società e dello staff. Poi il gruppo giocatori è magnifico, è come essere in famiglia. La parola giusta è crederci”.

Quale pensi sia stato il punto di svolta?
“Non è cambiato molto. Il mister ci ha detto di stare più rilassati perché le pressioni non c’erano, ci eravamo già salvati. Nessuno ha avuto pressioni addosso, la società ci ha appoggiato. Secondo me il successo è frutto di questo”.

Che aria tira nello spogliatoio?
“L’umore è altissimo, ma lo era anche un mese e mezzo fa. Noi ci crediamo. Sappiamo che è difficile, perché tutto è anche nelle mani del Terracina. Durante la settimana parliamo, ci credevamo anche a -8 con lo scontro diretto da giocare. Detto questo, per una neopromossa questo è già un campionato importantissimo. A inizio anno, dopo una Finale di Coppa Italia Promozione giocata quasi in zona Playout, nessuno si sarebbe aspettato di ritrovarsi a parlare di Playoff”.

Quanto ha contribuito al percorso il fatto di avere giocatori di esperienza come Picci, Palermo e Scardola?
“È la nostra fortuna, sono giocatori che non hanno bisogno di presentazioni. Non abbiamo mai avuto un diverbio, il loro contributo è sempre stato solo positivo. Nello spogliatoio ci sono veterani e giovani, questi ultimi non sono mai stati in disaccordo. Ognuno nel suo è pilastro della squadra, ognuno ha fatto il proprio dovere”.

Per guardare le partite della Lodigiani e delle altre squadre di Eccellenza MYSP scarica l’applicazione MySP Sport, disponibile su App Store e Google Play.

Dopo Colleferro, sei approdato a campionato in corso in questa nuova realtà. Com’è l’ambiente Lodigiani?
“Abito vicino alla Borghesiana. Da bambino ho giocato con la Nuova Tor Tre Teste, capitava spesso di giocare contro e sono sempre stato affascinato dall’ambiente Lodigiani. Viene da una storia importantissima, a livello sia di Prima Squadra sia di Settore Giovanile. La tifoseria ci ha elogiato con lo striscione “La terza squadra di Roma”, a oggi posso dire che lo è davvero. L’organizzazione e la serietà con cui fanno questo lavoro mi hanno sorpreso, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Capita spesso di fare amichevoli il giovedì con Under 18 e 19. C’è differenza, sì, ma il livello è alto. Noi in rosa abbiamo due 2006. Tutto questo a livello di Prima Squadra è troppo importante, perché la società non deve spendere altri soldi per prendere giocatori giovani da altre società: te li cresci tu, sai chi sono e cosa valgono, poi, se sono bravi e si riescono a far notare da qualcuno, il club ci guadagna anche”.

Nel prossimo turno affronterete un Formia in difficoltà per le questioni societarie, ma combattivo e voglioso di restare nella massima serie regionale. Che partita ti aspetti?
“È un anno e mezzo che faccio questo Girone e posso dire che è il più difficile dell’Eccellenza. Le squadre sono difficilissime da affrontare, sia in casa sia in trasferta. Purtroppo ci sono capitate due partite molto difficili (Città di Formia e Roccasecca, N.d.R.) e dobbiamo fare sei punti. Il Formia deve vincere le gare che rimangono per fare i Playout in casa. È una squadra che individualmente ha giocatori forti, ha una difesa e un centrocampo molto importanti. La fortuna è che le mancheranno 2-3 elementi, ma non dobbiamo mai abbassare la concentrazione: abbiamo capito che se molliamo un attimo tutte le partite possono diventare difficili”.

Non siete una squadra che abbassa facilmente la concentrazione: avete vinto tante gare all’ultimo respiro.
“È il nostro punto forte. Dall’80’ in poi può succedere di tutto. L’intensità si abbassa, in quel momento bisogna spingere. Così ci dice il mister e così proviamo a fare”.