Il capitano del Campus Eur: “Siamo un bel gruppo, nello spogliatoio non si respira aria tesa. Vogliamo dimostrare chi siamo”
Domenica è una partita da dentro o fuori per Campus Eur e Città di Cerveteri. Le due squadre del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici si sfidano per la ventunesima giornata nello scontro diretto per definire le zone basse della classifica. I bianconeri, infatti, hanno solo tre punti di vantaggio dai verdeblù, che sono quattordicesimi a quota 20, in piena zona Playout. Un successo delle due squadre permetterebbe di cambiare il volto del tabellone. Lo sa bene Jacopo Calveri, centrocampista del Campus Eur, che ha parlato ai nostri microfoni.
Domenica affrontate il Città di Cerveteri, che partita ti aspetti?
“Il Cerveteri ha vinto 3-1 contro una felle favorite del campionato, il Civitavecchia. Mi aspetto una partita difficile anche perché per noi da qui alla fine saranno tutte finali. Domenica poi sarà anche uno scontro diretto. In settimana come sempre l’abbiamo preparata bene con il mister e il gruppo. Dobbiamo entrare in campo e dimostrare che comunque siamo una squadra importante, forte e che esprime un bel calcio. Soprattutto siamo un gruppo di ragazzi che combatte l’uno per l’altro. Sarà una partita difficile, non ci dobbiamo trattenere”.
Rispetto all’inizio della stagione gli obiettivi sono cambiati. Cosa è successo in questi mesi?
“All’inizio della stagione non partivamo per vincere il campionato, ma per stare tra le prime cinque. Poi nel corso dell’anno ci sono tante piccole cose che non sono andate come desideravamo. La squadra è stata riformata, ma secondo me non abbiamo perso qualità rispetto a prima. La rosa che c’è adesso è forte, fatta di giovani, senza nulla togliere a quelli che c’erano prima che sono sempre stati dei professionisti. Adesso non meritiamo questa classifica, anche per le partite che stiamo interpretando questo periodo. La squadra è composta di bravissimi ragazzi e giovani forti di cui sono sicuro si riparlerà in futuro nel calcio laziale”.
Se dovessi individuare qualcosa che vi è mancato dall’inizio della stagione, cosa sarebbe?
“Forse non abbiamo avuto una giusta compattezza in campo, forse era una squadra tutta nuova e magari non c’era quella giusta intesa. Adesso abbiamo trovato quello che ci è mancato all’inizio. Nello spogliatoio si è formato un grande gruppo e secondo me da qui alla fine ci toglieremo tante soddisfazioni”.
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Nello spogliatoio che aria c’è?
“Si respira la fiducia necessaria. Domenica abbiamo avuto una prestazione importante contro il W3 Maccarese che è una squadra importante. Abbiamo delle assenze importanti che ci hanno portato ad adattarci. Nello spogliatoio c’è la stessa aria di sempre e la voglia di fare bene. Non c’è un clima teso o altro. Proprio questo ci differenzia fagli altri gruppi. Come sempre, anche questa settimana è stata affrontata alla grande da parte di tutti e da parte dello staff. Il mister ci dà i giusti consigli e siamo carichi”.
La filosofia del mister è adatta alle vostre caratteristiche?
“Con Scarfini c’è stata subito una grande intesa con tutto il gruppo. sin da subito siamo riusciti ad approcciare alla sua filosofia. I risultati stanno arrivando e il mister ci trasmette tanta cattiveria agonistica, molta voglia di fare bene. Questo lo vediamo sul campo anche con l’aiuto di Bianchi, l’allenatore in seconda. Ci aiuta molto sotto il punto di vista psicologico, ci dà sempre i giusti consigli per sbagliare di meno e fare sempre meglio. Ci stiamo trovando tutti benissimo e abbiamo una grande intesa. Sono contento di questo”.
Scarfini sta facendo qualcosa in particolare per spingervi ad uscire da questa situazione?
“Gli allenamenti durante la settimana si assomigliano. Il mister cerca sempre di metterci nella testa quelle che sono le sue idee di gioco. Giorno dopo giorno ci viene in maniera sempre più automatica svolgere le sue richieste. Alla lunga secondo me, ma anche già da domenica, queste cose verranno fuori. Già lo hanno fatto nelle gare scorse, ma ci manca quel quid in più per fare la differenza. Poi pensiamo siano i particolari a fare la differenza perché il gruppo c’è, ci manca solo l’ultimo step per diventare una squadra importante”.