Accademia Calcio Roma

Accademia Calcio Roma, Stigi: “Qui ci sono tutte le condizioni per fare bene”

Il dg dell’Accademia Calcio Roma: “In queste settimane una presa visione per avere un’idea più chiara. È una società con programmi ambiziosi”

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Il direttore generale dell’Accademia Calcio Roma Stefano Stigi. © Accademia Calcio Roma

Dal 20 marzo Stefano Stigi è il direttore generale dell’Accademia Calcio Roma. Un profilo di esperienza al servizio della società neroazzurra, avendo lavorato all’interno di società come Savio, Vigor Perconti, Viterbese, Aprilia e Guidonia. Intervistato ai microfoni MYSP, Stigi ha raccontato le sue prime settimane in dirigenza e gli obiettivi prefissati sia per il finale di questa stagione, sia per la prossima.

Salve Direttore. In queste tre settimane come si è approcciato a questa nuova avventura?
“È stata soprattutto una presa visione per valutare, analizzare e avere un’idea un po’ più chiara”.

Cosa l’ha spinta ad accettare il progetto dell’Accademia Calcio Roma?
“È una società con programmi ambiziosi. Anche io sono ambizioso, e qui ci sono tutte le condizioni per poter fare bene. Oltre a questo, parlando con la proprietà, anche la piena autonomia e la piena responsabilità”.

Quali sono gli obiettivi che si sta ponendo per la fine di questa stagione?
“Ormai l’anno è praticamente concluso. La Juniores e l’Under 17 hanno raggiunto la salvezza, l’Under 16 e l’Under 15 andranno a fare i Playoff, mentre stiamo lottando per arrivarci con l’Under 14. Ora bisogna cercare di tenere quei profili che interessano all’Accademia. Non dobbiamo fare la quantità, ma la qualità. Questo per due motivi: innanzitutto per un discorso di classifica, poi per valorizzare i ragazzi e poterli proporre a società professionistiche”.

Lei ha contatti con le società professionistiche?
“Sì, con società serie, che quando prendono un ragazzo si occupano del vitto e dell’alloggio. Mandare gli atleti allo sbaraglio credo non sia il caso. Adesso non le nomino, ma sicuramente prima di portare un ragazzo al professionismo dobbiamo assicurarci che ci siano le condizioni ambientali e tecniche per far sì che possa andare fuori”.

Per quanto riguarda invece l’anno prossimo? L’ambizione è il mantenimento della categoria o si mira a qualcosa di più?
“In questa stagione sono stati questi gli obiettivi raggiunti. Non penso fossero quelli iniziali, ma nel calcio non c’è niente di certo e scontato. Ci sono delle annate che vanno bene e altre che vanno male, e questa è andata male. L’ambizione è quella di una società importante come l’Accademia, al pari di altre che vanno per la maggiore. So benissimo che c’è da lavorare, ma non mi spaventa, perché mi danno una mano delle figure importanti che tra qualche giorno saranno ufficializzate”.

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Quindi bolle qualcosa in pentola.
“Sì. Parlo dei miei collaboratori, non dei tecnici. Sui tecnici ancora sto valutando e analizzando quelli che ci sono in Accademia, come è giusto che sia. Non vengo per ripulire, se ci sono allenatori bravi sotto tutti i punti di vista io non ho nessun problema a far sì che rimangano, se vogliono”.

Dunque sta iniziando a intavolare discussioni con gli allenatori per capire disponibilità e corrispondenza di obiettivi.
“Sì. Io sono vecchio nel calcio, li conosco un po’ tutti, ma stare a contatto porta a conoscerli un po’ meglio. Li ho incontrati da avversario, sono figure valide, ma stiamo vedendo e analizzando”.

Che idea si è fatto delle giovanili che ha attualmente a disposizione?
“Sicuramente ci sono profili interessanti, li stiamo valutando. In questo momento il punto della situazione non è stato fatto, subito dopo Pasqua sicuramente inizieremo anche a fare colloqui con i genitori dei ragazzi che intendiamo riconfermare e vediamo le loro risposte. I programmi sono ambiziosi, poi è il campo che darà la sentenza”.

Andando con la mente ad aprile 2024, quali sono le condizioni affinché lei si possa parlare di una buona riuscita dell’operato?
“Vogliamo migliorare quanto fatto quest’anno. Spero e credo che la maggior parte delle agonistiche possano arrivare a fare i Playoff. L’obiettivo è ambizioso, metteremo tutte le nostre forze e capacità per raggiungerlo, ma è un obiettivo da Accademia Calcio Roma”.

Invece per quanto riguarda le categorie non agonistiche?
“Sto prendendo in considerazione la visione dei gruppi di preagonistica, i 2010-2011, e ci sono delle individualità importanti”.

Ha una progettualità per un’implementazione del livello della preagonistica?
“Abbiamo già degli istruttori secondo me preparati, perché vedo giocare i bambini e già si cerca la gestione del pallone, non soltanto di prenderlo e buttarlo avanti. C’è crescita da un punto di vista tecnico ma soprattutto coordinativo, in questa fascia d’età dove sicuramente ci sono grossi margini di miglioramento. Il lavoro fatto è secondo me importante e serio”.

Quindi tende a voler riconfermare lo staff?
“In linea di massima sì. Devo sentire gli istruttori perché qui non si firmano contratti biennali e triennali. Parlo sulla base di quello che vedo, anche se sono 3 settimane che sto qui, quindi ancora mi devo rendere conto a 360 gradi delle problematiche di quest’anno per cercare di non ripeterle. Sono errori sicuramente fatti in buona fede, ma bisogna correggerli. Io sono qui anche per questo”.

Di quali errori parla?
“L’isola felice non c’è nelle società dilettantistiche e neanche nei professionisti. Sicuramente, se non c’è stato un raggiungimento di certi obiettivi, qualche errore c’è stato. Sto analizzando quali sono state le problematiche non solo tecniche, ma anche logistiche e strutturali”.