Luiss Eccellenza Lazio

Eccellenza Lazio | Luiss, Stendardo: “Il calendario non deve diventare un alibi”

Il tecnico della Luiss alla vigilia della 27ima giornata di Eccellenza Lazio: “Il futuro dipende da noi e non dagli altri”

Luiss Eccellenza Lazio
Il tecnico Guglielmo Stendardo. © As Luiss Calcio

Sfida salvezza per la Luiss nella prossima giornata del Girone A di Eccellenza Lazio. Gli Universitari faranno visita all’Audace sul campo di Cave e le due squadre sono attualmente divise da nove punti in classifica, ma per entrambe l’ambizione è la stessa: riuscire a mantenere la categoria. Il progetto calcistico dell’ateneo, però, non si ferma soltanto al campo da gioco, come ha spiegato mister Guglielmo Stendardo ai microfoni MYSP. Il tecnico ha parlato dei ragazzi che allena, del programma Dual Career dell’università, dei dirigenti, ma ovviamente anche del campionato.

Salve mister. La prossima sarà una sfida complicata sia per voi che per l’Audace. Andrete a giocare su un campo nuovo, a Cave. Che cosa si aspetta e se è una partita da dentro o fuori?
“Sarà difficilissima perché l’Audace è una squadra che ha qualità e individualità importanti. Quindi bisogna affrontarla con l’atteggiamento giusto e la dovuta determinazione perché sarà una partita molto dura, come tutte le altre. Quest’anno il campionato è molto competitivo e il livello si è alzato rispetto alle passate stagioni. Quindi non esistono partite più o meno facili; sono tutte gare difficilissime. La prima può battere l’ultima e viceversa, come abbiamo visto nelle ultime giornate di campionato. Questo perché secondo me quest’anno il campionato è molto equilibrato. Ci sono sei o sette squadre in lotta per la prima posizione, il che rende questa stagione complicata e difficile. Poi c’è una seconda fascia dove ci siamo noi e altre sette o otto società che devono fare un campionato per mantenere la categoria. Sarà dura fino alla fine. Credo che tutto si deciderà all’ultima giornata”.

Come si tiene alta la concentrazione, viste le tante sfide difficili che vi attendono e come stanno i suoi ragazzi?
“Quest’anno abbiamo avuto diversi problemi, soprattutto nell’ultima parte. Domani avrò undici giocatori indisponibili, alcuni dei quali potevano essere determinanti. Purtroppo, hanno avuto degli infortuni che li hanno tenuti tanto tempo fuori. Penso a Spizzichino che non lo abbiamo praticamente mai avuto in campo, se non nelle prime giornate, penso a Federico Cinti che per noi è un punto di riferimento, ma che ha avuto un problema alla spalla e quindi è stato tanto tempo fuori. Al di là del calendario, che sicuramente è molto difficile, ma non deve diventare un alibi. Perché come dicevo prima, conta, ma fino a un certo punto. Conta molto di più l’atteggiamento che noi abbiamo, a partire dalla gara con l’Audace. Io non guardo oltre il match di domenica, per me quello che conta in questo momento è la prossima gara. Noi dobbiamo pensare partita per partita e fare il massimo, sapendo che il futuro dipende da noi e non dagli altri”.

Per guardare le partite della Luiss e delle altre squadre di Eccellenza MYSP scarica l’applicazione MySP Sport, disponibile su App Store e Google Play.

Nonostante tutte le problematiche che state affrontando, però la Luiss, visti gli ultimi risultati collezionati (tre pareggi nelle ultime quattro giornate N.d.R.), è una squadra viva e che lotta. Mi dà un giudizio sul gruppo che allena?
“Sono molto soddisfatto di quello che stanno facendo i ragazzi, non solo quest’anno. Io ho la fortuna di allenare questo gruppo, fatto di ragazzi straordinari, lo dico con orgoglio. Noi rappresentiamo un ateneo prestigioso che investe tantissimo nello sport, quindi devo davvero ringraziarli per l’impegno, perché conciliare sport e studio non è assolutamente semplice. Noi abbiamo il limite di poter fare mercato all’interno dell’università; quindi, non possiamo attingere a giocatori esterni. Si può immaginare quanto sia grande per noi la difficoltà nell’allestire un organico competitivo in un campionato di Eccellenza che riserva tante difficoltà. Penso che a volte questi limiti, però, siano delle risorse, delle difficoltà che aiuteranno i ragazzi nel loro percorso professionale. Siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo, ma lottiamo tutti insieme per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo un gruppo di amici perché molti dirigenti sono amici e hanno una professione che consente loro di far parte di questo progetto. Abbiamo con noi persone che amano questo progetto e lo portano avanti da diversi anni. Mi riferisco a vari nomi, come Leo Cisotta, Andrea Costagliola, Andrea Chiriatti e il direttore sportivo Paolo Del Bene, che ha fatto tanto anche per il basket, dove la Luiss ha una squadra in Serie A2. Il nostro Prorettore Francesco Di Ciommo ha la delega allo sport ed è una persona straordinaria che cerca sempre di stare vicino alla squadra. Non facciamo solo calcio, che è una parte importante del nostro percorso, ma per noi è importante anche lo studio, la formazione, acquisire competenze per il futuro di tutti i giovani che alleno. Abbiamo dei giocatori straordinari, come De Vincenzi, che è il simbolo di questo progetto di Dual Career, laureato in economia e da anni punto fermo della squadra. Poi c’è il capitano Ludovico Le Rose, con due lauree e attualmente sta facendo il dottorato. E ovviamente Diakité, che è un valore aggiunto per noi, sia come atleta che come esempio di comportamento. Ha un grande rispetto delle regole e della cultura sportiva e ha portato queste qualità nello spogliatoio. Ho una spina dorsale di giocatori che porto avanti da tempo e che rappresentano la base sui cui costruire i risultati che stiamo ottenendo”.

Mister, ma Diakité la faceva arrabbiare di più da compagno di reparto o da allenatore?
“No, Diakité non mi fa arrabbiare. È un valore aggiunto per noi, un giocatore essenziale e determinante. È stato una scoperta, ma non per me che lo conoscevo sia come calciatore che come uomo. In campo era importante averlo a fianco per le sue caratteristiche diverse dalle mie. Attualmente da allenatore, quando ho in campo Diakité, ho maggiore serenità e tranquillità. È un punto di riferimento per noi e per i ragazzi”.

Eccellenza Lazio | Domenica di super sfide per la 27ima giornata