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Samagor, Berti: “Rientrare nel novero Scuole Calcio di 3° livello non è solo un fatto di prestigio”

Il Coordinatore Didattico e Responsabile Attività di Base della Samagor: “Dobbiamo attenerci a determinati parametri di qualità”

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Il Coordinatore Didattico e Responsabile Attività di Base della Samagor Omar Berti è interventuo ai microfoni della società della provincia di Latina per tracciare un bilancio della Scuola Calcio.

Siamo giunti quasi al termine della stagione sportiva, è già possibile tracciare un bilancio in casa Samagor?
“Ci stiamo avviando verso la parte conclusiva della stagione, quella senza dubbio più interessante sotto il profilo tecnico, ma anche la più impegnativa per chi come noi già comincia a lavorare sulle linee guida della prossima stagione. Per l’attività di base possiamo tracciare un bilancio, con il solco che è già tracciato. Nelle prossime settimane, prenderà il via un’intensa attività “torneistica” che ci vedrà impegnati con tutte le categorie di scuola calcio, dai Piccoli Amici fino agli Esordienti, e andrà avanti fino a tutto il mese di giugno. A questo proposito tra pochi giorni saremo tra le società partecipanti alla seconda edizione del torneo giovanile ITALY WORLD GAMES con PSG e altri prestigiosi club internazionali, che avrà come sede anche il nostro impianto sportivo. A fine maggio il via al tradizionale MEMORIAL CHIAPPINI con oltre 30 società partecipanti e che coinvolgerà tutte le categorie di attività di base. A giugno poi, con la fine delle scuole, partirà anche il nostro SUMMER CAMP che quest’anno presenta diverse novità interessanti”.

Il valore della Samagor è cresciuto con gli anni, ora è una scuola calcio di 3* livello, quali sono gli impegni e le attività messe in campo a riguardo?
“Rientrare nel novero Scuole Calcio di 3° livello (quelle che un tempo si definivano Scuole Calcio Élite) non è solo un fatto di prestigio societario, comporta anche il dovere di attenersi a determinati parametri di qualità, ma ti porta nel tempo a maturare una maggiore consapevolezza su quanto sia importante programmare il futuro con competenza e professionalità. La Samagor è anche un importante AST – Area di Sviluppo Territoriale, la prima nata a Latina, grazie ad una condivisione totale del progetto EVOLUTION PROGRAMME della FIGC, senza dimenticare che sono davvero tanti i nostri tesserati che frequentano i Centri Territoriali; solo quest’anno si sono alternati presso il CTF di Colleferro 9 ragazzi del 2010 e 7 del 2011 e, come avviene ogni anno, per alcuni di loro è arrivata anche la meritata convocazione nelle rappresentative regionali di categoria”.

La valorizzazione dei ragazzi è sempre stato un punto fondamentale, con tanti di loro che abbracciano settori giovanili professionistici passando proprio dalla Samagor. come si struttura il vostro lavoro a riguardo?
“La crescita e la valorizzazione dei giovani talenti è un argomento tanto interessante quanto complesso d’affrontare; senza voler sembrare retorici, credo che il dovere di ogni società sportiva sia quello di creare un ambiente di gioco sereno ed equilibrato, dove tutti i ragazzi, indipendentemente dalla loro predisposizione, possano esprimere la propria passione e coltivare il proprio talento, senza generare aspettative eccessive come spesso accade, il resto poi arriva come naturale conseguenza. E in questo senso i numeri sembrano darci ragione: solo lo scorso anno, la Samagor ha portato 5 giovani tesserati a giocare in settori professionistici di società di Serie A, da Riccardo Yanovskyy a Leonardo Cacciotti, passando per Manuel Grande e Sofia Pretto, fino ad arrivare al più piccolo, il classe 2013 Gabriele Manajslovich. E anche per la prossima stagione sono diversi i nostri giovani “attenzionati” da club professionistici”.

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