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Eccellenza | Vis Sezze, il “Tiburón” Compagnone: “Vogliamo la salvezza diretta”

L’attaccante della Vis Sezze: “Cercheremo di raggiungerla, poi tutto quello che prenderemo sarà di guadagnato”

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L’attaccante della Vis Sezze Vincenzo Compagnone. © Giorgio Ricci

La Vis Sezze è ottava nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Dopo un inizio difficile, i rossoblù hanno saputo risalire la china, inanellando una serie di risultati utili che li hanno portati nella parte alta della classifica. Uno dei protagonisti del cammino della squadra di Giannone è il bomber Vincenzo “Tiburón” Compagnone, a quota 16 centri in stagione. Intervenuto ai microfoni MYSP, l’attaccante ha fatto il punto sulla situazione in casa Vis Sezze e ha raccontato le sue impressioni sulla prossima difficile sfida, in casa dell’Unipomezia.

Ciao Vincenzo. Ma perché ti chiamano “Tiburón”?
“(ride, ndr.) Diciamo che ha varie spiegazioni. A scuola portavo una cresta abbastanza alta che ricordava appunto la pinna di uno squalo, e con la professoressa di spagnolo nacque quel soprannome. Però il motivo vero e proprio, al di là del mio amore per gli squali in generale, è perché utilizzavo Alvaro Negredo alla PlayStation con il Manchester City e lo chiamavano “Tiburon”. È nato per gioco e me lo sono tenuto”.

Passando al campionato, per la Vis Sezze è stata un’annata tranquilla, siete posizionati né troppo vicino ai Playoff né ai Playout. Vi aspettavate un cammino del genere?
“Io sono arrivato a dicembre e la situazione non era delle migliori, ci trovavamo a ridosso della zona Playout e l’obiettivo era raggiungere la salvezza. Fortunatamente ci stiamo riuscendo, manca poco a raggiungerla. Da quando sono qui ho visto una squadra che ha sempre lottato in ogni partita, e non ce n’è stata mai una in cui siamo stati in balia dell’avversario. Forse solo con il Civitavecchia, ma lì c’è solo da alzare le mani e applaudirli perché hanno un organico composto da giocatori di primissimo livello, quindi diciamo che, tra virgolette, ci può stare”.

Com’è stato passare dal Monte San Biagio, allora nelle zone alte della classifica, alla Vis Sezze che invece lottava per salvarsi?
“Il trasferimento è nato da incomprensioni che mi hanno portato a fare questa scelta. Il Direttore Fabrizio Di Emma e il Presidente Cristiano Pallavicino mi hanno cercato con molta insistenza già da qualche anno, e quindi era un matrimonio che prima o poi si doveva compiere. Ovviamente non tutti portano avanti anno dopo anno l’interesse nonostante i rifiuti, che ci sono stati vuoi per un motivo, vuoi per un altro, quindi ho apprezzato e mi sono deciso ad accettare la proposta che mi è stata fatta”.

Il cammino delle ultime partite si può definire positivo, con 10 punti nelle ultime 5 partite. Sei d’accordo?
“Sì, senza dubbio. Veniamo da ottime prestazioni contro squadre che hanno giocatori di livello e quindi non è mai facile, a prescindere dalla posizione in classifica. Allo stesso tempo però non sono stupito, perché anche noi secondo me abbiamo un’ottima squadra, che fa del temperamento e della qualità tecnica di alcuni giocatori la propria forza. Possiamo mettere in difficoltà chiunque, a prescindere dalla classifica, e cercheremo ovviamente di dare seguito al momento”.

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Ora l’obiettivo è la matematica salvezza diretta?
“Manca ancora qualche punto. In queste ultime partite, tolte Unipomezia e Boreale, giocheremo con squadre che stanno sotto di noi. Cercheremo di raggiungerla, poi tutto quello che prenderemo sarà di guadagnato. Proveremo a chiudere al meglio così da arrivare di slancio alla prossima stagione”.

Nell’ultima partita, con il Campus Eur, avete vinto 2-0 con una tua doppietta. Che gara è stata?
“È stata dura, perché a dispetto del 2-0 si sono dimostrati una bella squadra. Anche loro hanno giocatori di livello, come Di Mario, Fagioli, Santi, Amadio, La Rosa. Tutti giocatori bravi che conoscono la categoria, qualcuno anche di categoria superiore. Noi siamo stati fortunati nel sbloccarla subito e bravi a tenere botta, perché c’è stato un momento in cui hanno cercato di spingere per arrivare al pareggio. Poi abbiamo saputo colpire al momento giusto. Abbiamo disputato un’ottima gara, con rispetto dell’avversario che avevamo di fronte, con tutta l’umiltà e la cattiveria giusta che servono in questi casi”.

Cosa pensi invece dell’avversaria di domani? Un’Unipomezia partita con ambizioni diverse, che invece si trova a pari punti con voi.
“Sarà un’altra gara tosta, perché loro ovviamente non erano partiti per stare in questa posizione di classifica: sono completi in tutti i reparti, hanno giocatori che hanno vinto svariati campionati negli anni, poi mettici il fatto che giochiamo in casa loro e lì hanno il miglior rendimento. Sono però in questa posizione di classifica, evidentemente qualche punto debole ce l’hanno e noi cercheremo di sfruttarlo per portare a casa i tre punti. Anche se non dovessimo riuscirci, sicuramente venderemo cara la pelle”.

Come ti senti a Sezze? Sei felice? Già è confermata la tua presenza per il prossimo anno?
“Un accordo ancora non c’è, a tempo debito se ne parlerà, però io ho trovato quello che cercavo. Qui la società è seria, non ci fa mancare nulla sotto qualsiasi punto di vista, e l’ambiente è sereno. Il mister è molto preparato, bravo, sa come tenere il gruppo. Con i compagni siamo come una grande famiglia, non ci sono frizioni, non c’è invidia, è un ambiente veramente molto sereno. I presupposti per restare ci sono tutti, a me farebbe molto piacere, credo come farebbe piacere alla società, poi nel calcio non si sa mai. Lo dico per esperienza passata, perché ne ho viste di tutti i colori”.

Cosa vi dite nello spogliatoio in questo momento? Dove trovate la carica per affrontare la domenica nel modo giusto in un momento in cui gli stimoli potrebbero venire un po’ meno, non dovendo strettamente lottare per la salvezza o per i Playoff?
“La carica ce l’abbiamo di carattere. Io sono un “rosicone” di prima categoria, non mi piace perdere, e qui ho trovato più di qualche compagno con cui viaggio sulla stessa lunghezza d’onda. Ci sfidiamo durante la settimana e ogni volta che qualcuno perde è una baraonda, perché nessuno lo vuole, e credo che questo ci dia già una grossa mano nel momento in cui a livello di classifica non ci sia alcun obiettivo particolare da raggiungere. A livello caratteriale siamo una squadra che non ama perdere e che sputa sempre il sangue in ogni partita, a prescindere da tutto”.