Eccellenza | Certosa, Ferrari: "Abbiamo un'occasione importante"

Eccellenza | Certosa, Ferrari: “Abbiamo un’occasione importante”

Il centrocampista del Certosa: “Il Terracina non ha più nulla da chiedere all’Eccellenza, ma sarà comunque difficile”

Eccellenza | Certosa, Ferrari: "Abbiamo un'occasione importante"
Il centrocampista del Certosa Fabio Ferrari. © Società Sportiva Certosa

L’Eccellenza è arrivata alle ultime due puntate di questa stagione. Tra poche settimane calerà il sipario su un campionato appassionante e dalle mille sorprese. Le giornate restanti saranno molto importanti per il Girone B, nel quale il Certosa sta lottando per conquistare il secondo posto in campionato. I neroverdi sono a quota 62, 5 in più rispetto al Colleferro, terzo a 57. Il prossimo avversario di Fabio Ferrari e compagni sarà il Terracina, che non ha più nulla da chiedere al campionato. Proprio il centrocampista del club allenato da Marco Russo ha raccontato il peso di questa gara per i suoi ai microfoni MYSP.

Ciao Fabio. Il Terracina non ha più nulla da chiedere al campionato. Cosa vi aspettate dalla gara di domenica?
“A differenza loro, dobbiamo giocare per un obiettivo importante. Hanno già raggiunto i loro traguardi, non hanno nulla da chiedere al campionato, ma sarà comunque difficile. Sono una buona squadra, organizzata, e ci metteranno in difficoltà. Dobbiamo vincere a tutti i costi. Vedremo come andrà”.

Pensi che il ponte vi abbia fatto abbassare la guardia oppure avete ricaricato le pile?
“Vale in entrambi i casi sia per noi sia per loro. C’è sia il rischio di abbassare la guardia sia di avere più cariche le energie. Nel secondo caso è certamente vero, e non abbiamo perso la concentrazione. Il nostro obiettivo è chiaro. Abbiamo lavorato come sempre, ci siamo riposati un giorno in più e ci prepariamo al meglio per questa partita”.

Il mister sta facendo qualcosa in particolare per mantenere alta l’attenzione?
“Come all’inizio dell’anno, ci prepara al meglio di settimana in settimana, anche in base agli avversari. Siamo lì, sul pezzo, e curiamo gli allenamenti, facciamo quello che ci chiede il mister, come sempre. La partita è importante per noi perché ci può dire dove arriveremo. Non abbiamo mai pensato all’obiettivo finale, ma di partita in partita”.

Avete 5 punti di vantaggio dal Colleferro, siete fiduciosi? Come state vivendo questo momento?
“Noi siamo con i piedi per terra. Sappiamo che abbiamo un’occasione importante e ce la dobbiamo giocare con la testa. Mancano due partite e facendo tre punti domenica archivieremo l’obiettivo. Se così non dovesse essere avremo un’altra chance”.

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A inizio anno erano questi gli obiettivi?
“Quando abbiamo parlato con la società l’idea era quella di migliorare quello che abbiamo fatto lo scorso anno. Siamo in linea con quel discorso. Lavorando quotidianamente abbiamo raggiunto un livello importante, così come in classifica. Più di questo non potevamo fare, considerando anche il Sora”.

Vi aspettavate di dover lottare fino alla fine?
“Quello sì, il posto singolo, che dà accesso ai Playoff, è difficile da raggiungere, perché ci arriva una sola squadra su tutte quelle che sono in corsa. Questo restringe il campo e aumenta le difficoltà della stagione. Arrivare così fino alla fine è bello perché ti dà sempre stimoli”.

Guardando indietro, c’è qualche rimpianto?
“Per quanto riguarda la Coppa Italia, nelle partite che abbiamo giocato non abbiamo dimostrato il massimo. Siamo usciti meritatamente. In campionato è normale che ci sia del rammarico guardando le gare precedenti. Ma, come noi, anche le altre squadre hanno questi pensieri, abbiamo buttato qualche partita al vento come Torrenova o Villalba. Gare che stavamo vincendo fino all’ultimo minuto e poi non siamo riusciti a portare a casa il bottino pieno. A fine anno avrebbe fatto la differenza. Ma noi abbiamo sempre lavorato al massimo”.

Se dovessi indicarmi un punto di forza del Certosa, qual è stato?
“L’organico, il gruppo e la voglia di stare insieme sono stati determinanti. Abbiamo sempre la voglia di allenarci con uno spirito propositivo e la domenica ci aiutiamo l’un l’altro. Ragioniamo come squadra non singolarmente”.