Memorial Castelli Pro Calcio Tor Sapienza

Memorial Giorgio Castelli | Armeni: “È sempre un’emozione”

La presidente della Pro Calcio Tor Sapienza sul Memorial Giorgio Castelli: “Voglio correttezza, dentro e fuori dal campo”

Memorial Castelli Pro Calcio Tor Sapienza
La Presidentessa della Pro Calcio Tor Sapienza Valeria Armeni. © Pro Calcio Tor Sapienza

Manca sempre meno al Memorial Castelli. Il torneo dedicato al ricordo di Giorgio Castelli, scomparso nel 2006 a causa di un arresto cardiaco, prenderà il via mercoledì 24 maggio e parteciperanno ben sedici squadre Under 16 del panorama calcistico giovanile laziale, divise in quattro gironi. Ovviamente ci sarà la Pro Calcio Tor Sapienza, padrona di casa. Oltre ai gialloverdi ci saranno: Nuova Tor Tre Teste, Trastevere, Accademia Calcio Roma, Polisportiva Città di Ciampino, Vigor Perconti, Grifone, Atletico 2000, Urbetevere, Romulea, Lodigiani, Spes Montesacro, Giardinetti, Savio, Tor di Quinto e Spes Artiglio. Ai microfoni MYSP è intervenuta la Presidente della Pro Calcio, Valeria Armeni, che ha parlato dell’importanza di questo torneo non solo per le gare che si disputeranno, ma per il messaggio che la società vuole lanciare e che lancia da sei anni a questa parte, dato che il Memorial è arrivato alla sua sesta edizione.

Parlando del Memorial Castelli, quali sono state le ragioni della sua nascita e che cosa rappresenta questo torneo?
“Nasce dall’idea di Vincenzo Castelli, volevamo mettere in piedi un ricordo per Giorgio Castelli. È stata messa in piedi anche una fondazione in suo ricordo, che si dedica alla promozione della prevenzione delle malattie cardiovascolari in ambito sportivo, in particolare nel calcio. Quindi quale occasione migliore per costruire qualcosa di positivo. Durante la manifestazione, ciò a cui tengo di più è l’aspetto sociale e morale di quello che facciamo. Regaliamo, infatti, oltre al classico trofeo, anche i corsi di Blsd di primo soccorso per le società partecipanti. Quello che facciamo è per i ragazzi, che sono i primi che stanno in campo e possono in questo modo stare vicino se succede qualcosa di spiacevole. Ovviamente il tutto concordato con Vincenzo Castelli. Siamo arrivati alla sesta edizione, il torneo è cresciuto ogni anno di più e raccoglie le società più blasonate del panorama dilettantistico del calcio laziale”.

Perché avete chiamato squadre così importanti, fondendo così un’iniziativa sociale con una sana competizione sportiva? Perché proprio questa categoria?
“Perché la categoria in cui giocava Giorgio Castelli, quando è venuto a mancare, era Allievi Fascia B Élite, e quindi abbiamo mantenuto la stessa in suo ricordo. Non è mai cambiata, è iniziato così e continua su questa strada. Io ogni anno cerco di migliorare qualcosa, durante la Finale mi piace far partecipare i genitori di Giorgio che portano la loro esperienza, che da negativa si è trasformata in qualcosa di positivo per i giovani. E anche solo parlarne mi fa venire i brividi, è sempre un’emozione, la loro volontà di genitori è sempre qualcosa di bello. L’anno scorso abbiamo tentato di fare un’edizione più grande che è andata benissimo, su due impianti: il Castelli e quello dell’Urbetevere. Siamo voluti tornare però a 16 squadre e nel nostro impianto sportivo per l’aria che si respira qui, per l’atmosfera. Giorgio ha giocato qui fin dalla Scuola Calcio e portare tutto questo da un’altra parte non è la stessa cosa. Il rischio è perdere il core della manifestazione, senza nulla togliere all’Urbetevere, dove ci hanno trattato benissimo. Non era però la stessa cosa”.

Avete scelto MYSP come partner per riprendere questo torneo, da che cosa nasce questa idea?
“Con il direttore generale Giuseppe Zottola abbiamo sempre voluto mettere in risalto il Memorial Castelli. Ma non per l’aspetto calcistico, ma per la parte divulgativa di quello che facciamo. Noi con MYSP collaboravamo per la Prima Squadra di Eccellenza. Avendo quindi le telecamere all’interno dell’impianto, volevamo sfruttare questa opportunità”.

Quand’è che l’obiettivo dell’organizzazione può dirsi centrato?
“A mio avviso riusciremo nel nostro intento quando a settembre chiameremo le società per iscriversi ai corsi gratuiti di primo soccorso. Questo è l’atto finale del Memorial Castelli, al netto della partecipazione, delle gare e della competizione, che comunque ci sarà ed è sana, e quando è così è anche bella. Anche perché Giorgio era un ragazzo competitivo, quindi va benissimo. Spero di non vedere situazioni spiacevoli durante i match, liti o diverbi. Ecco questo è l’unico punto su cui ho spinto anche durante la presentazione del torneo: la correttezza, dentro e fuori dal campo. Inoltre, è anche un’opportunità per i ragazzi per mettersi in mostra. E io dico sempre loro che devono farlo per il meglio e mai il peggio. Quindi è questo l’obiettivo. Saremo soddisfatti quando tutto finirà con una grande festa finale, con la premiazione dove ogni anno ci sono tantissime persone sugli spalti e questo è sempre un piacere per noi e per la soddisfazione che ci dà. Soprattutto però lo saremo quando le società risponderanno alla nostra mail per i corsi di Blsd, tutti curati dalla fondazione Castelli”.