Fonte Meravigliosa Beppe Viola

Beppe Viola | Fonte Meravigliosa, Neri: “Una festa sportiva”

L’allenatore del Fonte Meravigliosa Under 15 sul Beppe Viola: “Lo vediamo già in ottica di una programmazione futura” 

Fonte Meravigliosa Beppe Viola
Il direttore generale e allenatore dell’Under 15 del Fonte Meravigliosa Riccardo Neri. © AC Fonte Meravigliosa

Il Torneo Beppe Viola è iniziato da meno di 24 ore, e solo otto squadre hanno fatto il loro esordio. Tra quelle in attesa del proprio fischio d’inizio c’è il Fonte Meravigliosa, che quest’anno ha militato nel Girone A del campionato Giovanissimi Élite, raggiungendo il settimo posto in classifica. La squadra, presa in carico dal già direttore generale Riccardo Neri a partire dalla giornata di ieri, è stata inserita nella seconda fascia del Girone E della Champions League del calcio giovanile insieme a Vigor Perconti, Atletico Torrenova e San Lorenzo. Ai microfoni MYSP proprio mister Neri, che ha raccontato le sue impressioni sul torneo e sulla stagione dei classe 2008.

Salve mister, ci racconti le sue impressioni sulla stagione dell’Under 15.
“Sono orgoglioso del percorso che hanno fatto i ragazzi, ma anche lo staff, in particolare il nostro allenatore Giacomo Buttaroni, che ringrazio per aver fatto un lavoro ottimo rispetto a dove siamo partiti l’anno scorso. L’unico rammarico nella stagione consiste nel fatto che nelle otto partite totali tra andata e ritorno di scontri diretti si poteva raccogliere qualcosa in più. Questo è un lato caratteriale della squadra sicuramente da migliorare, nella gestione della tensione e delle pressioni della partita. Credo però che ultimamente la squadra sia stata in grado di migliorare questi aspetti. Siamo comunque più che soddisfatti, cercheremo di raggiungere le Finali prossimamente. A questo torneo arriveremo con il mio insediamento sulla panchina a due giorni dall’inizio, quindi avremo poco tempo per preparare tutto. Questa è però una squadra che, grazie al lavoro svolto dal tecnico precedente e anche da quello dei 2007 Stefano Mondella, con il quale hanno giocato sotto età per cercare di aiutare la squadra a salvarsi, ha avuto un percorso di crescita. Deve solo riunirsi, ricompattarsi e ritrovarsi in alcuni meccanismi, oltre che poi conoscere i nuovi”.

Ora potrete saggiare il livello della squadra al Beppe Viola. Contenti di partecipare?
“Sì, siamo contenti. Quando ho preso da Direttore questa società non aveva questi fini. Era una società a gestione famigliare. Le persone che la rappresentano rimangono le stesse, ma il materiale tanto tecnico quanto di staff è salito di livello. Ci arriviamo con orgoglio e grande piacere, vogliamo giocarlo con il massimo del divertimento e della gioia. Noi lo c. Ci sarà modo di confrontarci con realtà importanti, come la Vigor Perconti, che sì, ha perso con la Nuova Tor Tre Teste ai rigori, ma sul campo è imbattuta da settembre. Al di là della categoria, in questi tornei contano le emozioni, conta come ci si arriva fisicamente, mentalmente e come gruppo. Le squadre che hanno voglia di riscatto possono essere anche più pericolose di quelle che hanno saturato energie fisiche, mentali e di ambizione”.

Per guardare le partite del Beppe Viola segui le pagine Facebook MYSP e “Torneo “Beppe Viola” – La Champions League del calcio giovanile”.

È la prima volta che allena in questo torneo?
Sì, è la prima. In società c’era la paura, anche nel mister della Juniores, che tornassi a prendere l’Under 19 (ride, N.d.R.), ma hanno fatto un bell’anno con lo staff e di conseguenza rimarrà quello. Io mi sono ripromesso di ripartire dagli Allievi, è una categoria che ho fatto senza mai vincere a livello di Élite, ma solo Provinciale e Regionale. La conosco bene, soprattutto nel percorso che si fa, e credo che ci sia tanto materiale su cui lavorare. Ci arrivo con grande ambizione e rispetto. Il torneo è un momento di esperienza per me e il mio staff della Prima Squadra, che mi seguirà in toto, a partire dal preparatore atletico Lorenzo Fabiani e dal collaboratore Valerio Moret. Ci sarà anche un altro collaboratore, Riccardo Di Mario, che è invece un ragazzo che ha vinto con me la Juniores Regionale, abbiamo lavorato per anni insieme, ha fatto molta Scuola Calcio e quest’anno sarà premiato e portato con me in questa gestione”.

Mentre da giocatore?
“Non ho avuto una grande fortuna da giocatore, ho militato tra Provinciali e Regionali. È forse anche il motivo per il quale ho fatto una scalata più veloce da allenatore e da Direttore, perché sono partito da zero. Quando uno parte da zero da un lato è difficile fare peggio, dall’altro ha più voglia e ambizione di guadagnarsi traguardi, perché ogni gradino che salti è un riconoscimento e merito”.

Questo esordio assoluto in una competizione così importante la emoziona?
“Io la vivo come una festa sportiva. Da allenatore sono retrocesso dall’Eccellenza e sono comunque orgoglioso dei miei ragazzi, perché abbiamo speso il minimo e valorizzato tanti elementi del Settore Giovanile. Sono orgoglioso di essere retrocesso, figuriamoci se non lo sono di fare un torneo prestigioso come questo. Per me sarà motivo di divertimento e di crescita. Spero che tutti lo prendano in questo modo, perché purtroppo si sa che quando c’è di mezzo il risultato si cambia. Non dico di non essere un sanguigno, un verace o un orgoglioso, ma la partita finisce al triplice fischio e il terzo tempo è per me il momento più bello”.

Come giudica il suo Girone, l’E? Ve la vedrete con Vigor Perconti, Torrenova, San Lorenzo.
“Tostissimo. Ho grande rispetto per le squadre che ci sono. Sono realtà affamate. La Vigor, come detto, è imbattuta sul campo da settembre, quindi stiamo parlando della più forte che c’è. Sarà una sfida stimolante, ci confronteremo con i migliori e capiremo le distanze. Il resto delle squadre mi preoccupano molto, perché ho fatto tornei importanti da realtà provinciale o regionale e siamo andati a vincere o arrivati in finale affrontando tantissime squadre d’Élite. Questo tipo di squadre sono le più pericolose, perché sono quelle che durante l’anno hanno raccolto meno, che si confrontano senza giocarsi nulla e quindi vivono molto meno la tensione. Bisognerà saper gestire la gara. Rispetto entrambe perché sono società storiche. Rispetto i direttori, gli allenatori, i ragazzi. Sarà bello affrontarle. In questi tornei siamo tutti alla pari, le più pericolose sono proprio le squadre che cercano il riscatto e che hanno meno pressioni, perché non hanno nulla da perdere”.