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Beppe Viola | Savio, Di Stefano: “Un onore partecipare, nonostante l’amarezza della Finale persa”

L’allenatore del Savio Under 15 sul Beppe Viola: “Il calcio ti dà la possibilità di rifarti, ci teniamo a mantenere l’impegno al meglio”

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L’allenatore del Savio Under 15 Kristian Di Stefano. © ASD Savio Calcio

L’ultima squadra in ordine di tempo ufficialmente presente al Torneo Beppe Viola è il Savio. I blues sono stati infatti invitati alla manifestazione, ma la loro partecipazione era vincolata all’esito della Finale Playoff contro il Grifone, alla quale si sono qualificati dopo aver prima ottenuto il primo posto del Girone C del campionato Giovanissimi Élite e poi vinto tutto il filone di gare partendo dai Quarti di Finale. La squadra vincitrice di tale partita, infatti, strappa un biglietto per la Fase Nazionale, ma questo le impedisce di giocare la Champions League del calcio giovanile. La partita è terminata con la vittoria ai rigori per i rossoblù, che vengono così sostituiti dalla Polisportiva Carso. La squadra di Kristian Di Stefano resta così nel Girone G, insieme a Tirreno Sansa, Ponte di Nona e Fiano Romano. L’obiettivo è rimettersi in gioco dopo la delusione della Finale alla Borghesiana, come sottolineato proprio da mister Di Stefano, intervenuto ai microfoni MYSP.

Salve mister, come giudica la stagione dei suoi ragazzi?
“La giudico molto positiva per il percorso che hanno fatto i ragazzi, crescendo sia a livello umano sia tecnico. Rimane un po’ di rammarico per come si è conclusa, ma i ragazzi riusciranno a tirare fuori dalla Finale del positivo per la propria crescita”.

Come ha vissuto la Finale?
“È stata una finale vera e propria, con tanta carica emotiva e tanta tensione. I ragazzi non hanno nulla da recriminare: hanno fatto una grande prestazione, con idee e qualità. Peccato, perché ci è mancato poco per mettere la ciliegina sulla torta a una stagione quasi perfetta, perché non siamo mai stati sconfitti sul campo e non è qualcosa che accade tutti gli anni”.

Ora potrete rifarvi al Beppe Viola. Contenti di partecipare?
“Alla loro età, quando si affrontano competizioni dal livello tecnico molto alto, sono sempre eventi positivi, perché più il livello si alza più aumenta la possibilità di migliorare. Per noi è un onore far parte di questo torneo, nonostante l’amarezza della Finale. Il calcio ti dà subito la possibilità di rifarti, ci teniamo a mantenere l’impegno nel migliore dei modi”.

Per guardare le partite del Beppe Viola segui le pagine Facebook MYSP e “Torneo “Beppe Viola” – La Champions League del calcio giovanile”.

Con quale spirito affronterete la competizione?
“Non appena si respira l’aria di un torneo così prestigioso e competitivo, le motivazioni vengono fuori da sole. A 15 anni devono avere voglia di recuperare dalla delusione prima possibile, e questa può essere una buona occasione”.

È la prima volta che allena al Beppe Viola?
“È la terza. La prima volta con i 2003 del Certosa, poi nel post Covid con i 2005 del Savio. Essendo l’edizione successiva alla pandemia, c’era tanta attesa e tanto entusiasmo. E’ stato forse il modo migliore per ricominciare. Anche in quella occasione siamo stati sfortunati, ma fa parte del gioco. Quest’anno abbiamo la possibilità di rimetterci in gioco, ho a disposizione dei ragazzi fantastici per farlo: non vediamo l’ora di cominciare”.

Come giudica il vostro Girone, il G? Affronterete Tirreno Sansa, Ponte di Nona e Fiano Romano.
“Il Girone è competitivo, come tutti gli altri. Il Sansa era una delle nostre possibili avversarie ai Playoff, l’abbiamo vista e conosciamo il valore del gruppo. Il Ponte di Nona è una società che non meritava la retrocessione, avvenuta per una regola un po’ balorda. L’unica che non conosciamo è il Fiano, che viene dai Regionali. Nei tornei di fine anno e in quelli come il Beppe Viola c’è sempre quell’outsider che durante l’anno ha lavorato bene e riesce a mettere in difficoltà chiunque. Faremo attenzione a tutte le situazioni e cercheremo di gestirle al meglio”.