L’attaccante della Vis Sezze, autore di 17 gol in Eccellenza: “La mia permanenza era quasi sottintesa. Spero in innesti di esperienza”

Il “Tiburón” Vincenzo Compagnone resterà alla Vis Sezze. L’attaccante, autore nella scorsa stagione di 17 gol nel campionato di Eccellenza Distretti Ecologici vestendo prima la maglia del Monte San Biagio e poi dei rossoblù, ha confermato la sua permanenza ai microfoni MYSP. Nell’intervista anche un punto sulle possibilità future della sua squadra, che ha concluso la scorsa stagione all’ottavo posto del Girone A, a quota 50 punti.

Ciao Vincenzo. Come ti senti, ora che è ufficiale la tua permanenza alla Vis Sezze?
“Sono soddisfatto, perché qui ci sono tutti i presupposti per fare bene, a partire dalla fiducia della società e dall’ambiente, un tutt’uno tra il paese e la squadra. Sono felice di restare qui”.

Cosa ti ha convinto nelle parole della società per convincerti a restare?
“Arrivati a fine stagione con la società già avevamo parlato per l’anno prossimo. Io ho ascoltato tutte le chiamate che ho ricevuto con rispetto, ho valutato, ma una volta parlato con la Vis Sezze non c’è stato nemmeno bisogno di dialogare, l’incontro è durato veramente poco. Si è parlato più di altro che della mia permanenza, perché era quasi sottintesa. Doveva succedere l’imponderabile per far accadere altro. Per il prossimo anno credo che la società si stia muovendo per puntellare dove nel corso della stagione abbiamo avuto la coperta corta. Ci sono tante compagini attrezzate che sulla carta partono davanti a noi, ma cercheremo sempre di fare la nostra figura. Vedremo se potrà uscire un campionato che ci consentirà di stare lassù come non abbiamo potuto fare quest’anno, perché sia a livello caratteriale sia a livello numerico avevamo qualcosa in meno rispetto alle big. Noi partiremo per centrare la salvezza prima possibile, poi tutto quello che verrà in più sarà tanto di guadagnato”.

Si parla anche di un invecchiamento della rosa? Siete giovanissimi, tu nello spogliatoio sei praticamente un senatore sia per gli anni di permanenza nella categoria sia per l’età.
“Questo al momento non so dirlo, spero che ci sarà qualche innesto di esperienza, anche perché in alcune occasioni ci è mancata. Credo che la società si muoverà anche sotto questo punto di vista, anche perché i grandi che ci sono già hanno tanta esperienza e sanno tirare il gruppo dalla propria parte. Per quanto mi riguarda, diciamo che sono tra virgolette uno dei senatori. Cerco di dare il mio apporto, mi piace consigliare i ragazzi un po’ più giovani che vedo peccare nelle stesse cose in cui peccavo io alla loro età nei primi anni di Prima Squadra. Ho sempre avuto la cultura del lavoro e del migliorarsi giorno dopo giorno e nel mio piccolo cerco di inculcarla”.

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