Boreale Eccellenza

Eccellenza | Boreale, Granieri: “Non poniamoci limiti”

L’allenatore della Boreale: “Sarà un’Eccellenza livellata verso l’alto, ma abbiamo già dimostrato di saper fare un certo tipo di lavoro”

Boreale Eccellenza
L’allenatore della Boreale Mirko Granieri. © Boreale Asd

Dopo aver conquistato il secondo posto del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici nella stagione 2022/23 e aver visto il sogno Serie D infrangersi nelle Semifinali Playoff contro il Budoni, Mirko Granieri e la Boreale continueranno insieme. Adesso però è tempo di allestire una squadra competitiva per un’annata che si prospetta ancora più difficile, come conferma proprio Granieri, intervenuto ai microfoni MYSP.

Salve mister, dopo una stagione storica continua la sua avventura alla Camilluccia.
“Si prosegue insieme, cercando attraverso un piano sostenibile di costruire una squadra fatta di idee, continuando a far crescere i giovani e la società, provando ad avere continuità e a fare un campionato nel quale si sta più dalla parte sinistra che destra della classifica”.

Adesso è tempo di pianificare l’Eccellenza che verrà e gli obiettivi per la prossima stagione della Boreale.
“La cosa importante è proporzionare l’obiettivo in base al valore della squadra, e al 12 giugno non siamo in grado di capire che squadra avremo. Ci saranno tanti cambiamenti, gli Under migliori probabilmente andranno via, e sono importanti. Una volta che sarà finita la costruzione della squadra, lì si traccerà un bilancio e si proporzionerà l’obiettivo in base al valore della rosa che siamo riusciti a costruire”.

Chiaro, ma è evidente che un allenatore arrivato fino ai Playoff ha pretese diverse. Su questo punto come si è orientata la società?
“La società non ci ha mai fatto mancare nulla. Sicuramente c’è ambizione, c’è voglia di continuare a fare ma c’è anche la consapevolezza che ci saranno 5, 6 o 7 squadre che partono con obiettivi e possibilità diverse dalle nostre. Dopo di quelle ci sono tutte le altre e chi è più bravo riesce a fare un bel campionato”.

Quello della Boreale è stato un cammino inaspettato, speciale. Come si fa a non renderlo più tale, dando una continuità al progetto?
“Al 12 giugno la certezza che la Boreale potrà competere per l’alta classifica non la posso dare. Bisogna vedere che squadra si allestirà. È chiaro che ripartiamo da giocatori che hanno dimostrato di valere molto di più di quello che si è detto, lo hanno dimostrato inequivocabilmente sul campo. Anche se spendi delle cifre esorbitanti, e non è il nostro caso, per cosa uno deve correre lo capisce strada facendo. Non dobbiamo fare troppi proclami e nemmeno sederci su quello che è stato fatto, bisogna guardare a tutte le cose buone che abbiamo e continuare a provare a migliorare. Poi che sarà un campionato livellato verso l’alto in maniera clamorosa, con tutte le laziali che scendono dalla D e con tutti gli investimenti che si stanno facendo in giro, lo sappiamo già, ma noi abbiamo dimostrato già una volta di saper fare un certo tipo di lavoro”.

Per guardare le partite della Boreale e di tutte le altre squadre di Eccellenza Distretti Ecologici scarica l’applicazione LND MySP, disponibile su App Store e Google Play.

“Dobbiamo comportarci allo stesso modo, non metterci pressioni guardando all’anno prima e continuando a migliorare, attraverso il lavoro e qualche buon acquisto che la società ha intenzione di fare. È chiaro però che non siamo tra le squadre con budget ‘illimitato’, ma il campionato ha dimostrato che il lavoro, l’orgoglio dei ragazzi, la solidità della società, l’organizzazione e un piano ben riuscito possono portarti a sognare. Noi dobbiamo fare leva su questo. Le squadre che prendono sette giocatori per ruolo è normale che partono davanti a tutti, anche a noi. Ci vuole consapevolezza, poi noi non ci dobbiamo porre limiti e continuare a migliorare, ma dobbiamo anche essere consapevoli del punto di partenza. Ripartiamo da tante cose buone, da tanti giocatori che hanno dimostrato di essere importanti e di valore, ma dobbiamo scindere la Boreale da quelle squadre che sarebbero pronte anche per la D”.

Ha detto che gli Under migliori andranno via. Per sostituirli attingerete dal Settore Giovanile o pescherete da altre società? Per quanto riguarda invece il mercato dei “grandi”, in quali posizioni c’è da intervenire per avere una rosa in grado di essere ancora più competitiva?
“I giovani io sono abituato a sceglierli in prima persona, me li seguo e sono sempre vigile sul nostro Settore Giovanile, perché in alcuni casi si è lavorato anche molto bene. Se qualcuno meriterà di venire in ritiro con noi, lo porteremo. In più stiamo cercando, i giovani sono un passaggio fondamentale per continuare a migliorare. Sui grandi bisogna prima capire chi resterà, poi chi si può andare a prendere. Possiamo fare una rosa competitiva, ma bisogna anche compiere delle scelte: non possiamo avere 4 giocatori per ruolo, non è nel nostro credo. La Boreale è una società solida, che ha fatto quello che ha fatto perché funziona, però non dobbiamo sbagliare niente. Servono acquisti mirati”.

I primi due a essere confermati sono stati Massimiani e Amico.
“Due giocatori importanti, che quest’anno hanno corso l’anima loro e quella degli altri. Meritavano di essere confermati, sono due giocatori che rispecchiano appieno la mentalità di questa società. Da allenatore sono contento, con la società eravamo perfettamente in sintonia su questo”.