Nettuno Eccellenza

Eccellenza | Caos Nettuno, Sbordone: “Nessuno di noi ha parlato con la stampa”

L’attaccante del Nettuno: “Giocheremo l’ultima di campionato, ci stiamo allenando regolarmente. Con il Presidente vedremo cosa fare”

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L’attaccante del Nettuno Alessandro Sbordone. © Nettuno Calcio

Ha fatto davvero molto scalpore la lettera dei giocatori, staff e dirigenti del Nettuno (in fondo all’articolo, N.d.R.). Una presa di posizione netta, nata dalle dichiarazioni al vetriolo del presidente Tosoni, dopo l’uscita di un articolo riportante la notizia secondo la quale i giocatori non si sarebbero allenati per protesta nei confronti della Presidenza, vista la mancata erogazione di tre mensilità, e che avrebbero minacciato di continuare ad assentarsi qualora la situazione si fosse mantenuta in quello stato. Tutto questo a pochissimi giorni dallo scontro, nell’ultima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici, che vedrà impegnati i ragazzi di mister Neroni in trasferta contro la Boreale. I verdeblù non sono ancora salvi, nonostante i 40 punti conquistati fino a questo punto della stagione, mentre i viola sono in piena corsa per la promozione diretta in Serie D, a soli 3 punti di distanza dall’Anzio capolista. Proprio di quanto sta succedendo in casa Nettuno ha parlato Alessandro Sbordone ai microfoni MYSP.

Ciao Alessandro, ci racconti cosa è successo?
“Non penso ci sia molto da scrivere, anche perché ci siamo confrontati all’interno dello spogliatoio e per questo fino a domenica non vogliamo rilasciare alcuna dichiarazione. Con il presidente, secondo me, bisogna parlare faccia a faccia piuttosto che affidarsi a questi mezzi o a testate giornalistiche. Cosa è successo? Come avete letto, noi dobbiamo percepire tre mensilità, ma nessuno di noi ha mai fatto uscire questa notizia, non sappiamo chi ha parlato. All’interno della nostra squadra nessuno ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. Dopo che è uscita questa notizia, però, il Presidente ha risposto nel giro di mezz’ora e noi non eravamo a conoscenza né della prima situazione, né tantomeno della seconda. Quindi potete capire come ci siamo trovati arrivati a questo punto. Il Presidente parlava di atteggiamento vergognoso, ma noi non abbiamo né cantato, né suonato. E per questo ieri sera abbiamo fatto uscire un comunicato nostro, inteso come rosa e dirigenti, nel quale abbiamo ribadito che comunque onoreremo fino alla fine le partite e il campionato. Sperando che poi lui provveda ad onorare i suoi impegni. Ripeto: noi siamo rimasti spiazzati, perché non ne eravamo a conoscenza. Non è stato uno sciopero, ma una presa di posizione perché comunque manca una settimana alla fine del campionato e noi dobbiamo percepire i rimborsi, ma nessuno ci tutela. Solo questo, nessuno ha mai detto che non saremmo andati a giocare e onestamente non capisco perché ci sia tutto questo clamore”.

In pratica la vostra presa di posizione è: “Noi dentro a questa storia non c’entriamo nulla, dobbiamo percepire tre mensilità, ma ce lo tenevamo per noi”?
“Esattamente. Nessuno di noi si sarebbe sognato o permesso, anche alla luce del confronto tra di noi e con i dirigenti, di rilasciare dichiarazioni a nessuno. Poi giustamente, insieme ai senatori della squadra, ci siamo informati su questa cosa. Perché non sappiamo da chi possa essere arrivata l’informazione. Partiamo da un presupposto: Nettuno è un paese, magari parlo con i miei genitori o con la mia ragazza, magari la stessa cosa la fanno i miei compagni, comunque le voci all’interno del paese corrono. Però nessuno si sarebbe permesso di chiamare i giornalisti e dire una cosa simile. Questo è il problema”.

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In questo senso, quindi, voi ribadite l’assoluto attaccamento alla squadra e a quello che il vostro obiettivo, la salvezza al termine della stagione, nonostante le mensilità mancanti?
“Proprio così. L’ho già detto, noi onoreremo i nostri impegni fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, punto. Questo è quello che noi abbiamo detto ieri sera tramite il comunicato. Questa è l’unica cosa certa in questa situazione. Siamo rimasti spiazzati, perché era una cosa che doveva rimanere all’interno dello spogliatoio. Tutto questo non sarebbe dovuto succedere”.

Ma adesso com’è la situazione con il Presidente? Adesso ce l’ha con voi per qualcosa che, invece, non avete fatto?
“Sì, dovevamo risolverla tra noi e il Presidente. Non doveva succedere tutto questo, purtroppo nel calcio dilettantistico accade molto spesso. Però non doveva diventare di dominio pubblico, si è scatenato tutto dal primo articolo, da lì è partito tutto, compresa la risposta del Presidente. Noi ovviamente ci siamo sentiti in difficoltà perché comunque non sappiamo chi ha sollevato questo vespaio. Altre società questioni del genere se le risolvono internamente. Non riesco a capire perché sia uscito fuori tutto e in questo modo. Non so cosa dire, sono rammaricato perché è qualcosa che non ci appartiene, avremmo tranquillamente finito l’anno e poi ognuno, personalmente con il Presidente, avrebbe trovato gli accordi per terminare la stagione”.

Ma adesso con Tosoni come siete rimasti? Avrete un incontro prima della partita?
“Abbiamo fatto gruppo tra di noi, come abbiamo dichiarato. Scenderemo in campo domenica e ci stiamo allenando regolarmente. Andremo sul campo della Boreale, ci metteremo il 100%. Poi con il Presidente dopo la partita, e terminata la stagione, vedremo cosa fare. Di più non posso dire. A noi dispiace anche della sua dichiarazione, dove ha detto che andrà a giocare con la Juniores. Nessuno ha mai detto che non giocheremo nell’ultima di campionato. Questa cosa non si trova nemmeno sul primo articolo che è uscito. Lì c’era scritto solo che non ci saremmo allenati per i rimborsi che non erano ancora arrivati e non era il modo giusto di preparare una partita così importante. Ripeto, queste cose non le abbiamo dette noi e non sappiamo chi le ha fatte uscire. Io sono a Nettuno da quattro anni e ci sono rimasto male per tutta questa storia, non me l’aspettavo”.

Di seguito il comunicato dei giocatori, staff e dirigenti del Nettuno.

“L’ASD Nettuno Calcio 1926 comunica a tifosi e organi di stampa che martedì da parte del gruppo squadra non è stato fatto uno sciopero, bensì c’è stata una presa di posizione volta a rendere nota alla piazza la situazione critica che il gruppo squadra sta vivendo. Di seguito la lettera della squadra: “Il giorno 02/05/2023 la squadra ha deciso di prendere una posizione per mettere in evidenza alla piazza e agli addetti ai lavori le criticità che il gruppo ha vissuto e sta vivendo. Non c’è stato, come appreso da alcuni organi di informazione, nessuno sciopero. Sempre da parte della squadra ci sarà la volontà di finire il campionato scendendo in campo contro la Boreale Don Orione. Il gruppo onorerà fino alla fine gli impegni presi ad inizio stagione, confidando che chi di dovere faccia lo stesso nel periodo più prossimo. Domenica si giocherà la partita della vita dove chi scenderà in campo darà tutto per rispetto dei tifosi, della maglia e per raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio stagione. Da parte del collettivo c’è unità di intenti con giocatori, staff e dirigenti uniti per provare a concludere la stagione nel migliore dei modi”.