Stefano Tosoni Nettuno

Eccellenza | Caos Nettuno, Tosoni: “Salvezza? Hanno chiamato tutti in campo, tranne me”

Il Presidente del Nettuno, dopo la salvezza in Eccellenza: “Mi hanno boicottato su tutti i fronti, ma esco con la coscienza a posto”

Stefano Tosoni Nettuno
Il presidente del Nettuno Stefano Tosoni. © Nettuno Calcio

Il Nettuno si è guadagnato la salvezza diretta nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici grazie all’1-1 in trasferta sul campo della Boreale della 34esima e ultima giornata di campionato. Dei verdeblù, però, si continua a parlare tantissimo, visto il caos che è scoppiato a seguito di un articolo che ha messo in pubblica piazza la presenza di rimborsi non ancora arrivati ai giocatori della società. Successivamente è arrivata la dichiarazione, durissima, del Presidente del club, che è tornato a parlare tramite un nuovo comunicato rilasciato alla redazione di MYSP. Stefano Tosoni, infatti, ha voluto ribadire la sua posizione e ha fatto chiarezza su quanto accaduto al termine della partita tra Boreale e Nettuno, che ha visto la doppia festa in campo delle due squadre.

“Voglio esordire dicendo di essere contento della salvezza come successo personale. Continuo asserendo di essere stato messo alla porta non solo dai così detti proprietari di tutto, ma invisibili, ma addirittura dai calciatori e dirigenti che a fine gara hanno chiamato in campo tutti per festeggiare la salvezza tranne me. Mi hanno lasciato sulla tribuna senza neanche degnarmi di uno sguardo.

A tutte queste persone vorrei dire che presi il Nettuno Calcio nel 2019 dalle ceneri calcistiche, abbandonato in Seconda Categoria, in autogestione e con il Settore Agonistico in pessima condizione numerica di atleti. La Scuola Calcio federale aveva pochi iscritti. In questi anni ho riportato entusiasmo e competenza, arrivando nel massimo campionato regionale per la Prima Squadra, tutte le categorie agonistiche ai Regionali e una scuola calcio Élite”.

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“Inoltre ho preso in mano una struttura fatiscente e non adatta ad un campionato di categoria, con un terreno di gioco in pozzolana e trasformato in erba naturale, oltre ad aver fatto costruire tribune a norma per dar modo ai sostenitori di assistere alle partite. Adesso è rottura totale nei miei confronti, sono stato messo alla gogna per questi tre rimborsi, come dicono i ragazzi”.

Adesso, però, bisogna chiarire una cosa definitivamente. Mi hanno tolto la società perché sapevano che non avrei mai potuto accettare le loro richieste economiche illegittime, ma comunque pretese. Mi hanno boicottato su tutti i fronti, ma una cosa è certa: esco con la coscienza a posto perché grazie al mio operato la società ad oggi vanta crediti, da fatture sponsor, per 195.000 euro. Sicuramente chi si sente tanto proprietario del club ne potrà usufruire e quindi pagare tutto ciò che c’è in sospeso. Ne avanzano sicuramente in abbondanza per approdare alla prossima stagione.

Al signor Tosoni Stefano si potrà dire di tutto, tranne che ha fatto e lasciato debiti. Inoltre, non ho lasciato io, ma sono stato buttato fuori. Ovviamente ciò che ho detto in riferimento ai crediti è tutto comprovato da contratti stipulati e primi bonifici erogati a favore del Nettuno Calcio.

Chiudo dicendo che ho voluto molto bene a questi colori e a questa maglia, ma purtroppo sono lo straniero venuto da Roma e non so come funzionano i meccanismi di questa città, parole che mi sono state dette da uno dei fantaproprietari e che non potrò mai dimenticare”.