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Eccellenza | Nettuno, Scardola: “Campus Eur? Partita non decisiva, ma determinante”

Il difensore del Nettuno: “Queste sono le più difficili, quando entrambe le squadre hanno tanto da perdere e tantissimo da guadagnare”

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Il difensore del Nettuno Edoardo Scardola. © Nettuno Calcio

Fresco di vittoria nell’ultima sfida di campionato contro il Civitavecchia, il Nettuno di Gianfranco Neroni è lanciato verso il finale di stagione, che lo vedrà lottare per la salvezza diretta. La zona Playoff è distante solo tre punti, di conseguenza per i verdeazzurri è vietato sbagliare. Nella 31esima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici ospiteranno il Campus Eur, reduce da due vittorie consecutive contro Astrea e Academy Ladispoli. Una sfida non facile, come sottolineato dal difensore nettunese Edoardo Scardola, intervistato da MYSP.

Ciao Edoardo. Siete in un buon momento, al di là della posizione in classifica che vi vede ancora lottare per la permanenza in Eccellenza. Nelle ultime uscite un pareggio con il Centro Sportivo Primavera e una vittoria con il Civitavecchia, rispettivamente quarta e terza forza del campionato. Come vi sentite?
“Ci sentiamo bene. Abbiamo passato periodi difficili, ma ci siamo dentro anche ora, vista la posizione in classifica. Abbiamo fatto tanti errori durante la stagione, un po’ per inesperienza, un po’ per varie problematiche, ma poi ci siamo guardati in faccia e ci siamo compattati, dimostrando di voler lottare per mantenere la categoria. Sicuramente è un momento felice a livello di risultati, ma anche di atteggiamento, e questo sicuramente fa la differenza. Non che sia mancato in passato, ma i troppi errori e l’inesperienza ci hanno portato a trovarci nella situazione attuale”.

Cosa credi abbia portato mister Neroni al Nettuno?
“Secondo me si è posto nel modo giusto. Non ha voluto fare stravolgimenti, si è affidato a elementi con più grandi di età per farsi dare una mano e ha portato una sua idea di calcio, trovando sicuramente quella quadratura che fino ad oggi è mancata, visto che i risultati non arrivavano. Invece adesso questi hanno dato ragione al mister, sia nelle scelte sia nell’operato a livello di allenamenti, dove si respira un’aria diversa. I risultati danno entusiasmo, portano ad allenarsi bene, con entusiasmo e con il sorriso sulle labbra, soprattutto quando si parla di una squadra giovane come la nostra, dove è più difficile quando ci sono momenti complicati”.

Parlando dei risultati, domenica è arrivata la vittoria a sorpresa con il Civitavecchia. Che partita è stata?
“Difficilissima, contro una squadra molto forte. L’anno scorso sono stato a Civitavecchia, quindi so come lavorano. La società quest’anno ha fatto un ulteriore sforzo nell’investire tanto per fare una squadra forte. Sicuramente hanno avuto degli intoppi durante il percorso, e tra questi ci mettiamo anche la gara contro di noi. Ho “martellato” per tutta la settimana i ragazzi per far avere loro una determinata posizione in campo così da coprire le caratteristiche degli attaccanti avversari e ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una partita umile e attenta. Il nostro primo tempo è stato perfetto a livello tattico, perché non abbiamo concesso quello che loro si aspettavano, poi gli episodi hanno girato la sfida a nostro favore. Siamo stati bravi e anche fortunati, perché la fortuna ci vuole per portare a casa questi tre punti importantissimi e soprattutto inaspettati. Quando riesci a trarre punti da partite che sulla carta non dovrebbero dartene, sicuramente è tanto di guadagnato”.

Cosa ti hanno detto i tuoi ex compagni dopo una sconfitta così pesante per il loro percorso?
“Ho un buon rapporto con tanti di loro. Alcuni sono venuti anche al mio matrimonio, c’è un rapporto di amicizia esterno al campo, quindi ci abbiamo scherzato sopra. Mi dispiace, come ho detto loro a fine partita, ma sono contento per noi. Si poteva chiamare Civitavecchia o chiunque altro, ma in questo momento contano sempre e solo i risultati e i punti”.

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La prossima partita vi vedrà impegnati con il Campus Eur, una squadra partita con ambizioni più alte della lotta salvezza e reduce da due vittorie consecutive. Che partita pensi che sarà?
“Sarà complicata. Stanno vivendo un momento positivo e sicuramente a inizio anno, andando a vedere la loro rosa, con giocatori come Otero, Delgado o Cano, non si aspettavano di trovarsi in una situazione di classifica come quella attuale. Hanno cambiato tanto e stanno dimostrando che questo ha dato loro ragione, perché hanno cominciato a fare punti. Conosco diversi giocatori e l’allenatore, so che lavorano bene e che hanno una società importante e seria. Siamo due squadre che sia affrontano, credo, rispettandosi, soprattutto perché entrambe veniamo da un momento positivo. Siamo a tre punti di distanza, sarà una partita non decisiva, ma determinante”.

Il mister come sta affrontando questo momento delicato?
“L’idea che ha portato fin dall’inizio è quella di lavorare con tranquillità e fare cose facili. Sta preparando questa gara allo stesso modo di tutte le altre. Questa è una squadra inesperta, quindi incontrare le squadre più forti è per assurdo più semplice sulla carta, perché non devi preparare nulla, mentalmente sai che se perdi punti è normale, mentre se li prendi hai guadagnato qualcosa. Queste sono le più difficili, quando entrambe le squadre hanno tanto da perdere e tantissimo da guadagnare”.

Lo spogliatoio invece?
“C’è un clima positivo, visto quello che abbiamo fatto. Non ci scordiamo che un mese fa si parlava di tutt’altro. C’è però anche rammarico per ciò che abbiamo perso, perché magari ad oggi ci saremmo trovati in un’altra situazione. Ormai quello che è fatto è fatto, c’è tanta voglia di tirarsi fuori il prima possibile da questa situazione. Io dico sempre ai ragazzi più giovani che se l’atteggiamento mostrato è quello che abbiamo messo nelle ultime partite non ci si potrà rimproverare nulla. Baseremo tutto su questo”.

Lo sguardo è sul complesso delle partite che vi attendono o ne affrontate una per volta? C’è un occhio anche sui risultati degli altri campi?
“No, vediamo allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, tanto abbiamo capito che tutto dipende da noi. Non possiamo guardare i risultati delle squadre, non ci interessano, anche perché, nel periodo in cui non facevamo punti, le altre squadre li potevano fare come non fare. Se non li fai tu è inutile guardare gli altri”.